Forca, farina e festa
Editoriale di Dora Liguori
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25-03-04 |
Errando completamente, sui livelli della verità storica, è comunemente attribuita ai Borbone (Regno delle due Sicilie 1730-1860) una interpretazione gestionale del potere che si sarebbe dovuta esplicare attraverso l’applicazione di una semplice ricetta. La ricetta in questione era soprattutto finalizzata ad assicurare un regno tranquillo e consisteva in tre cose o meglio tre “F” da concedere al popolo: “forca, farina e festa”.
Purtroppo traslando il concetto, o meglio le tre cose, al settore artistico possiamo affermare che esse, a parte l’inesistente concetto di democrazia, sono state, ahime, applicate all’AFAM addirittura per difetto. Infatti la forca, per fortuna metaforica, sono anni che ce la stanno scavando e ciò nella misura in cui quasi tutti i Governi osservano nei nostri riguardi una “costante”: pretendere la “festa” senza darci in cambio la “farina” sufficiente.
Se poi qualcuno presuppone che queste amare considerazioni siano esagerate basta che questo qualcuno si vada a chiarire le idee leggendo la risposta resa dal Governo (sottosegretario Aprea) alla puntuale interrogazione parlamentare presentata, a nostro favore, dagli Onorevoli Sanza-Santulli. Il Governo, nella testuale risposta che di seguito pubblichiamo, chiede al settore di assicurare numerose “feste” (ovvero lauree di primo e secondo livello, produzione e quant’altro) senza, però, darci la “farina” (il rinnovo del contratto). Anzi, a tal proposito, il Governo si esibisce in un lungo sproloquio di richieste e di conseguenti ragioni che, bontà sua, ci riconosce ma chiude, inesorabilmente, offrendo razioni di “farina” inferiori addirittura agli aumenti ottenuti dalla secondaria. Anzi, in modo ineffabile e per addolcire la pillola, il Governo suggerisce, visto che, come detto, il settore dell’arte meriterebbe tantissimo, di rivolgere le nostre aspettative ad un ipotetico “privato” che chissà perché, ammesso che fosse possibile, si dovrebbe sostituire alle casse dello Stato per rimpinguare i nostri ormai miseri stipendi.
In tutta sincerità confesso che, sin qui, non avevo mai avuto occasione di leggere risposta più assurda o meglio al di fuori di qualsiasi logica giuridica e, proprio per questo, desidererei conoscere, per guardarlo (o guardarla in faccia), l’estensore di un simile appunto onde comprendere qual’è il mestiere che abitualmente costui o costei conduce. E, vista l’abnorme eccezionalità della risposta desidererei anche sapere se, per caso, l’estensore non abbia avuto qualche suggeritore il cui precipuo interesse consisterebbe in due obiettivi: far fallire su questi presupposti qualsiasi trattativa e, nel contempo, rendere tanto odioso il Governo da provocargli contro la rivolta dell’intero mondo dell’alta formazione artistica. I classici due piccioni con una fava.
Con ogni probabilità nessuno conoscerà mai il vero ed anche ciò andrà a far parte dei tanti misteri del MIUR ovvero delle cosiddette alleanze “fuori-natura” che tanti danni hanno prodotto e producono al nostro settore.
Ad ogni modo se qualcuno proprio insiste possiamo dire che tutto sommato il cosiddetto mistero può definirsi “un segreto di Pulcinella” facile da svelare e che così si può riassumere: tutti sanno più o meno la verità, nessuno la condivide ma pochi parlano.
Gran danno ... l’ideologia!
P.S. A proposito di “feste”, a sentire il Governo, il reperimento dei “quattro soldi” necessari per il rinnovo di un giusto e decente contratto dell’AFAM, appare quasi uno sforzo del tipo delle mitologiche fatiche d’Ercole nonché sembra anche che questi soldi possano provocare un crollo finanziario del tipo del ’29 in America, con annessi crolli del Tesoro e della Banca d’Italia. Nessun dubbio, invece, se si deve intervenire per protrarre gli abusi e gli sperperi del mondo calcistico.
Altro che Beethoven... gli artisti italiani, per i quali il nostro Paese si preoccupa onde conservare il predominio storico, con rispetto parlando, nel mondo, sono i calciatori.
I tempi cambiano e il XXI secolo ha deciso di sostituire la “Pietà del Michelangelo” o, senza andare lontano e nel sublime, i nostri attuali artisti con ... Totti, etc.
Per dovere di cronaca, a fronte della risposta resa dal MIUR, vanno anche registrati gli interventi a nostro favore spesi, ai massimi livelli, da autorevolissimi rappresentanti del Governo.
Ci auguriamo che certe manovre, sia pure abilmente coperte, balzino agli occhi dei nostri colleghi e alfine comprendano i retroscena di quanto sta avvenendo.