Ultime sul contratto: Interrogazione in parlamento
Comunicato Stampa
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12-02-04 |
Su sollecitazione dell’U.N.A.M.S. gli Onorevoli Garagnani, Sanza e Santulli hanno presentato una interrogazione al ministro del MIUR circa il reperimento di fondi per il contratto Afam.
All’interrogazione il Governo ha risposto con quanto segue ovvero con una risposta che ad un primo esame non ci appare soddisfacente e che pone delle aperture solo al 3° comma (vedi parole sottolineate).
Infatti il Governo, con l’intermediazione dell’ARAN, con le parole “precisata o integrata” sembrerebbe riservarsi in qualche modo la possibilità di intervenire per soddisfare le richieste.
Tra poche ore potremo essere più precisi in merito.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE DEGLI ONOREVOLI FABIO GARAGINANI, ANGELO SANZA, PAOLO SANTULLI.
L'atto di sindacato ispettivo in esame pone la questione del trattamento economico riservato al personale appartenente al settore dell'Alta Formazione Artistica e, Musicale, considerato inadeguato in. rapporto ai nuovi e più qualificati impegni ad esso attribuiti, a seguito della L. 508/1999 che ha, riconosciuto alle predette istituzioni livello e dignità pari a quelle universitarie.
A riguardo, ritengo opportuno esprimere alcune considerazioni.
La riforma, nel sottolineare la specificità del settore, ha collocato tutto il personale delle Accademie e dei Conservatori in un apposito comparto di contrattazione collettiva; a seguito della sua istituzione stato inoltrato all’A.R.A.N.. il relativo atto di indirizzo.
Questo, valido per il quadriennio 2002-2005 e per il biennio economico 2002-2003, .nella attuale formulazione che potrà,comunque, essere precisata o integrata, ha previsto, effettivamente, benefici economici medi a regime determinati complessivamente nella misura del 5,66%.
Tale valore, per quanto possa risultare insoddisfacente rispetto alle aspettative del personale in questione, è stato determinato sulla base delle risorse finanziarie effettivamente disponibili tenendo conto del tasso d’inflazione programmato, al solo fine di garantire il potere d'acquisto delle retribuzioni; esso, inoltre, costituisce una previsione solo per il biennio 2002-2003 ed è uniforme per tutto il settore del pubblico impiego.
Peraltro, l'atto di indirizzo in oggetto lascia alla contrattazione collettiva la razionalizzazione delle attribuzioni dei compiti didattici e la previsione di forme di incentivazione aggiuntiva e diversificata, che tengano conto delle conseguenti variazioni dell'effettivo impegno richiesto al personale docente e prevede altresì particolari disposizioni a favore di alcuni profili professionali, che andranno ridisegnati.
Anche per il personale non docente, con la contrattazione e l’individuazione di nuovi profili in aree tecniche ed amministrative per lo svolgimento di servizi generali e tecnici, dovranno essere diversificati i relativi trattamenti economici rispetto al livello delle funzioni svolte nell'assetto dell’istituto ed alle connesse responsabilità.
Il Governo prende atto dell'insoddisfazione del comparto, di cui gli 0norevoli interroganti si sono fatti portavoce, e si impegna per il futuro, ad attivarsi affinchè siano destinate al comparto maggiori risorse che appaiano in linea con gli obiettivi di valorizzazione che la legge istitutiva si propone di realizzare.
Giova sottolineare, inoltre, che quello che si andrà a sottoscrivere sarà il primo contratto in attuazione della legge 508/99; esso avrà, quindi, carattere necessariamente transitorio.
Per il futuro, una più adeguata risposta economica al personale potrà essere, garantita anche dalla completa attuazione della riforma, sulla quale si sta alacremente lavorando, che, accentuando l’autonomia delle istituzioni del settore, consentirà sicuramente di affiancare alle risorse pubbliche anche risorse esterne.