BOZZE NON CORRETTE

VII Commissione - Resoconto di marted́ 2 luglio 2002

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 2 luglio 2002. - Presidenza del presidente Ferdinando ADORNATO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Stefano Caldoro.

La seduta comincia alle 14.15.

Nuovo schema di regolamento in materia di autonomia delle Accademie e dei Conservatori, ai sensi della legge 21 dicembre 1999, n. 508.
Atto n. 106.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 giugno 2002.

Paolo SANTULLI (FI), relatore, alla luce del dibattito sviluppatosi dopo la relazione da lui svolta nella seduta del 12 giugno e dei contributi offerti dalle audizioni informali, ritiene necessario evidenziare che la revisione del regolamento di autonomia delle Accademie e dei Conservatori si fonda sul principio della distinzione fra competenze artistico-didattiche e competenze amministrative, affidate rispettivamente al consiglio accademico e al consiglio di amministrazione.
Il nuovo schema di regolamento prevede la figura del direttore, cui è affidata la responsabilità didattica, scientifica ed artistica ed inoltre il compito di convocare e presiedere il consiglio accademico. Accanto al direttore, il regolamento reintroduce la figura del presidente, che presiede e convoca il consiglio di amministrazione.
La carica di presidente, già presente nell'attuale ordinamento ed esclusa dal precedente regolamento, è stata reintrodotta dal Consiglio dei ministri su sollecitazione del Consiglio di Stato, per distinguere gli ambiti di competenza artistico-didattiche e amministrative.
Ritiene che tale scelta non possa non essere condivisa, proprio partendo dalle considerazioni del Consiglio di Stato, anche per la parte che riguarda gli aspetti di tutela dell'autonomia dell'ente, princìpi sanciti dall'articolo 33, sesto comma, della Costituzione e ribaditi dalla stessa legge n. 508 del 1999.
Tutte le osservazioni e le perplessità dei parlamentari intervenuti nel dibattito e dei soggetti auditi si sono concentrate essenzialmente sull'istituzione della figura del presidente, sui requisiti per la sua individuazione e sull'opportunità della sua nomina da parte del ministro.
Sulla reintroduzione del presidente ritiene di poter ribadire il proprio avviso favorevole. Sulla questione dei requisiti per l'individuazione di tale figura, alla luce delle responsabilità istituzionali da essa rivestite, evidenzia l'opportunità di valutare le competenze giuridiche, economiche, libero professionali, amministrative e imprenditoriali, modificando l'attuale formulazione del comma 2 dell'articolo 5, che prevede di individuare la figura del presidente tra eminenti personalità della cultura, dell'arte o della musica o di comprovata esperienza nel settore, ponendo così tale figura in stridente contrasto con quella del direttore, che dovrebbe possedere analoghi requisiti.
Il rappresentante legale dell'istituzione, cioè il presidente, deve presiedere il consiglio di amministrazione, che ha il compito, come previsto al comma 5 dell'articolo 7, di stabilire gli obiettivi ed i programmi della gestione amministrativa e promuovere le iniziative volte a potenziare le dotazioni finanziarie dell'istituzione stessa. Osserva che tali chiare distinzioni eviterebbero potenziali conflittualità artistiche al vertice dell'istituzione.
Per quanto attiene alla nomina da parte del ministro, ritiene di poter condividere il suggerimento del Consiglio di Stato, che, a garanzia dell'autonomia dell'ente, prevede che la nomina del presidente debba essere approvata dal Consiglio di amministrazione.
Inoltre, sarebbe opportuno a suo avviso inserire tra gli organi necessari dell'istituzione il collegio dei docenti, in quanto esso è più volte chiamato ad esprimere il proprio voto per i componenti di altri organismi previsti nello schema di regolamento in esame.
Riterrebbe altresì opportuno, come pure suggerito dal Consiglio di Stato, definire il numero esatto dei componenti del consiglio di amministrazione, nonché modificare la lettera e), del comma 2, dell'articolo 7, prevedendo quindi che di tale organo faccia parte non «almeno un rappresentante eletto dal personale tecnico-amministrativo», ma un rappresentante eletto tra il personale ATA, per non escludere dall'elettorato passivo gli ausiliari.
Sarebbe altresì indispensabile, per avere una partecipazione condivisa, prevedere che l'elaborazione dello statuto, del regolamento didattico e del regolamento di amministrazione, finanza e contabilità avvenisse dopo aver acquisito il parere del collegio dei docenti e del senato degli studenti.
Formula quindi una proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni (vedi allegato 2).

Andrea COLASIO (MARGH-U), nel dare atto al relatore di grande correttezza e sensibilità istituzionale per aver formulato una proposta di parere che recepisce molte delle osservazioni formulate dalla sua parte politica, nonché emerse nel corso delle audizioni informali, apprezza in particolare la distinzione di funzioni tra presidente e direttore e la sottrazione della figura del presidente dal condizionamento politico derivante dalla nomina ministeriale.
Nel ribadire la richiesta al Governo di fornire precisazioni sulle risorse finanziarie messe a disposizione per l'attuazione della legge n. 508, dichiara che il suo gruppo si riserva di esprimere una valutazione più approfondita sulla proposta di parere formulata dal relatore, che tuttavia ha focalizzato con grande correttezza molti dei punti problematici sollevati dalla sua parte politica in riferimento allo schema di regolamento in esame.

Andrea MARTELLA (DS-U) sottolinea che la proposta di parere formulata dal relatore tiene solo parzialmente conto delle osservazioni formulate dai soggetti auditi, per cui a suo avviso, pur ritenendo opportuno un ulteriore approfondimento, non sarebbe possibile giungere ad una deliberazione largamente condivisa dalle varie forze politiche.
Nel ribadire l'urgenza di approvare un regolamento per garantire l'attuazione della legge n. 508 del 1999, giudica poco chiare le ragioni per le quali il ministro ha ritirato il precedente schema di regolamento per presentarne uno nuovo che mette seriamente in discussione i princìpi di autonomia didattica e scientifica.
Ribadisce che ad avviso del suo gruppo è necessario sopprimere la figura del presidente, affidando allo stesso direttore il compito di presiedere il Consiglio di amministrazione, nonché prevedere una più ampia partecipazione agli organismi della rappresentanza studentesca.
Dichiara infine che il suo gruppo si riserva un ulteriore approfondimento della proposta di parere formulata dal relatore.

Titti DE SIMONE (RC) sottolinea che lo schema di regolamento in esame suscita forte preoccupazione circa le reali intenzioni del Governo in merito alla sorte delle istituzioni di alta cultura, configurandosi come intervento fortemente lesivo dei princìpi di autonomia sanciti dalla Costituzione, nonché in palese contrasto con le scelte operate in campo europeo. Evidenzia in particolare che il Governo sta realizzando una riforma della legge n. 508 che vede la contrarietà di tutte le istituzioni culturali.
Ritiene che la proposta di parere del relatore non fornisca sufficienti garanzie circa il rispetto dei princìpi di autonomia e recepisca solo parzialmente le osservazioni formulate dai gruppi di opposizione e dai soggetti auditi. Lo schema di regolamento in esame, ad avviso del suo gruppo, non è suscettibile di limitati aggiustamenti, ma è inaccettabile per il suo impianto complessivo, che riflette un'impostazione aziendalista, con un accentramento di responsabilità nella figura del presidente e con una svalutazione del ruolo del direttore.
Preannuncia quindi il voto contrario del suo gruppo.

Ferdinando ADORNATO, presidente, nel far presente che una presa di posizione unanime della Commissione rafforzerebbe la richiesta al Governo di modificare lo schema di regolamento in esame, invita a valutare con attenzione la proposta di parere formulata dal relatore, che coglie il punto essenziale delle osservazioni sollevate dai soggetti auditi, vale a dire l'autonomia del presidente, che potrebbe essere lesa dalla sua nomina ministeriale.
Ricorda altresì che la Commissione è chiamata ad esprimere un semplice parere su un atto del Governo, per cui la condivisione delle osservazioni o delle condizioni contenute nella proposta di parere del relatore non comporta l'automatica condivisione del merito del provvedimento, sul quale ciascun gruppo conserva la propria autonomia di giudizio politico.

Il sottosegretario Stefano CALDORO sottolinea che sul testo dello schema di regolamento in esame si è registrata un'ampia condivisione da parte delle istituzioni culturali, precisando che esso non rappresenta uno stravolgimento del precedente testo, che è stato ritirato solo in quanto privo del necessario concerto con gli altri Ministeri interessati.
Nel rilevare che l'attuale testo potenzia i rapporti delle istituzioni di alta cultura con il mondo esterno e valorizza le professionalità esterne, sottolinea che la figura del presidente, lungi dal ledere l'autonomia di tali istituzioni, la riempie di contenuti. Inoltre viene garantita una maggiore presenza della componente studentesca, anche se ad avviso del Governo sarebbe più opportuno prevedere che tale presenza sia rafforzata nell'ambito del consiglio accademico.
Ricorda inoltre che il Governo ha allo studio un provvedimento di modifica della legge n. 508, per venire incontro alle richieste degli studenti in materia di equiparazione dei titoli.
Fa poi presente che è stato avviato uno specifico tavolo per quanto riguarda il reperimento delle risorse finanziarie, precisando che quelle residuali nella tabella B della legge finanziaria saranno destinate proprio alle istituzioni di alta cultura, non escludendosi peraltro il ricorso all'accensione di mutui per ulteriori necessità.
Infine, con uno specifico atto di indirizzo del ministro, si garantirà la presenza della componente studentesca nell'attività di elaborazione degli statuti di tali istituzioni.

Ferdinando ADORNATO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.