A proposito della mobilità e dei Direttori Comunicato stampa |
25-06-03 |
A proposito della mobilità e dei Direttori
È apparso in giro un documento a firma della giunta dei Direttori delle Accademie di Belle Arti che ci appare alquanto sconcertante. Il documento, inviato ai responsabili del M.I.U.R., è stato diffuso anche presso le Accademie per una eventuale approvazione da parte dei professori.
Contenendo il documento affermazioni non veritiere, distorte e per alcuni versi diffamatorie l’U.N.A.M.S., per la parte che la riguarda, intende precisare quanto segue:
L’UNIONE ARTISTI U.N.A.M.S. storicamente, e superando le volontà contrarie di molti (partiti politici, sindacati e Amministrazione), è stata l’unica organizzazione sindacale ad avere in 20 anni proposto, combattuto e portato a compimento un progetto di Riforma che è, per l’appunto, contro la secondarizzazione e per il livello universitario di Accademie e Conservatori ai sensi dell’art. 33 della Costituzione.
Ciò premesso, il sindacato è conscio che l’attuazione della riforma non può procedere solo per alcuni aspetti i quali, presi isolati dal contesto, possono danneggiare i lavoratori.
In questa ottica per quanto attiene la mobilità l’U.N.A.M.S. ha ritenuto, a tutela dei professori e degli stessi Direttori, di non poter accettare la proposta dell’Amministrazione che intendeva introdurre nell’ordinanza dei trasferimenti un punteggio discrezionale a cura del Direttore e di alcuni docenti di ben 24 punti.
Con ogni evidenza un tale esorbitante punteggio sarebbe andato ad incidere e ad alterare pesantemente un discorso di anzianità. Da questi umani ed incontrovertibili motivi nasce la nostra opposizione che va a raccogliere la richiesta di moltissimi docenti pioché è altrettanto incontrovertibile che non essendoci ancora il regolamento didattico a regime e non essendoci soprattutto un nuovo contratto economico si andrebbero a ledere le lunghe aspettative dei docenti medesimi. Essi, infatti, dopo aver subito, per anni, notevoli disagi economici per raggiungere lontane sedi, disagi affrontati con la prospettiva di un trasferimento, si vedrebbero, con il proposto sistema inopinatamente e senza alcuna contropartita, scavalcati. Inoltre senza i regolamenti una procedura del genere esporrebbe anche i Direttori poiché tutto sarebbe posto su un piano di assoluta arbitrarietà. Se poi qualche Direttore, avvalendosi della contrattazione, intendeva chiamare qualcuno di suo spiccato gradimento costui dovrà attendere i regolamenti, anostro parere, a regime e un Consiglio Accademico che lo affianchi e che dia, di contro, ai docenti le garanzie dovute.
Per quanto poi attiene la Legge 104 ci appare strano che la giunta non sappia che essendoci una legge, la stessa può essere superata solo attraverso l’emanazione del regolamento didattico.
In ultimo, vogliamo ricordare che il sistema delle relazioni sindacali per le contrattazioni è prevista da leggi dello Stato a tutela proprio dei lavoratori. E se capita che qualche organizzazione sindacale vada in minoranza sarebbe opportuno che rispettasse le regole... esattamente come ha sempre ha fatto l’U.N.A.M.S..