lunedì 10 dicembre 2007
Al Ministro Fabio Mussi
Al Ministro Giuseppe Fioroni
Al Sottosegretario Nando Dalla Chiesa
Al Direttore Generale AFAM Bruno Civello
A tutti gli organi di stampa.
Documento unitario dei conservatori di Napoli, Roma, Pesaro, Fermo, Ferrara e Campobasso
Gli studenti e le studentesse dei conservatori di Napoli, Roma, Pesaro, Fermo, Ferrara e Campobasso denunciano quanto segue:
- La deliberata aggressione nei confronti della Musica, dellArte e del Sapere in generale da parte di tutti i governi che si sono susseguiti negli ultimi anni, eloquentemente espresso da fatti significativi come:
- la chiusura di tre Orchestre della RAI (di Milano, Roma e Napoli) da parte dellallora presidente Moratti perché considerate non produttive;
- i tagli esorbitanti al sistema AFAM, ancora mancante di un fondo autonomo, delineati dallultima Finanziaria ancora in discussione;
- la povertà complessiva in cui versano i Conservatori e le Accademie.
- La mancata equipollenza e spendibilità a livello italiano ed europeo dei titoli conseguiti secondo le modalità definite dalla legge di riforma 508/99 art. 2 comma 5 (comma mancante del decreto attuativo) con le laruee universitarie conseguite secondo la riforma attuata nel 1999 col decreto n. 509 (riforma Berlinguer-Zecchino).
- Il completo fallimento del progetto che sottende alla suddetta legge di riforma 509/99 (delineato dagli accordi di Lisbona, di respiro europeo) dopo che sono quasi trascorsi i dieci anni che erano stati proposti come periodo di sperimentazione della stessa. Questo fallimento è riassumibile in alcuni punti-chiave:
- leccessiva frammentazione e diversificazione dellofferta formativa nei corsi istituiti dalla riforma, la quale storna lattenzione dello studente dalla materia caratterizzante - ciò che viene spesso detto sul 3 + 2? è che sforna persone che parlano di musica piuttosto che persone che fanno musica;
- linadeguatezza dellistituzione del credito formativo come criterio di misurazione delle ore di studio;
- il totale abbandono in cui versano gli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale in seguito allentrata in vigore del regime dellautonomia e il conseguente rischio concreto e incombente che questi vengano risucchiati dai privati.
- Leliminazione dellaccesso diretto alle graduatorie nazionali per linsegnamento nei conservatori, divenute oramai ad esaurimento dal 1999, da quando sono stati congelati gli organici.
- La mancata istituzione delle strutture distruzione secondaria (licei musicali) che dovrebbero avere lonere dellinsegnamento della musica, base fondamentale per poter concepire uno studio della musica di tipo universitario, la cui mancanza crea un buco nellistruzione musicale e rende impossibile loccupazione di moltissimi laureati in musica che potrebbero avere incarichi di docenza nelle suddette istituzioni.
- La svalutazione dei titoli di studio nel loro complesso, intesi come coronamento di un percorso che in sé dovrebbe essere considerato (per complessità e per durata) abilitante allinsegnamento. Listituzione dei diplomi di didattica fu solo il primo tassello di questo processo che si compie oggi con la svalutazione anche di questo stesso titolo, avente ormai valore abilitante per il solo accesso ai concorsi e non più considerato diploma di conservatorio ordinamentale. Il paradosso è che insegnare alle medie richiede un titolo superiore a quello che servirebbe, se gli organici non fossero bloccati, per accedere allinsegnamento nei conservatori.
Per questo chiedono
- Più fondi alla Musica, intesa come valore in sé e come uno dei fini ultimi cui deve aspirare una società che vuol definirsi civile.
- La piena entrata a regime di un sistema dinsegnamento della musica di tipo universitario inscindibile dallistituzione dei licei musicali.
- Labrogazione, dopo i dieci anni di prova, dei fondamenti della riforma Berlinguer-Zecchino, ovvero: il credito formativo e lautonomia.
- La riapertura degli organici e nuove assunzioni a tempo indeterminato.
- La rivalutazione dei diplomi del vecchio ordinamento e delle lauree di primo e secondo livello ai fini dellinsegnamento.
- Labrogazione del D.M. n. 137 del 28 settembre 2007
Da quindici giorni le proteste stanno dilagando in tutta la penisola; con questo documento ci impegniamo ad addolcire le proteste, in attesa dellincontro che terrete Martedì mattina a Roma; attendiamo notizie a riguardo. Se le vostre decisioni esuleranno dalle richieste da noi fatte, ricominceremo le occupazioni, ma questa volta ben più di due Conservatori aderiranno. Speriamo di non averne bisogno, e confidiamo nel vostro buon senso.
Distinti saluti,
i conservatori di Napoli, Roma, Pesaro, Fermo, Ferrara e Campobasso