Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, l'architetto Giancarlo Goretti, il dottor Massimo Ghiloni, la dottoressa Silvia Valeri e la dottoressa Stefania Di Vecchio dell'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE).
Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Caldoro.
La seduta inizia alle ore 15,20.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Nuovo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento in materia di autonomia statutaria e regolamentare delle istituzioni di cui alla legge 21 dicembre 1999, n. 508
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, della legge 21 dicembre 1999, n. 508. Seguito dell'esame e rinvio)
Riprende l'esame, sospeso nella seduta del 12 giugno scorso.
Il presidente relatore ASCIUTTI dà preliminarmente atto all'opposizione di aver contribuito in misura determinante al raggiungimento del numero legale indispensabile per l'esame dell'atto in titolo. Dichiara quindi aperta la discussione generale.
Il senatore VALDITARA valuta positivamente lo schema di regolamento in esame, che rappresenta una premessa indispensabile per la piena attuazione della legge n. 508 del 1999.
Già in sede di Commissione affari costituzionali, egli ha tuttavia avuto modo di osservare che l'introduzione della figura del presidente del consiglio di amministrazione accanto a quella del direttore - se è condivisibile, non foss'altro che per le considerazioni del Consiglio di Stato, al fine di una più chiara distinzione dei compiti e di una maggiore trasparenza amministrativa - può risultare lesiva dell'articolo 33, sesto comma, della Costituzione nel caso in cui venga mantenuta la previsione della nomina ministeriale. Sembrerebbe invece assai più opportuno valorizzare l'autonomia decisionale del consiglio di amministrazione prevedendo l'elettività del presidente.
Egli svolge poi considerazioni più di dettaglio.
Anzitutto, pur considerando fondamentale l'acquisizione periodica delle opinioni degli studenti sulle attività didattiche da parte del Nucleo di valutazione di cui all'articolo 10, ritiene improprio che ciò avvenga mantenendo l'anonimato.
Inoltre, giudica importante che fra gli organi necessari delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale sia inserito anche un collegio dei professori, composto da tutti i docenti, con il compito di eleggere i propri rappresentanti nel consiglio accademico e nel consiglio di amministrazione, nonché di ratificare le linee programmatiche stabilite dal consiglio accademico sulle attività didattiche e scientifiche.
Con riferimento poi all'articolo 7, auspica: un chiarimento al comma 3, lettera a), laddove si stabilisce che "almeno uno" degli esperti che fanno parte del consiglio di amministrazione sia nominato dal Ministro; l'attribuzione di "funzioni consultive" al direttore amministrativo di cui al comma 4, anziché del "voto consultivo"; l'attribuzione al consiglio di amministrazione del compito di definire, nei limiti della disponibilità di bilancio, l'organico del personale docente e non docente, senza la limitazione prevista dal comma 5, lettera d), riferita al personale docente per le attività didattiche e di ricerca.
Ritiene infine che l'incarico del direttore amministrativo, di cui all'articolo 12, comma 3, debba essere conferito solo a personale in possesso di laurea specifica.
La senatrice ACCIARINI conviene che la previsione della nomina ministeriale del presidente del consiglio di amministrazione contrasti con i principi di autonomia delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale sancita dalla Costituzione. Ritiene peraltro che lo schema di regolamento in esame sconti un quadro complessivo di riferimento assai confuso, privo da un lato della piena autonomia dell'alta formazione artistica e musicale e, dall'altro, di una compiuta riforma scolastica.
Come evidenziato del resto dal presidente-relatore nella sua esposizione introduttiva, la mancata definizione della formazione musicale di base rende difficile il collegamento con le istituzioni di alta formazione. Lamenta pertanto il blocco immotivato della riforma Berlinguer da parte del centro-destra, che ha vanificato fra l'altro le premesse dell'alta formazione artistica e musicale.
Ella critica altresì che la nuova autonomia statutaria sia attribuita prima della piena trasformazione degli istituti.
Si sofferma poi sulla previsione del parere degli studenti sulle attività didattiche, che ritiene di rilevanza strategica. Quanto all'opportunità di mantenerne l'anonimato, osserva che esso presenta profili positivi così come negativi; si tratta in ogni modo di individuare modalità che garantiscano la riservatezza delle opinioni espresse.
Il senatore BETTA si dichiara favorevole alla distinzione fra le responsabilità del direttore e quelle del presidente. Ritiene tuttavia che possano essere individuate modalità di nomina del presidente più coerenti con i principi di autonomia. Ritiene altresì preferibile fissare il limite di un rinnovo per il mandato del presidente, ed auspica che tale figura non abbia le stesse caratteristiche del direttore né si ponga in concorrenza con esso. In tal senso, sembrerebbe preferibile prevederne la scelta fra personalità esterne, eventualmente espressione del territorio.
Anche per quel che riguarda la figura del direttore, ritiene preferibile fissare un limite al rinnovo dell'incarico, eventualmente individuabile nel numero di due, anziché di uno come per il presidente.
Nell'osservare poi che lo schema di regolamento può rappresentare un utile stimolo verso un maggiore coinvolgimento con le realtà locali e le amministrazioni comunali, si dichiara conclusivamente d'accordo nel prevedere che nel consiglio di amministrazione vi siano rappresentanti di istituzioni culturali, pubbliche e private.
Il senatore MONTICONE dichiara di condividere le linee generali dell'esposizione introduttiva del presidente-relatore. Si esprime poi in senso nettamente favorevole all'attuazione dell'autonomia delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, con la quale contrasta peraltro la previsione della nomina ministeriale del presidente del consiglio di amministrazione, sulla quale manifesta forte contrarietà. Auspica inoltre un significativo legame con il territorio, ai fini di un più stretto coinvolgimento della realtà produttiva locale con la vita delle istituzioni. Ritiene altresì indispensabile tutelare l'originalità didattica e di sperimentazione delle singole istituzioni.
Si dichiara conclusivamente concorde con le osservazioni emerse nel dibattito in ordine alla partecipazione degli studenti ai processi di valutazione e all'opportunità di istituire un consiglio di docenti.
Il senatore COMPAGNA conviene a sua volta con le considerazioni introduttive del presidente-relatore, con particolare riferimento alla dicotomia fra presidente e direttore. Peraltro, in considerazione dei numerosi spunti emersi nel dibattito, dichiara di attendere la replica del Governo con particolare interesse.