Primo incontro al MIUR per la mobilità
Comunicato stampa
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10-06-05 |
Presso il MIUR, ieri 9 giugno, si è svolto il primo incontro per il CCNI relativo alla mobilità (trasferimenti) del personale docente e non docente.
Il Dott. Civello ha espresso ai sindacati le indicazioni di massima che l'Amministrazione intende assumere. L'UNAMS, non convivendo quanto detto dall'Amministrazione ha chiesto, per maggiore chiarezza, di avere una nota scritta. Il Dott. Civello, accogliendo la richiesta, presenterà un testo nella prossima riunione prevista probabilmente per il prossimo 22 giugno.
Nello specifico l'Amministrazione ritiene di non poter più continuare ad applicare il vecchio sistema rigido dei trasferimenti. E ciò per dare, a sua detta, la possibilità alle Istituzioni di utilizzare i posti in organico vacanti anche in insegnamenti peculiari che vanno a caratterizzare i percorsi didattici innovativi. Pertanto ha proposto o di rimettere all'autonomia delle singole Istituzioni l'indicazione dei posti da considerare disponibili per trasferimento o di “congelare” per un anno tutti i trasferimenti agendo nel processo di mobilità solo con l'attuale sistema delle utilizzazioni annuali.
Pur rinviando ogni giudizio definitivo alla presentazione del testo, l'Unams ha subito fatto presente all'amministrazione che quanto di massima proposto, nell'ordine dell'autonomia, può essere valido e condiviso solo nel momento che detta autonomia raggiunga una valenza globale, e ciò con particolar riferimento alla possibilità, sulla base di alcuni criteri espressi a livello nazionale, anche di conformare l'offerta formativa.
Ciò premesso e visti alcuni cervellotici programmi che appaiono fatti apposta per impoverire la parte tecnica e pregnante dello studio professionale della musica e dell'arte, con relative numerosissime proteste da parte dell'utenza, l'UNAMS ritiene che quanto indicato sia un aiuto a certe Istituzioni per procedere ad una destabilizzazione e pertanto ad un certo tipo, magari anche non voluto, di anarchia che potrebbe risultare profondamente dannosa alle Istituzioni e soprattutto agli studenti.
In concomitanza il 22 giugno verrà riaperta anche la trattativa sul fondo di Istituto.
Se i colleghi, condividendo le motivazioni che portarono l'UNAMS a non firmare, hanno qualcosa da dire in merito è bene che proprio in questa fase facciano sentire la loro voce.