Piattaforma per CCNL 2002-2005 (giuridico) e 2002-2003 (economico)

Comunicato stampa

Rif. 058
02-11-03

UNIONE ARTISTI U.N.A.M.S.

PIATTAFORMA PER CCNL 2002-2005 (giuridico) e 2002-2003 (economico)




Premessa
In attuazione della legge 508/99 e per risolvere le spettanze di funzioni che già l’art. 33 della Costituzione poneva al più alto livello della formazione italiana, si rende necessario impostare il CCNL per il quadriennio 2002-2005 verso un percorso che equipari i livelli retributivi dei docenti dell’A.F.A.M. a quelli di livello universitario. Ciò anche in conseguenza del D.L. n. 212 del 25 settembre 2002 che ha sancito l’equipollenza dei titoli di studio rilasciati dalle Istituzioni dell’A.F.A.M. alle lauree di primo livello nonché, in successione temporale, le lauree specialistiche: da ciò discende che se equipollente è il titolo di studio, identica deve essere anche la funzione e il livello retributivo di chi è preposto a rilasciare tali titoli.
La contrattazione dovrà quindi tener conto di questa evoluzione in corso e orientarsi, in termini giuridici ed economici, ad un inquadramento del personale verso un percorso simile a quello di livello universitario.

Tale percorso ha bisogno di adeguate risorse economiche e , seppur consci della difficile attuale congiuntura, non appare certo perseguibile neppure uno degli elementari obbiettivi riformatori, peraltro indicati nella stessa nota di indirizzo governativa all’A.R.A.N. , senza stanziamenti finanziari che tengano conto del “nuovo”.

Premesso quanto sopra e considerato quindi che nessuna ipotesi di contratto può essere realizzata con lo scontato 5,66% cui fa riferimento l’atto di indirizzo, si ritiene che i punti fondamentali da focalizzare maggiormente nel CCNL siano, per sommi capi, quelli appresso esposti con la considerazione che, in ogni caso, si rende indispensabile effettuare una sorta di ricognizione generale della normativa contrattuale riferibile all’A.F.A.M. e fare del primo contratto di comparto una sorta di testo unico esaustivo.

Relazioni sindacali
Partendo da quanto già elaborato nell’ultima sequenza contrattuale si ravvisa la necessità di dare alla materia la più ampia chiarezza possibile, sia nella formulazione dell’articolato, sia nell’analisi dei contenuti anche alla luce delle esperienze di contrattazione decentrata a livello di Istituzione avvenute in questi anni.
Per quanto riguarda la composizione della delegazione di parte pubblica è necessario individuare le materie di stretta competenza del Direttore Amministrativo che, in tal caso, può essere individuato dal Direttore quale possibile interlocutore diretto della R.S.U.
La definizione specifica delle materie oggetto di trattativa, di informativa preliminare e successiva deve nel complesso essere maggiormente definita e delimitata anche al fine di permettere che le trattative decentrate si sviluppino in tempio certi. L’utilizzazione dei fondi accessori deve poi, secondo principi generali sanciti nel contratto nazionale, trovare maggiore autonomia di collocazione a livello locale permettendone una effettiva erogazione sulla base della qualità e della quantità del servizio.

Docenti
In una prima fase si rende opportuno prevedere un ruolo unico con unico inquadramento contrattuale dei professori articolato in due fasce, docente titolare e docente aggregato, e stabilire una indennità di cattedra per chi svolge le funzioni di titolare.

È inoltre necessario:

  1. un tetto fino ad un massimo di 250 ore vincolate all’insegnamento frontale;
  2. un tetto fino ad un massimo di 100 ore dedicate alla partecipazione agli esami, nonché alle strutture didattiche, a tutto ciò che concerne l’assistenza agli studenti, agli organismi collegiali e all'attività di ricerca.
  3. Nell’ambito della programmazione didattica prevedere la possibilità di affidare, con incarichi, ulteriori corsi o moduli.
  4. Prevedere la possibilità di utilizzazione i professori in progetti concordati fra le Istituzioni anche a livello europeo.

Personale non docente
In questa prima fase è necessario provvedere al reinquadramento del personale in specifiche aree, ridisegnando nuovi profili professionali con possibilità inoltre di identificare, in relazione al modello organizzativo delle singole Istituzioni, profili professionali non individuati specificamente nel CCNL, o aventi contenuti professionali diversi, utilizzando in via analogica i contenuti delle mansioni dei profili tipo. Così, una volta tracciate le linee guida della classificazione del personale, sarà possibile per ogni Istituzione specificare la struttura organizzativa, quantitativamente e qualitativamente, adeguandola alle particolari necessità.
Nell’ambito della definizione dei profili bisogna prevedere in particolare:
  1. la figura e l’inquadramento del Direttore di Ragioneria (ex DGSA o responsabile amministrativo)
  2. Profilo ed inquadramento del Direttore amministrativo e profilo del Direttore amministrativo incaricato con determinazione dei paletti per il la corresponsione dell’indennità di incarico in attesa del definitivo riconoscimento della dirigenza
  3. la figura del tecnico di laboratorio
  4. la figura dell'assistente di biblioteca.

È necessario inoltre definire:

Sistema fondi accessori
In via preliminare si propone di fissare fondi separati per docenti e ATA in considerazione del fatto che la legge parla di un comparto distinto in due differenti aeree.
L’intera materia necessita di un approfondimento che non può prescindere dalla effettiva consistenza delle risorse disponibili.
Nell’ambito del principio già espresso di dare maggiore autonomia decisionale alle Istituzioni si propone la possibilità per le Istituzioni stesse di stanziare dei fondi accessori per la corresponsione di “buoni pasto”, secondo criteri rimessi appunto alla contrattazione e su esplicito accordo col personale, qualora non si trovassero fondi specifici da destinare a tal fine. Anche per tali motivi è indispensabile prevedere l’accreditamento dei fondi al lordo dei contributi stato.

Retribuzioni
L’approfondimento di questo aspetto sarà possibile solo dopo aver preso conoscenza delle effettive disponibilità finanziarie che il Governo intenderà, in questa prima fase, mettere a disposizione per il comparto fermo restando quanto detto in premessa.
In via generale, e prescindendo quindi da una analisi tecnica, si chiede l’inglobamento dell’i.i.s. nel tabellare, e l’analisi per questo settore di come agganciarsi ad altri comparti per il problema dei fondi pensione integrativi.