Comunicato stampa - contratto

Comunicato stampa

Rif. 048
19-07-04

Comunicato stampa - contratto

A seguito del comunicato di sabato u.s. l’U.N.A.M.S. precisa che finalmente mercoledì 21 luglio, presso l’ARAN, verrà riavviata la contrattazione per il rinnovo del contratto di lavoro per il comparto AFAM.

Ciò è stato possibile per l’impegno dell’U.N.A.M.S. e dopo che, presso la Presidenza del Consiglio, in un incontro informale con i funzionari del Tesoro, carte alla mano, si è giunti ad un chiarimento circa l’”inghippo” che aveva, per tanto tempo, bloccato l’utilizzazione delle risorse economiche stanziate.

L’autorevole intervento del Vicepresidente On. Fini nonché il contributo del suo Capo di Gabinetto – consigliere Dott. Sfrecola – hanno reso possibile questo positivo risultato che interviene nei precisi termini già preannunciati nelle lettere che lo stesso On. Fini aveva inviato alla Prof.ssa Liguori.

P.S.

Con questo risultato si pone termine ad una vicenda che aveva visto l’U.N.A.M.S. ostinatamente impegnata per lunghi mesi.

Il sindacato, ancora una volta, nella ricerca tenace delle risorse necessarie al rinnovo del contratto ha fatto il suo preciso dovere, un dovere che i sindacati veramente apolitici dovrebbero perseguire con qualunque governo, nell’interesse della categoria che rappresentano.

La vicenda, poi, si è tinta di giallo per una serie di cosiddetti “equivoci” che guarda caso andavano a danneggiare l’U.N.A.M.S. in un momento delicato quale per esempio le elezioni RSU.

Volendo individuare i colpevoli, possiamo affidarci al “CUI PRODEST” dei latini.

A chi giovava un blocco contrattuale da sbandierare nella campagna RSU?

Chi si è abbandonato ad illazioni squallide mentre l’U.N.A.M.S. tentava di reperire fondi che poi sarebbero andati a vantaggio di tutti?

Una sola risposta: la salvezza della categoria risiede nell’approvazione di una legge parlamentare che, sottraendo il settore alla trattativa sindacale, rimanda l’AFAM al sistema pubblicistico, ovvero il sistema dell’Università e dei Magistrati.