Legislatura: | XIII | Ramo: | Senato |
Tipo Atto: | INTERPELLANZA | Numero atto: | 2/01161 |
Data presentazione: | 02-11-2000 | Seduta di presentazione: | 943 |
Presentatore | ||
Cognome | Nome | Gruppo |
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ASCIUTTI | Franco | FORZA ITALIA (F-ITA) |
Cofirmatari | ||
Cognome | Nome | Gruppo |
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TONIOLLI | Marco | FORZA ITALIA (F-ITA) |
BETTAMIO | Giampaolo | FORZA ITALIA (F-ITA) |
AZZOLLINI | Antonio | FORZA ITALIA (F-ITA) |
NOVI | Emiddio | FORZA ITALIA (F-ITA) |
VEGAS | Giuseppe | FORZA ITALIA (F-ITA) |
TERRACINI | Giulio Mario | FORZA ITALIA (F-ITA) |
Destinatari | |
Data | |
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MINISTERO SENZA PORTAFOGLIO (PER LA FUNZIONE PUBBLICA) | 02-11-2000 |
MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA | 02-11-2000 |
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE | 02-11-2000 |
Argomento |
Classificazione con termini TESEO |
ACCADEMIE DI BELLE ARTI |
ACCADEMIE E CONSERVATORI DI MUSICA |
INTERPRETAZIONE ED APPLICAZIONE DELLA LEGGE |
RIFORME |
Indicizzazione : geopolitica e sigle |
DL 1993 0029 |
L 1999 0508 |
DECRETO LEGGE 2000 0240 |
Testo dell'Atto |
Ai Ministri per la funzione pubblica, dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica e della pubblica istruzione.
Premesso che: la legge n. 508 del 1999 ha tra i suoi capisaldi, in
vigore a partire dal momento della sua approvazione, due innovazioni
inequivocabilmente incardinate nella competenza del Ministero
dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica e
precisamente l'istituzione del CNAM, di cui sono stati fissati i
termini per la costituzione in via provvisoria e a cui poi si è
puntualmente provveduto ed il comparto di alta cultura di cui
all'articolo 2, comma 6, che come condizione inequivocabile recita:
"il rapporto di lavoro del personale delle istituzioni di cui
all'articolo 1 è regolato contrattualmente ai sensi del decreto
legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni ed
integrazioni, nell'ambito di apposto comparto articolato in due
distinte aree di contrattazione, rispettivamente del personale
docente e non docente";
il testo della legge n. 508 del 1999 non
lascia alcun dubbio sul fatto che il rapporto "è regolato" (con il
verbo al singolare) e non "sarà regolato" (con il verbo al futuro);
in egual modo, contestualmente, è istituito il nuovo comparto entro
il quale (e non fuori dal quale) il rapporto è regolato; una
persistente ostinazione a livello burocratico (Pubblica istruzione,
Funzione pubblica e ARAN) nel non voler prendere atto dello spirito e
della lettera con cui è stata scritta la legge, ponendo in essere dei
dubbi di interpretazione volti a ritardare l'attuazione della legge
anziché favorirla, ha costretto il Parlamento a pronunciarsi con il
decreto-legge n. 240, all'interno del quale viene ribadito che gli
adempimenti, come le elezioni delle rappresentanze sindacali
unitarie, si debbono tenere entro 30 giorni dalla attivazione
dell'apposito comparto; con questa disposizione il Parlamento ha
voluto precisare che l'istituzione del comparto è già avvenuta per
legge e che le procedure da attivare sono solo quelle susseguenti
alla sua istituzione, tanto che il Ministero della pubblica
istruzione in questo caso è del tutto incompetente al riguardo;
purtroppo gli interpellanti devono ora constatare che nonostante il
richiamo contenuto nel decreto-legge n. 240 continua l'incessante
provocazione della burocrazia ministeriale e dell'ARAN che in due
note cita il decreto-legge n. 240 senza dover prendere atto di dover
dichiarare con chiarezza il rinvio delle elezioni e l'incompetenza
del Ministero della pubblica istruzione a gestire le stesse elezioni
che invece sono rimesse, attraverso il nuovo comparto, alla
competenza del Ministero dell'università e della ricerca scientifica
e tecnologica, gli interpellanti chiedono di sapere:
se si intenda prendere iniziative al fine di stroncare
interpretazioni dubbie e procedure defaticanti che sono volte a
ritardare l'attuazione di una legge voluta all'unanimità dal
Parlamento che viene di fatto esautorato;
se le leggi espresse dal
Parlamento siano ancora vincolanti o se di fatto il Parlamento debba
prendere atto dell'esistenza di una burocrazia che può stravolgere ed
eludere a proprio piacimento le leggi approvate dal Parlamento.
(2-01161)
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