L'ultimo regalo della Moratti o meglio dei suoi disinteressati consiglieri

Comunicato Stampa

Rif. 029
13-05-06

Oggi sabato 13 maggio in tutta la loro “perversità” è possibile leggere, sul sito del MIUR o sul sito unams, le ormai tristemente famose declaratorie (riferite soprattutto ai Conservatori) al completo di allegati. La storia è arcinota. Durante lo scorso anno gli uffici del MIUR davano incarico al M° Carioti (coordinatore della conferenza dei Direttori) di formulare delle declaratorie. Detta iniziativa appariva subito alquanto singolare essendo il CNAM l'unico organo istituzionale preposto, per legge, a tecnicamente fornire pareri e proposte al Ministro.

Nel mese di dicembre il prodotto elaborato dal M° Carioti veniva presentato al Convegno di Milano ove, come è ovvio, sia per i contenuti che per le procedure adottate non riusciva a trovare i consensi dell'uditorio. Infatti le declaratorie non solo ignoravano le procedure previste dal regolamento didattico 212/05 ma si inventavano, cosa che non avevano fatto le Accademie e gli ISIA, alcune “licenze” che letteralmente ponevano”in brache di tela” i poveri docenti dei Conservatori, titolari delle attuali classi di concorso. Per essere più chiari gli attuali docenti si vedevano limitare il loro campo di insegnamento per favorire un proliferare di nuove materie (alcune necessarie ma altre discutibili), operazione spregiudicata che però creava le condizioni per avviare concorsi nonché disporre di nuovi posti “generosamente” da dispensare.

Ciò premesso iniziava una battaglia che trovava il suo momento culminante allorché il Direttore Generale, dott. Bruno Civello, in un recente incontro presso il MIUR tentò di avere il consenso dei sindacati per portare alla firma del Ministro già dimissionario le famose declaratorie targate Carioti, nonostante le medesime risultassero ancora prive del parere obbligatorio di quel CNAM, che, nel frattempo, aveva avviato una consultazione generale su tale delicato argomento. In detta riunione tutti sindacati, tranne la CISL fortemente schierata a favore di una immediata firma del decreto “Carioti”, ritennero non brillante l'iniziativa proposta dal MIUR sia per i suoi contenuti e sia per una firma “in articulo mortis” del Ministro, abilitato, come è noto, a firmare solo per l'ordinaria amministrazione. E tale decreto non rientrava nella fattispecie.

Il resto è storia di oggi, e soprattutto è la storia di un provvedimento che doveva assolutamente passare, anche se andava a compromettere le prerogative e i diritti degli attuali titolari, poiché purtroppo esso all'interno conteneva garanzie per alcuni “clienti eccellenti” assunti sulle sperimentazioni.

In conclusione questo decreto è illegittimo perché:

  • non rispetta il regolamento didattico
  • contiene iniziative illegittime e punitive verso gli attuali docenti
  • non ha il parere obbligatorio del Cnam
  • è stato firmato dal Ministro fuori dai tempi regolamentari
  • Di contro in positivo avrà probabilmente assicurato merito ai suoi sponsor.

    Per queste sacrosante e obbiettive ragioni l'UNAMS impugnerà il decreto presso il TAR e politicamente ne chiederà l'immediato ritiro al nuovo Ministro.

    Attendiamo ora eventuali reazioni degli altri sindacati a tutela dei docenti.