Nota consegnata ai sindacati dal Ministro

Comunicato stampa

Rif. 026
28-04-03

A richiesta, e nonostante la sintesi resa nella relazione pubblicata dall'U.N.A.M.S., riportiamo la nota consegnata ai sindacati dal Ministro. Qui di seguito il testo della nota:

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE

Roma,
Al Ministro della Funzione Pubblica ROMA
Al Ministro dell'Economia e delle Finanze ROMA

OGGETTO: C.C.N.L. del Comparto delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale.

Con il CCNQ del 18 dicembre 2002 è stato costituito il Comparto di contrattazione collettiva, articolato in due distinte aree, per il personale docente e non docente delle Accademie di belle arti, delle Accademie nazionali di danza e arte drammatica, dei Conservatori di musica e degli Istituti superiori per le Industrie artistiche.

I regolamenti attuativi della legge n.508/99 di riordinamento del settore sono in fase avanzata di definizione; ciò comporta la necessita che il primo C.C.N.L. tenga conto del processo di trasformazione in atto che colloca le predette istituzioni a pieno titolo nel livello dell'alta formazione.

Nel prendere atto che i benefici economici, come comunicato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con nota dell'11 febbraio 2003, sono quelli medi a regime del 5,66% previsti per la generalità del personale statale, si ritiene indispensabile formulare linee di indirizzo all'ARAN per la definizione degli aspetti giuridici di assetto del comparto.

Va tenuto presente, al riguardo, che il primo contratto di settore non può che avere natura transitoria, in attesa di una compiuta attuazione della riforma dalla quale deriverà una accentuazione dell'autonomia delle singole istituzioni.

Si ritiene che, allo stato, le tematiche da affrontare possano riguardare i seguenti ambiti di intervento.

PERSONALE

Tenuto conto delle peculiarità dei fini istituzionali e della necessità di rafforzare anche le attività di ricerca e di produzione artistica, è indispensabile procedere ad una revisione del sistema di classificazione professionale del personale non docente e all'individuazione, per corrispondere alle carenze più evidenti, di nuovi profili in aree tecniche e amministrative da adibire nei servizi generali e tecnici (quali ad esempio biblioteche, pinacoteche e laboratori tecnici).

Tale revisione dovrebbe essere accompagnata da programmi di formazione e aggiornamento professionale e da una diversificazione dei trattamenti economici rispetto al livello delle funzioni svolte nell'assetto dell'istituto e alle connesse responsabilità.

Per il personale docente va prevista una razionalizzazione dell'attribuzione dei compiti didattici in coerenza con le esigenze della programmazione annuale, ricorrendo anche a forme di incentivazione aggiuntiva e diversificata in relazione all'effettivo impegno. In tale processo di razionalizzazione si dovrebbe rendere possibile l'utilizzazione del docente in moduli didattici, nel rispetto del monte orario di lavoro, svincolando il docente dall'impegno esclusivo nell'insegnamento di titolarità.

Va regolamentata, inoltre, la possibilità di utilizzazione del personale docente in progetti di comune interesse concordati fra le istituzioni, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato e garantendo il rispetto degli obblighi istituzionali.

Relativamente alle figure di assistente nelle Accademie di belle arti, di accompagnatore al pianoforte e di pianista accompagnatore va ridefinito il profilo professionale con l'attribuzione di compiti didattici integrativi. Agli stessi, se inseriti nelle graduatorie nazionali ad esaurimento dei docenti di cui all'art.2, comma 6, della legge n.508/99, può essere attribuito l'incarico temporaneo di insegnamento con il collocamento in posizione di aspettativa e con il mantenimento del trattamento economico in godimento, se più favorevole.

Per le cariche elettive di direttore andrebbe prevista un'indennita funzionale per il periodo del mandato in luogo dell'equiparazione economico-giuridica alla dirigenza scolastica.

FONDO DI INCENTIVAZIONE

Per incrementare la disponibilità dei fondi di incentivazione del personale, si dovrebbe prevedere la destinazione allo stesso di una quota percentuale dei proventi derivanti dalle attività contrattuali e convenzionali esterne.

MOBILITÀ

Relativamente alla mobilità del personale tra istituzioni, vanno definiti criteri volti a contemperare l'interesse individuale con le specifiche esigenze dell'istituzione. A tal fine vanno introdotti criteri e modalità di valutazione comparativa che tengano conto anche del profilo artistico e professionale degli aspiranti.

Vanno, inoltre, disciplinate le procedure per il servizio temporaneo presso amministrazioni di altro comparto e, limitatamente al personale non docente, per la mobilità intercompartimentale.

NORME DISCIPLINARI

Vanno rivisitate le norme sui procedimenti disciplinari in coerenza con il quadro generale del pubblico impiego.

IL MINISTRO