Dagli studenti del Conservatorio di Napoli in merito alla mancata emanazione del decreto sull'equipollenza dei titoli AFAM ai sensi dell'art. 2, comma 5 della legge 508/99

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Conservatorio di musica San Pietro a Majella, Napoli
Assemblea degli studenti

Al Ministro dell’Università e della Ricerca
On. Fabio Mussi

Al Presidente del Consiglio dei ministri
Prof. Romano Prodi

Roma

Oggetto: occupazione del conservatorio di Napoli, motivazioni e richieste degli studenti

Egregi Ministri,
il Conservatorio di Napoli è in stato di occupazione.

Motivo primo della protesta è la mancata applicazione dell’art. 2 comma 5 della L. 508/99 che recita: “...Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ...(omissis).., sono dichiarate le equipollenze tra ititoli di studio rilasciati ai sensi della presente legge e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso”.

La legge 508/99 che inoltre cita espressamente l’art. 33 della Costituzione, sembrava finalmente svelare alle coscienze dei “dottori”, con evidenza, che in Italia non esiste solo l’università, ma un sistema di “istituzioni di alta cultura” che, oggi come prima della riforma, è composto da università, accademie e conservatori.

La mancata applicazione dell’art. 2 comma 5 della 508/99, dopo otto anni di attesa, è gravemente lesiva dei diritti degli studenti di accademie e conservatori, pertanto gli studenti del Conservatorio chiedono l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro del MUR per sanare una perdurante dimenticanza o per correggere una posizione politica insostenibile e in contrasto con una Legge dello Stato.

Secondo motivo che ha determinato la reazione degli studenti è il limitatissimo accesso ai corsi di abilitazione all’insegnamento istituiti con decreto Ministeriale n° 137 del 28 sett 2007, del tutto inadeguato al numero dei candidati.

Gli studenti pertanto chiedono il ritiro del decreto ministeriale del 28 sett 07 e la formulazione di un nuovo bando che consenta l’attivazione di tutte le sottoclassi e la partecipazione ad un numero maggiore di aspiranti. Si chiede inoltre che il nuovo personale docente sia messo in ruolo esclusivamente attraverso concorsi abilitanti aperti a tutti.

Altri gravi problemi concreti che non sono stati determinanti per la gravità della scelta di mobilitazione degli studenti, ma che meriteranno una approfondita valutazione a livello centrale, sono quelli attinenti al diritto di accesso allo studio, per cui

  • sarebbero necessari maggiori stanziamenti e attenzione per i corsi propedeutici che sono rimasti al palo,
  • per i corsi di I e II livello, è da ribadire il diritto alla contemporanea frequenza di più corsi di studio di conservatorio e di uno universitario, mai smentito per legge e ancora valido per i corsi ordinamentali,
  • inoltre vi sono i guasti che derivano dalla equipollenza (a senso unico) dei diplomi ordinamentali con quelli di primo livello accademico, così con dieci anni di studio, più il diploma di scuola superiore, conseguiamo una laurea BREVE per cui gli studenti chiedono che siano presi i provvedimenti legislativi che stabiliscano l’equipollenza tra i titoli ordinamentali e quelli di II livello accademico come è in tutta Europa.
  • Assemblea degli studenti 6 dic 2007