Osservazioni sull'ipotesi di contratto appena firmata

Comunicato stampa

Rif. 082
24-10-05

Venerdì 21 ottobre, come già appreso dal comunicato congiunto dei sindacati, è stata siglata presso l’Aran l’ipotesi di contratto per il biennio economico 2004-05. A tal proposito desideriamo fare alcune osservazioni.

Sul versante economico, vista la ben nota e disastrosa situazione finanziaria italiana, era perlomeno prudenziale chiudere con gli aumenti previsti, a monte, per tutto il pubblico impiego (4,31% oltre ad uno 0,70% da stanziarsi nella finanziaria 2006). In caso contrario si rischiava di avere gli aumenti come si suol dire... a babbo morto. La nostra preoccupazione era tra l’altro condivisa da molti iscritti che avevano registrato, con preoccupazione, la chiusura già avvenuta dei contratti afferenti ad altri comparti.

Entrando nei particolari questo contratto recupera per i Direttori dell’Afam la corresponsione della retribuzione professionale docenti.

Per le altre pur giuste richieste dei Direttori nonché del personale tutto questo sindacato ha più volte precisato che qualunque aumento finanziario deve essere predisposto dal “Comitato di settore” (Miur, Mef e funzione pubblica) che procede, di seguito all’emanazione dell’atto di indirizzo. Qualunque altra pur pregevole e volenterosa iniziativa, fuori da questi schemi, resta solo un esercizio di belle intenzioni poiché essa verrebbe respinta dal Tesoro e dalla Corte dei Conti.

Per quanto attiene all’orario di servizio dei docenti del comparto Afam, pur non contenendo la proposta avanzata dai sindacati (250+100 ore) particolare aggravio economico, dopo non aver raggiunto un punto di intesa con l’amministrazione in sede di Contratto integrativo (quello appunto non firmato dall’Unams), detto orario non può più risolversi con forzature procedurali bensì deve trovare accordi sempre a livello di Comitato di settore. Per l’appunto l’ipotesi di contratto, volendo affrontare nei termini giusti questo importantissimo problema, contiene un espresso riferimento ad una “sequenza contrattuale” da aprirsi entro 30 giorni dalla sigla definitiva del presente contratto.