In merito alla bozza di decreto del MIUR circa i corsi di Didattica
Comunicato stampa |
13-09-05 |
Facendo seguito a quanto già espresso nel comunicato stampa dell'11 settembre scorso, questa Unione Artisti UNAMS, a proposito della bozza di riordino della scuola di didattica della musica e dopo aver preso visione dei documenti fino ad ora pervenuti da parte dei docenti di didattica (al momento quello del Conservatorio di Milano e quello del Coordinamento Nazionale Didattica della Musica),
nel ritenere positiva la biennalizzazione della scuola di didattica e l'istituzione di un titolo abilitante per le classi di concorso A077, nel condividere le fondate preoccupazioni rappresentate dai docenti,
ricorda che da sempre questa Organizzazione Sindacale si è sempre adoperata, anche con riferimento ai diversi percorsi abilitanti, per garantire la specificità della scuola e dei Professori di Didattica e le specificità delle scuole e dei Professori di Strumento.
A questi ultimi, infatti, spetterebbe il compito di tenere gli insegnamenti relativi alla didattica dello strumento concorrendo insieme ai docenti di didattica al rilascio delle abilitazioni in A077.
Il testo ministeriale omette di specificare questo particolare assolutamente non secondario non garantendo neanche ai docenti di didattica l'insegnamento di titolarità.
Lo stesso testo poi non chiarisce importanti aspetti organizzativi, riguardanti gli studenti (passaggio dal vecchio ordinamento alla nuova sperimentazione, crediti e/o debiti formativi per i già abilitati, tempistica degli esami numero massimo di ammessi per ogni abilitazione, termini per produrre la domanda per il prossimo a.a. 05/06, tasse e contributi di frequenza, etc.), i docenti (redazione e pubblicazione dei programmi di studio e di esame, partecipazione alle commissioni d'esame per il proprio insegnamento, modalità di gestione del tirocinio etc.,) e gli organismi coinvolti (consiglio accademico, collegio dei professori, collegio docenti di didattica), né quanto rimane in vigore dei decreti che attualmente regolano la scuola di didattica della musica.
Tale testo se approvato senza modifiche getterebbe nel caos le Istituzioni a tutto vantaggio di quanti (Università in testa) sostengono la non competenza dei soli Conservatori al rilascio delle abilitazioni di educazione musicale e di strumento.
Se poi si aggiunge che i conservatori che hanno terminato i corsi di cui alla legge 143/04 (abilitazioni riservate) e quelli che hanno completato il percorso formativo relativo agli esami di diploma della scuola di didattica articolata in semestri, attendono fin dal mese di giugno la nomina da parte dello stesso ministero di un suo rappresentante nelle commissioni di esame, unitamente al fatto che le SSIS-MUSICA presso le università (che dovevano essere chiuse fin da quando sono state chiuse le SSIS-ARTE e cioè ben due anni fa) sono state autorizzate al funzionamento per un altro anno... allora... sì... abbiamo fondate certezze che il caos, continuerà.
Si ribadisce che l'UNAMS, preso atto di un trattamento diversificato tra le SSIS-ARTE e le SSIS-MUSICA non condivide detta diversificazione che danneggia una disciplina (Didattica) che proprio l'UNAMS ha fortemente voluto fin dal 1992 portando i corsi ad ordinamento.
Come già anticipato nel comunicato stampa dell'11 settembre, questa Unione Artisti UNAMS si batterà con ogni mezzo possibile per il rispetto delle normative, delle Istituzioni e per tutelare e valorizzare le specifiche culturali e professionali proprie dei Conservatori e dei docenti che vi operano.