Il Parlamento legifera e l'esecutivo disattende Comunicato UNAMS |
Rif. 062 |
Il Parlamento legifera e l'esecutivo disattende
Questa constatazione è il risultato di quanto giovedì 14 ottobre è emerso dall’incontro svoltosi presso il MIUR fra la Dott. Salmini (Ufficio legislativo), il Dott. Civello (Direttore generale AFAM) e i sindacati, con lo scopo di informare quest’ultimi circa le problematiche inerenti l’AFAM e che qui di seguito riportiamo.
In ogni caso l’UNAMS, ricorda agli interessati che il mancato conseguimento del diploma di didattica, li priverebbe, dei 30 punti aggiuntivi previsti dalla legge relegandoli, con ciò, in coda alla graduatoria degli abilitati.
Dopo l’approvazione della 508 avevamo assistito da parte del MIUR ad una volontà di favorire Accademie e Conservatori nel loro rilancio sul mercato europeo. Purtroppo tutto è stato rovinato da una successiva e pervicace volontà di applicare la legge 508 in modo farraginoso e contrario al suo spirito che doveva, ed era forse nei piani, disorientare le istituzioni e il personale.
Di questa politica esempio eclatante risultano gli atteggiamenti contraddittori con i quali il MIUR, mentre da un lato proclama l’autonomia delle istituzioni dall’altra induce forzatamente le stesse, condizione “sine qua non” ad adottare, se intendono attuare il biennio sperimentale, progetti didattici preconfezionati a cura di un solo Conservatorio e di una sola Accademia, progetti tra l’altro lacunosi, vuoti e carenti e tra l’altro non applicabili indistintamente a tutte le Istituzioni le quali, invece, giustamente reclamano “vera autonomia didattica” .
Come sopra detto corre il dubbio che tali impostazione del MIUR oltre a violare l’autonomia sia anche un brutto espediente per suscitare, negli interessati, un rifiuto verso una incolpevole riforma che invece aveva inteso promuovere ben altro.
Infine, così procedendo, vorremmo sapere cosa resta dello spirito della legge 508 e di quella autonomia in essa prevista.