CONSIGLIO NAZIONALE PER L'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E
MUSICALE
(organo consultivo di cui all'art. 3, comma3, della legge 21 dicembre
1999, n. 508)
Prot. n. 5/2001 |
Roma, 9 febbraio 2001 |
Al Prof. Giuliano Amato al Prof. Luciano Guerzoni al Dott. Remo Di Lisio al Dott. Giorgio Bruno Civello ai Presidenti Commissioni ai
Relatori legge di
riforma 508/99 Commissioni Istruzione e
Cultura del Senato e della Camera al Consiglio di Stato LL.SS. |
OGGETTO: Trasmissione al Consiglio di Stato dei regolamenti ai sensi dell’art. 2, comma 7, lettere c) e f) della legge di Riforma n. 508/99: mozione del CNAM. Adunanza dell'8 febbraio 2001 IL CONSIGLIO NAZIONALE PER L'ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE: approva, all'unanimità, la seguente: MOZIONE Il CNAM, preso atto che il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica ha trasmesso al Consiglio di Stato i testi dei regolamenti relativi all’autonomia ed alla trasformazione delle Istituzioni di cui alla legge di Riforma n. 508/99; rilevato che, malgrado le motivate proposte formulate dal CNAM medesimo al fine di meglio definire l’articolato ed i contenuti dei suddetti regolamenti, pressoché nessuna di tali proposte risulta essere stata recepita; ritenuto che tale situazione risulti contraria allo spirito della Legge di Riforma, e ne vanifichi la stessa attuazione; esprime profondo rammarico per la mancanza di sensibilità dimostrata nei riguardi delle Istituzioni interessate, e di coloro che nel CNAM le rappresentano presso il MURST; invita il Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica a riesaminare l’intera questione, tenendo presente che le proposte formulate dal CNAM sono condivise da tutte le rispettive Istituzioni, ampiamente motivate anche in punto di diritto, e basate su esperienze e conoscenze dirette del settore maturate in decenni di impegno didattico, artistico e gestionale; chiede al Ministro stesso, prima di proseguire nei propri lavori, un incontro urgente per chiarire il senso e l’utilità delle proprie delibere, anche al fine di valutare l’opportunità di rimettere collegialmente il mandato; chiede al Consiglio di Stato, ed alle competenti Commissioni Parlamentari della Camera e del Senato, di assumere ogni opportuna determinazione al fine di assicurare alle massime Istituzioni artistiche italiane il giusto ruolo nel panorama culturale europeo e di non compromettere ogni prospettiva di rilancio per le Istituzioni stesse e le giuste attese del mondo della cultura, del personale e degli studenti. |
IL SEGRETARIO |
IL
PRESIDENTE |