Ultim'ora sui finanziamenti al comparto contrattuale

Comunicato

Rif. 064
19-11-03

Abbiamo avuto notizia di una lettera allucinante pubblicata su di una Mailig-List pubblica a firma di una nota sindacalista, lettera dalla quale viene evidenziato come i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL avrebbero posto i loro “buoni uffici” per rappresentare il presupposto “scandalo” che sarebbe intervenuto qualora per il rinnovo del contratto di Accademie e Conservatori i fondi occorrenti fossero stati recepiti dalla cosiddetta “pornotax” prevista in un emendamento della Finanziaria.

Premesso che il finanziamento suddetto sarebbe stato volto anche al settore della Ricerca e premesso che anche in tutti i paesi anglosassoni le tasse provenienti dal materiale pornografico (cassette video etc.) vanno a sostenere le attività culturali e di ricerca e premesso che in Italia detto materiale è pubblicamente venduto nonché usato dalle TV ci chiediamo quale giustificazione possono addurre a questa “botta di dubbio moralismo”.

È molto probabile che questi rappresentanti dei lavoratori essendosi magari fatti due conti e avendo rilevato, come ovviamente aveva già fatto l’UNAMS, che la somma era di notevole consistenza hanno probabilmente ritenuto che i soldi fossero troppi e che magari il personale di Accademie e Conservatori andava così a benedire la Riforma.

Se invece il loro era un anelito alla “purezza” non comprendiamo perché hanno esteso all’intera categoria il medesimo anelito.
E non comprendiamo nemmeno perché i rappresentanti delle confederazioni prima di esternare i loro dubbi in Parlamento non hanno usato il sistema della consultazione della base, sistema da loro sempre sbandierato quale esempio di democrazia.
E perché esprimere i propri dubbi proprio a coloro che avrebbero dovuto portare avanti l’emendamento?

Non è forse questo il miglior sistema di boicottaggio?

Sono convinta che se avessero proceduto alla citata consultazione il 99% del personale di Accademie e Conservatori si sarebbe ben guardato dal rifiutare aumenti che potevano superare abbondantemente il milioncino (di vecchie lirette) al mese.

Ovviamente questa richiesta andava fatta quando la pornotax era in piedi e non certo oggi che, essendo sfumata, molti docenti o non docenti, per obbedienza sindacale potrebbero anche dire, perso per perso (ed essendo sufficientemente ricchi), che preferiscono perseguire la via della “purezza”.

A proposito delle varie iniziative se per “fumo” si intendesse, ad esempio, l’Ordine del Giorno approvato al Senato l’11 novembre u.s., ebbene definirlo “fumo” sarebbe un’offesa non certo rispetto all’U.N.A.M.S. ma rispetto al Senato che l’ha proposta e al Governo che l’ha accolta.

Insomma questi signori hanno per caso paura che l’U.N.A.M.S. riesca ad ottenere gli aumenti?

D.L.

Stralco dalla lettera sopra menzionata (Inviata lunedì 17 novembre 2003 in una nota Mailing-List pubblica):

Ti confermo che (...) ti avrei inviato il testo della nota che abbiamo indirizzato al Governo, con CISL e UIL, pensando di coinvolgere anche i due Ministri che in questa vicenda sono indirettamente coinvolti: Giovanardi e Buttiglione.
Nel frattempo stiamo avendo incontri con i Senatori, anche se la Finanziaria è stata già approvata dal Senato, e con alcuni Deputati che hanno manifestato la loro disponibilità a sostenere le nostre richieste.
In particolare abbiamo già parlato anche con il Sen Valditara -AN- cercando di fargli capire che la pornotax forse non avrebbe potuto trovare seguito, come di fatto è successo, perché è una tassa su materiale riconosciuto fuori legge nel nostro Stato e quello che circola trova mille difficoltà alla distribuzione perché deve superare filtri e passaggi infiniti, dunque se utilizziamo la metafora della medaglia, le due facce sono: una illegale e l'altra evanescente! ...e poi com'è possibile che quando i nostri rappresentanti eletti nel Parlamento pensano a noi, al nostro settore, rivolgano pensieri collegati esclusivamente ai vizi: bacco, tabacco e venere!?
(...)
Saluti Paola