Cinque interrogazioni presentate alla Camera dei deputati dall'On. Rositani Informativa |
24-03-03 |
Pubblichiamo le cinque interrogazioni presentate alla Camera dall’On. Guglielmo Rositani, avverso alcune iniziative illegittime verificatesi nelle Fondazioni di Trieste, Bologna e Cagliari. È la prima volta che un esponente autorevole del nostro Parlamento affronta con tanta determinazione e competenza le distorsioni che da anni avvengono nelle Fondazioni e che hanno provocato e stanno provocando una grave crisi fra i musicisti italiani.
Non possiamo che ringraziare l’Onorevole Rositani e augurarci che altri parlamentari lo seguano in questa indispensabile azione di denuncia di un sistema divenuto ormai insopportabile.
Premesso che
- Un mese fa circa, il Dott. Stefano Mazzonis è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione, Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna;
- Tale nomina non è legittima in quanto è in contrasto con l’art.13 comma 2 del D.L. n. 367 del 29/06/96, che recita: “Il Sovrintendente è scelto tra persone dotate di specifica e comprovata esperienza nel settore dell’organizzazione musicale e della gestione di Enti consimili....”
- Infatti dal curriculum del Dott. Mazzonis, si evince chiaramente che al massimo potrebbe avere dei titoli riguardanti “l’organizzazione musicale”, ma totalmente mancante di quelli riguardanti la gestione di “Enti consimili”
- Il Sopracitato Decreto non prevede deroga alcuna, per cui la specifica norma deve intendersi “Imperativa”
Per Sapere
- Come mai ancora non è intervenuto per dichiarare illegittima la deliberazione di nomina del Consiglio di Amministrazione e sollevare, di conseguenza, dall’incarico il Dott. Mazzonis, considerato che, l’art. 25 del Codice Civile titolo I°, affida all’autorità governativa il controllo e la vigilanza delle Fondazioni. In particolare prevede tra l’altro: “annulla, sentiti gli amministratori, con il provvedimento definitivo le deliberazioni contrarie a Norme Imperative...”
- Se non ritiene opportuno inviare la documentazione dell’intera vicenda alla Procura della Repubblica di Bologna, al fine di verificare se non ricorrono gli estremi del reato di favoreggiamento a carico dei componenti del Consiglio di Amministrazione che hanno votato a favore;
- Se Le è chiaro che il non intervento può far scattare i reati di omissione e di abuso in atti d’ufficio.
23 Novembre 2002
On. Guglielmo Rositani
Premesso che
- Dalla relazione a lei trasmessa dal Consigliere di Amministrazione della Fondazione Teatro G. Verdi di Trieste, sig. Almerindo D’Amato, e da quanto dallo stesso dichiarato al giornale “Il Piccolo”, si evince chiaramente che il Sovrintendente Dott. Cambreleng (spagnolo) ha compiuto un atto illegittimo nominando il sig. Eric Vigiè (francese) Direttore Artistico dello stesso Teatro di Trieste, con la palese connivenza della maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione;
- Infatti il Vigiè non ha i titoli previsti dall’art.13 comma 1 lettera d del D.L. n. 367 del 29/06/96 che prevede: “Il Direttore Artistico o musicale, deve essere individuato tra i musicisti o tra i musicologi più rinomati e di comprovata competenza teatrale”
- Il Vigiè non è né musicista né musicologo e tantomeno rinomato o di comprovata competenza teatrale, come del resto lui stesso dichiara sui giornali;
- L’aspetto più grave però è rappresentato dal fatto che il sig. Vigiè ha dichiarato il falso nel curriculum presentato al Consiglio di Amministrazione. Infatti il “Diplòme en Musique de Chambre” conseguito presso il Conservatorio di Nizza in soli sei anni di frequenza, riguarda una disciplina complementare che non può procurare diploma alcuno in qualunque Conservatorio del mondo e, il diploma “Et en Histoire de la Musique” riguarda anch’essa una disciplina complementare che peraltro non si insegna in quel Conservatorio;
- Il sopracitato Decreto non prevede deroga alcuna per cui la specifica norma deve intendersi “Imperativa”
- Infatti l’art. 25 del Codice Civile titolo I° affida all’autorità governativa il controllo e la vigilanza delle Fondazioni. In particolare prevede tra l’altro: “annulla, sentiti gli amministratori, con il provvedimento definitivo le deliberazioni contrarie a norme Imperative ...”
Per sapere
- Come mai ancora non è intervenuto per sollevare dall’incarico il sig. Eric Vigiè e di inviare alla Procura della Repubblica di competenza il fascicolo che lo riguarda, al fine di stabilire oltre eventuali responsabilità penali sue, anche quelle del Sovrintendente che lo ha proposto e nominato e della maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione che non avendo fatto alcuna osservazione hanno di fatto avallato tale nomina;
- Se le è chiaro che il non intervento può far scattare i reati di omissione e di abuso in atti d’ufficio.
23 Novembre 2002
On Guglielmo Rositani
Premesso che:
- in data 7 ottobre 2003 il sottoscritto On. Guglielmo Rositani ha presentato un’interrogazione sul Teatro Lirico di Cagliari con la quale faceva rilevare, tra l’altro, anomalie giuridiche sulla nomina del Sovrintendente, la presenza della Guardia di Finanza per un’ ispezione sulla regolarità della gestione alla luce anche delle osservazioni fatte dalla Corte dei conti sugli esercizi 1999 e 2000;
- il Governo nella risposta ha confermato i rilievi ed ha convenuto di inviare un’ ispezione ministeriale;
- il Ministero per i beni e le attività culturali, attraverso una nota del capo dipartimento, relativa al disavanzo presunto dell’ esercizio 2000 e all’ esigenza di controllo sulla gestione 2001, che tra le altre cose testualmente scrive: “si reputa inoltre che al risultato negativo (del bilancio) abbiano contribuito iniziative eccessivamente onerose; ci si riferisce, tra le altre, alla realizzazione della Nona Sinfonia di Beethoven che per la modalità dell’esecuzione e relativo costo non trova confronto nel panorama delle fondazioni liriche, come osservato da ultimo con nota n. 739/TR16 del 29 agosto 2000, rimasta peraltro, priva di riscontro” (si allega copia lettera Ministero);
- la realizzazione di una nuova versione, scenica intitolata “Inno alla gioia” della Nona Sinfonia di Beethoven, sopra citata, è costata 2.267.865.000 di vecchie lire (si allega copia contratto che, tra l’altro, contiene “insolite condizioni di pagamento”);
- in data 17 giugno 2000 il sovrintendente Il Teatro lirico di Cagliari ha stipulato un contratto con la società Musica management di Wiesbaden (Germania) per la fornitura di un corpo di ballo (solisti Teatro dell’Opera di Praga) un direttore di ballo (Blastimil Maspes) e un coreografo (Luca Vegetti) per mettere in scena un balletto all’interno della produzione dell’Opera Carmen per 330 milioni di vecchie lire;
- stranamente però la società tedesca musica management per tale fornitura non stipula i contratti direttamente con gli interessati ma, passa attraverso due società italiane: nuovo balletto di Roma per 105 milioni di vecchie lire e li società Arteduemila per 75 milioni di vecchie lire con un evidente guadagno netto di 150 milioni di vecchie lire. Infatti risulta che non è stata la società tedesca a sostenere i costi di vitto e alloggio per 16 ballerini per circa un mese così come previsto alla lettera b) del punto 4 del contratto, bensì il teatro lirico di Cagliari;
- il cachet richiesto da Sting in altre città europue sarebbe di molto inferiore del prezzo pagato a Cagliari, dove è costato oltre un miliardo di vecchie lire (650.000.000 più IVA, più le spese di viaggio, soggiorno, allestimento e varie). Da un documento in nostro possesso, il cachet richiesto dall’impresario per l’artista per uno stesso spettacolo in Italia è di 200.000 Euro (si allega copia offerta);
- il contratto stipulato dall’Ente con il direttore musicale del teatro è estremamente oneroso, in quanto prevede un cachet di 18 milioni di vecchie lire a recita per le opere e i balletti; il 50 per cento per la replica di programmi concertistici, da sommare ai 16 milioni di vecchie lire alla settimana per ogni altra attività in qualità di direttore. Inoltre, il contratto prevede che gli impegni in commissione vengano retribuiti a parte, secondo la delibera del Consiglio di amministrazione (si allega copia modifica e rinnovo del contratto);
- non si capisce la ragione per la quale in alcuni contratti stipulati con impresari e musicisti stranieri sia previsto il pagamento in contanti, anche per centinaia di milioni di vecchie lire;
per sapere:
se il Consiglio di amministrazione abbia, più volte aumentato lo “stipendio” del Sovrintendente portandolo a circa 400 milioni di vecchie lire l’anno;
se lo stesso Sovrintendente percepisca altri emolumenti dalla società Golfo degli Angeli S.p.a. (la Fondazione del Teatro lirico detiene il 10 per cento delle quote azionarie), della quale il Sovrintendente è amministratore delegato;
se sia vero che gli viene corrisposto un compenso supplementare per le spese di viaggio, che invece verrebbero pagate direttamente dall’amministrazione;
se gli vengano corrisposti ulteriori 60 milioni di vecchie lire quale rimborso degli adempimenti fiscali relativi alla sua retribuzione;
se risponda al vero che, attraverso una carta di credito con addebito a carico dell’Ente, sarebbero state effettuate spese “anomale” per alcune centinaia di milioni di vecchie lire;
se risponde al vero che per una parte dei dipendenti sarebbe stato istituito una sorta di premio (si parla di un aumento di 350 euro al mese), non si sa bene a che titolo, mentre gli altri sarebbero stati “precipitati” nel girone degli esclusi, in una sorta di clima di visibile ostilità;
I criteri seguiti per arrivare all’assunzione di due qualificati dirigenti della CGIL della Sardegna, rispettivamente nella carica di direttore del personale e di direttore amministrativo, e all’assunzione di due “importanti” iscritti a un noto partito di sinistra con la qualifica, rispettivamente, di direttore della produzione e di responsabile degli allestimenti scenici.
I criteri seguiti per arrivare ad affidare in via esclusiva, attraverso l’acquisto di 180 pagine annue del giornale “l’Unità”, la pubblicità del programma degli spettacoli del Teatro Lirico di Cagliari;
se non ritiene opportuno attivare direttamente la via del ricorso al Prefetto di Cagliari o alla Regiona Sarda, così come previsto dall’articoli 5 del DPR n. 361 del 2000, mettendo in risalto la mancata osservazione dell’articoli 25, comma 1, del Codice civile (norme imperative), e dell’articoli 21 del decreto legislativo n. 367/96 (irregolarità amministrative).
ON. ROSITANI (A.N.)
ON. CARLUCCI (F.I.)
Premesso che
- Qualche giorno fa il Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, eletto peraltro, illegittimamente dal Consiglio di Amministrazione in quanto manca dei titoli previsti dall’art.13 comma 2 del D.L. n.367 del 29/06/96, ha proposto ed il consiglio a maggioranza ha accettato la nomina del sig. Vincenzo De Vivo a Direttore Artistico;
- Il sig. De Vivo è stato nominato per la prima volta Direttore Artistico nel 1995 presso il teatro dell’Opera di Roma;
- Tale esperienza è stata abbastanza debole e tormentata, basta ricordare come esempio il caso del “FIDELIO cooprodotto dal COVENT GARDEN”, pagato soltanto dal Teatro dell’Opera e mai andato in scena;
- Con la nomina del Sovrintendente Escobar, il sig. De Vivo viene allontanato dal Teatro della Capitale a causa di assenza di programmazione e fiacca gestione artistica;
- Ma a prescindere da quanto sopra, il sig. De Vivo non ha titoli così come previsto dal D.L. n. 367 del 29/06/96 art.13 comma 1 lettera D, che dice: “Il Direttore Artistico o Musicale, deve essere individuato tra i musicisti o tra i musicologi più rinomati e di comprovata competenza teatrale;
- Infatti il sig. De Vivo, non è né musicista né musicologo e tantomeno rinomato o di comprovata competenza teatrale. L’unica attività che ha svolto nel settore è stata quella di recensire su qualche giornale le opere che andava a vedere;
- Il sopracitato Decreto non prevede deroga alcuna per cui la specifica norma deve intendersi “Imperativa”
Per Sapere
- Come mai ancora non è intervenuto per sollevare dall’incarico il sig. De Vivo e inviare alla Procura della Repubblica di competenza il fascicolo che lo riguarda, al fine di stabilire oltre eventuali responsabilità penali sue, anche quelle del Sovrintendente che lo ha proposto e nominato, e della maggioranza dei componenti il Consiglio di Amministrazione che non avendo fatto alcuna osservazione hanno di fatto avallato tale nomina;
- Se Le è chiaro che il non intervento può far scattare i reati di omissione e di abuso in atti d’ufficio.
23 Novembre 2002
On. Guglielmo Rositani
Premesso
che il Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Teatro lirico di Cagliari, scaduto il 22.06.2002, è stato precipitosamente convocato dal Presidente il giorno 07.08.2002 non solo per l’insediamento che riguarda esclusivamente la verifica dei requisiti richiesti dalla legge e dallo Statuto dei suoi componenti, ma anche, guarda caso, per la nomina del Sovrintendente;
che il predetto Consiglio è stato convocato senza il rappresentante della Regione (secondo finanziatore dopo lo Stato) e con la presenza di un rappresentante del Comune già dimissionario, il quale, stranamente si è presentato all’atto della votazione per ridimettersi il giorno dopo;
che esiste un netto contrasto tra l’art.6 comma 5 dello Statuto della Fondazione e l’art.2 del D.L. 29.06.1966 n°367. Difatti mentre lo Statuto prevede che “il Consiglio è validamente costituito quando siano in carica cinque dei suoi componenti compreso il Presidente”, il D.L. “che il Consiglio opera con la nomina della maggioranza dei suoi componenti” che la nomina del Sovrintendente è, a nostro parere, tra la scorrettezza e l’illegittimità in quanto l’art.9 dello Statuto prevede che tale nomina deve essere fatta non nella seduta dell’insediamento, ma in quella successiva;
che da giovedì scorso la Guardia di Finanza è in visita presso gli uffici del Sovrintendente per una puntuale e precisa verifica dei documenti contabili e contrattuali;
che tale visita è collegata ai deficit miliardari della Fondazione frutto di una gestione a dir poco allegra e sconsiderata visti i rilievi di natura sostanziale e formale sollevati dalla Corte dei Conti sui bilanci d’esercizio 1999 e 2000 in data 08.07.2002;
Per sapere
se non ritieni opportuno di inviare immediatamente un’ispezione ministeriale per fare chiarezza sull’intera vicenda al fine di salvaguardare il denaro pubblico e di tutelare il buon nome del Teatro di Cagliari e della musica italiana.
01 ottobre 2002
Guglielmo Rositani