Ultime notizie sulla finanziaria (parte riguardante il rinnovo contrattuale Accademie e Conservatori di Musica)

Comunicato stampa

Rif. 056
23-10-03

ULTIME NOTIZIE SULLA FINANZIARIA (PARTE RIGUARDANTE IL RINNOVO CONTRATTUALE ACCADEMIE E CONSERVATORI DI MUSICA)


A seguito e in conseguenza di una lunghissima battaglia che ha raggiunto, in questi ultimi giorni, livelli parossistici essendo in scadenza mercoledì 22 la presentazione in Senato di emendamenti sulla Finanziaria, siamo riusciti ad ottenere e quindi far presentare due emendamenti che ci riguardano, con la relativa copertura finanziaria e che fanno esplicito riferimento a fondi per il rinnovo del contratto AFAM.

Gli emendamenti sono firmati da numerosi ed eminenti senatori di tutto l’arco della maggioranza.

Desideriamo, per l’immensa fatica che simile operazione è costata (i primi interventi del sindacato si riferiscono a maggio) che i colleghi comprendano come simili operazioni siano complicate e che qualunque senatore può presentare, per fare cosa gradita a qualcuno o a qualche sindacato, qualsivoglia emendamento “sparando” le cifre che crede. Ma se il citato emendamento non contiene da dove la somma richiesta può essere attinta o in gergo “coperta”, l’emendamento è, come si suol dire, “utile per gli allocchi”.

Quanto sopra lo esplicitiamo per rappresentare quanto è stata operazione disperata reperire l’occorrente “moneta” in un momento che persino alla “Polizia di Stato” o ad altri importanti settori il denaro viene lesinato se non posto in discussione. Comunque è nostra speranza che, fatto il primo importantissimo passo, il tutto vada in porto senza interventi o imboscate..… malevoli. Non è un segreto che qualcuno pur di gettare a mare la Riforma preferirebbe persino non ottenere aumenti stipendiali.

Nel pubblicare di seguito i due emendamenti presentati in Finanziaria, ringraziamo vivamente i senatori che hanno dimostrato sensibilità ai nostri problemi, il Sottosegretario alla Funzione Pubblica - Sen. Learco Saporito - nonché lo “Staff” del Vice Presidente alla Presidenza del Consiglio – On.le Gianfranco Fini - e del Ministro Carlo Giovanardi.
Un grazie particolare all’On.le Brocca.


P.S. Se qualcuno, presa visione dell’emendamento Asciutti ed altri, ritiene di dover dire qualcosa sul “dove” sono stati trovati i finanziamenti (ovvero la cosiddetta “pornotassa”), ci è facile rispondere che, a parte l’ottima compagnia con il settore della Ricerca, Accademie e Conservatori, per colpe altrui o nostre, essendosi da sempre trovati in situazioni “incasinate”, non potevano trovare finanziamenti più pertinenti.


EMENDAMENTI

Dopo l’articolo 3, inserire il seguente:
“art. 3-bis. (Istituzione di una imposta sulla vendita, distribuzione e rappresentazione di materiale pornografico). 1. E’ istituita una imposta sulla vendita, distribuzione, rappresentazione di materiale pornografico nella misura del 10 per cento del prezzo, canone o altro corrispettivo economico di offerte al pubblico, al netto dell’IVA.
2. Ai fini del presente articolo si considera materiale pornografico ogni opera letteraria, figurativa, cinematografica, audiovisiva, teatrale, telematica, anche riprodotta su supporto informatico, nonché riviste, giornali, periodici e i relativi supporti integrativi e cataloghi, e altri prodotti che comportino la trattazione o la rappresentazione di organi o atti sessuali a specifico scopo erotico. Sono escluse dall’applicazione di questo articolo, le opere edite o comunque diffuse da almeno 50 anni.
3.Obbligato al pagamento dell’imposta è colui che immette nel consumo il suddetto materiale.
4. La violazione di quanto disposto dal comma 3 comporta, oltre al pagamento dell’imposta non assolta, l’applicazione della sanzione pecuniaria nella misura del doppio dell’imposta stessa.
5. Le modalità di applicazione del presente articolo sono definite con regolamento del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge ai sensi dell’articolo 17, comma 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400.
6. Un importo corrispondente all’80% del gettito derivante dal prelievo di cui al presente articolo è destinato ad incrementare il fondo per progetti di ricerca di cui all‘articolo 56 della legge 27 dicembre 2002, n. 289. Un importo corrispondente al restante 20 per cento è destinato al finanziamento del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore dell’alta formazione artistica e musicale, per il biennio 2002-2003”.

SENATORI ASCIUTTI, VALDITARA, FAVARO, GABURRO, BRIGNONE, BEVILACQUA, COMPAGNA, DELOGU.


All’articolo 10, dopo il comma 6, è aggiunto il seguente:
“6-bis. Ai fini di quanto disposto dal decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni e integrazioni nell’ambito dell’apposito comparto articolato in due distinte aree di contrattazione, rispettivamente per il personale docente e non docente dei Conservatori di musica e delle Accademie, gli oneri aggiuntivi posti a carico del bilancio statale derivanti dal rinnovo della contrattazione collettiva nazionale sono quantificati complessivamente in 28.901.683,00 milioni di euro per l’anno 2004”.

SEN. MAGNALBO’.