A seguito delle ben note problematiche sorte in merito alla indennità dei Direttori delle Istituzione AFAM, questo sindacato, al fine di raggiungere chiarezza, ha ritenuto opportuno chiedere formalmente al Ministero della Funzione pubblica e all'Aran di precisare quale sia il soggetto che, in via prioritaria, deve ritenersi competente affinché i fondi relativi alla ex indennità di cui all'art. 69 del CCNL scuola del 4.8.1985 siano di fatto trasferiti dal fondo ministeriale dei presidi incaricati a quello del comparto AFAM, per poterne quindi fare oggetto di apposita trattativa. E ciò perché, semplicisticamente, qualcuno aveva scaricato la colpa sui sindacati ed è invece costume dell'UNAMS rispondere solo dei propri errori... e qualora avvengano.

Pubblichiamo, quindi, di seguito le risposte pervenute dal Ministero della Funzione pubblica e dall'ARAN, dove è inequivocabilmente precisato che la competenza specifica attiene in via prioritaria al MIUR in quanto essendo componente (con Funzione pubblica e Tesoro) del “Comitato di settore” è anche l'unico soggetto che può imporre con autorità tale passaggio di fondi.
Per noi la questione era già chiara da tempo ma, visto che, volutamente, si erano “imbrogliate le acque”, siamo stati costretti, per ristabilire la verità, a risalire ai massimi interlocutori delle trattative contrattuali.
Pertanto se tale passaggio di fondi non è avvenuto è evidente che il MIUR non ha saputo, all'interno del Comitato di settore, imporsi con l'autorità necessaria e di conseguenza non ha nemmeno attivato la giusta procedura. Occorre dire, e questo appare ovvio, che per raggiungere l'obbiettivo non poteva bastare una semplice dichiarazione di buoni intenti nell'atto di indirizzo.

Ciò premesso, se almeno nel prossimo contratto i Direttori vogliono risolvere il problema, è bene che indirizzino le loro richieste a MIUR e Direzione Generale competente, e vigilare anche che si attivino nella giusta misura. Infatti appare inutile inviare proteste ai Sindacati che, in nessun caso si possono sostituire ai tre Ministri, non avendo alcun titolo per interagire, sotto l'aspetto delle risorse economiche, con il “Comitato di settore”.

Tanto l'UNAMS ha ritenuto di dover fare nell'interesse reale dei Direttori di Accademie e Conservatori.
Per la parte che ci riguarda abbiamo già rappresentato l'esigenza dei Direttori a Funzione pubblica ed ARAN. Ma ricordiamo che l'UNAMS non fa parte del “Comitato di settore” che comprende, come sopra detto, i Ministri interessati o meglio i “tecnici” che li affiancano.

Si fa riferimento alla lettera del 10.5.2005, a firma del Segretario Generale dell'Unione Artisti, diretta al Ministro per la funzione pubblica, nella quale si richiede quali siano le procedure per addivenire al passaggio nel computo AFAM dei fondi, già destinati all'indennità di funzioni superiori, ex articolo 69 del CCNL dei comparto scuola del 4.8.1995, richiamato dall’articolo 21, comma 5, del CCNL AFAM, relativo al biennio 2002-2003, appartenenti al fondo ministeriale destinato ai presidi incaricati e di tenere conto, in fase di predisposizione dell'apposito atto di indirizzo all'ARAN, della necessità di pervenire, con adeguate risorse, alla definizione di una congrua e specifica indennità di incarico funzionale per i direttori.

Al riguardo si fa presente quanto segue:

Il Comitato di settore per il Comparto AFAM è composto, oltre che dal Dipartimento della funzione pubblica, anche, dal Ministero dell’istruzione e dal Ministero dell'economia e delle finanze.

La competenza specifica per la definizione delle tematiche evidenziate nella lettera cui si risponde attiene, in via prioritaria, al Ministero dell' istruzione, che, previa acquisizione del prescritto parere da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, sugli aspetti economico-finanziari, provvederà a fornire le necessarie indicazioni sulle questioni in oggetto, in vista dell'emanazione, dell'atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL del Comparto A.F.A.M, per il biennio 2004-2005.