Comunicato Stampa U.N.A.M.S. - |
01-02-03 |
I sindacati, a parere dell’Unione Artisti U.N.A.M.S., non dovrebbero mai farsi trascinare nella trappola di fare politica poiché una cosa del genere è solo dannosa.
L’attuale progetto scellerato, steso a cura del Ministro Moratti e che stiamo combattendo, è lo stesso progetto portato avanti da Mascagni, Berlinguer, Lombardi Satriani, ecc. e, coerentemente, abbiamo protestato allora (ed eravamo i soli a protestare) e con altrettanta fermezza lo combattiamo oggi. E ciò in forza del principio che è la sostanza della cosa che occorre contrastare, qualunque sia il Ministro, e il Governo che la propone.
Ferma restando questa irrinunciabile premessa giovedì 23 quando in tutta Italia si è saputo che martedì 28 sarebbe stato portato in pre-consiglio lo schema di regolamento in quella barbara forma, visto il rischio e lla strettezza dei tempi, abbiamo esperito, non un sistema di visibilità sindacale ma il concreto e più rapido mezzo per fermare la cosa: la denuncia a mezzo stampa.
Come avevamo previsto lunedì 27 sera ci è giunta direttamente la comunicazione da parte del Vice Presidente del Consiglio, On. Fini, e del Ministro dei rapporti con il Parlamento, On. Giovanardi, che il nostro messaggio era stato recepito e che, pertanto, detto schema era stato bloccato.
Ci dispiace aggiungere, ma lo dobbiamo fare per amore di verità, che in un colloquio telefonico con un esponente di altro sindacato (presenti molti testimoni) l’U.N.A.M.S. ha lungamente affermato che, prima di scendere in piazza, riteneva utile continuare le trattative con il Governo essendo chiaro che era il solo modo per ottenere la sospensione, considerando che la manifestazione era prevista per venerdì 31, quando il provvedimento andava bloccato da martedì 28. (anche il potente Bush, se non vuole passare dalla parte del torto deve prima trattare).
Eravamo comunque pronti a scendere in piazza con manifestazioni unitarie subito dopo.
In questi giorni sono in corso e continuano una serie di trattative per giungere ad un soddisfacente risultato definitivo e le trattative, appare ovvio, si fanno con il Governo in carica e non con l’opposizione (a tal fine sono previsti nei prossimi giorni di lunedì, martedì e mercoledì importantissimi appuntamenti).
Se la maggioranza di ieri, oggi, risulta sulle nostre posizioni ne prendiamo atto con piacere e con la stessa lealtà non abbiamo problemi a dichiarare che, durante l’iter della legge di riforma, sconfessando la linea ufficiale dell’allora Governo, alcuni esponenti della sinistra lavorarono in Parlamento a nostro favore.
Pertanto riteniamo singolare che qualcuno non comprenda questa semplice verità e non dia atto all’U.N.A.M.S. di essere intervenuta, ancora una volta, con quella celerità ed efficacia che ha potuto consentire sin da lunedì 27 di risolvere il problema.
Il resto fa parte dell’atteggiamento di chi vuole intorbidare le acque per dimostrare e non... per ottenere.
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P.S.
Alcuni mesi fa la sinistra in commissione non appoggiò un emendamento del Presidente Asciutti che, qualora approvato, avrebbe risolto alla base il problema.
Ci coglie l'obbligo di ringraziare il giornalista Giovanni Fratello che riprendendo il comunicato del Corriere della Sera ha pubblicato due puntuali articoli sull'Unità. Purtroppo anche in questo caso dobbiamo rilevare l'errore culturale del gionalista quando si riferisce all'U.N.A.M.S. quale sindacato di destra. Se ancora ce ne fosse bisogno ribadiamo che non siamo né di destra né di sinistra né di lato a chicchessia. Con questi intenti è nata l'U.N.A.M.S. proprio come risposta alla politicizzazione dei sindacati e questo abbiamo sempre fedelmente testimoniato contrastando i progetti dannosi per la categoria da qualunque parte politica fossero proposti.