Perché l'U.N.A.M.S. non sciopera il 23 aprile
Comunicato stampa
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21-04-04 |
L’U.N.A.M.S. ribadisce che, da anni ha scelto di non scioperare poiché, oggi, per effetto della legge Giugni lo sciopero serve solo ai sindacati i quali, attraverso questo tipo di azione, intendono dimostrare ai propri iscritti che si muovono per risolvere i loro problemi. Nel pratico avendo, per l’appunto, la legge Giugni messo in condizione gli scioperanti di non produrre alcun “fastidio” al Governo il risultato che si ottiene a scioperare consiste nel regalare il proprio denaro.
Come dire che chi si vorrebbe mettere in difficoltà (ovvero il Governo)... se la può ridere e ringrazia.
Queste verità ovviamente alla categoria non le racconta nessuno.
Inoltre in tema di contratto desideriamo ricordare che il giorno prima dell’incontro promosso dal Sottosegretario Caldoro con i sindacati (giovedì 15 aprile) l’U.N.A.M.S. tramite il proprio sito Internet aveva, previa autorizzazione del Vicepresidente Fini, già dato notizia della firma apposta dal Ministro Moratti sulla lettera di richiesta di finanziamenti al Ministro Tremonti circa il rinnovo del contratto AFAM.
La firma del Ministro è intervenuta dopo mesi per effetto della lunga azione operata dall’U.N.A.M.S. in sede parlamentare, azione conclusasi con la protesta del 31 marzo che ha comportato l’intervento, di seguito, di Fini ed altri esponenti del Governo. Di quanto avvenuto abbiamo sempre dato regolare notizia sul nostro sito Internet ma come ovvio tutti al momento della firma hanno rivendicato la paternità di questo successo che tanta fatica è costata all’U.N.A.M.S..
P.S. Come dimostrato durante la vertenza dei tranvieri milanesi lo sciopero può dare risultati solo quando, infrangendo la legge GIUGNI il Lavoratore sceglie, deliberatamente, di procurare un tangibile danno alla contro parte ben sapendo, però, che sceglie anche di finire avanti alla Magistratura, come puntualmente avvenuto per il reato d’interruzione di Pubblico Servizio.
Ovvero un reato che costa amaro e caro... quasi peggio di un omicidio.