Accolto a Bruxelles il ricorso dell'Unione Artisti UNAMS avverso il Governo Italiano Comunicato Stampa
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04-05-06 |
La competente Commissione di Bruxelles ha accolto la petizione proposta dall'UNIONE ARTISTI UNAMS avverso il Governo italiano per gli inspiegabili e colpevoli ritardi effettuati dal medesimo (ovvero dal Ministro del MIUR Dott.ssa Letizia Moratti) nel dare esecuzione alla legge di Riforma di Accademie e Conservatori di musica, legge 508 approvata dal Parlamento all'unanimità nel dicembre '99, e non del tutto operante dopo numerosi anni.
Detto comportamento, come ovvio, ha vanificato le legittime aspettative delle Istituzioni ed ha leso soprattutto i diritti degli studenti italiani, ancora una volta mortificati, rispetto agli studenti stranieri. E tutto ciò per effetto di immotivati comportamenti omissivi del citato Ministro. Operativamente, da Bruxelles partiranno due lettere di “reprimenda” indirizzate al Governo italiano - una a firma del Presidente Barroso e un'altra a firma del Presidente della Commissione Petizioni - nelle quali viene invitato il suddetto Governo a velocizzare la completa attuazione della legge. Qualora l'Italia persistesse nel suo colpevole atteggiamento incapperebbe nella “Violazione del trattato della Comunità Europea” con tutte le conseguenze del caso.
Ancora una volta, con questa determinazione del Parlamento Europeo si vanno a dimostrare due cose:
In ogni caso in costoro v'è la certezza non solo che i danni, spesso incalcolabili, che vanno a provocare vanno a ricadere quasi sempre sul settore, ma conservano anche la certezza di restare impuniti essendosi, nel frattempo, assicurati le giuste coperture. Inoltre essi contano sul fatto, e ne sono anche convinti, che il personale di Accademie e Conservatori di musica raramente hanno voglia di andare alla matrice dei danni e di chi li ha realmente provocati poiché, per stanchezza o pigrizia, quasi mai la gente spende il suo tempo per comprendere certe cose. Senza contare che con la comprensione verrebbe, magari, fuori anche la verità. La sola eccezione interviene quando questi fatti, posti, come si suol dire, a regime vanno a colpire direttamente gli interessati.
È ovvio che poi non conta lamentarsi poiché, come dice il saggio: non c'è miseria senza difetto!