Incontro con il Sottosegretario Sen. Nando Dalla Chiesa

Comunicato

Rif. 044
24-07-06

Il giorno 21 luglio 2006 si è svolto presso il Ministero dell'Università e della Ricerca un incontro tra le Organizzazioni sindacali maggioritari di categoria del settore Afam e il Sottosegretario con delega Sen. Nando Dalla Chiesa. Nel corso dell'incontro la Prof.ssa Liguori, Segretario generale dell'Unione Artisti Unams, ha rimarcato al Sottosegretario che il lavoro sindacale può essere svolto in due modi: navigando a vista per non dispiacere ad alcuno oppure testimoniando con coraggio le proprie idee e le proprie richieste a tutela della categoria e di una giusta attuazione della Riforma. Appare evidente che quest'ultima scelta spesso può risultare scomoda per il sindacato poiché spesso indigesta al potere del momento. Infatti, per l'UNAMS, l'aver contestato il potente Ministro Moratti circa la sua palese scelta di non attuare la riforma, inerzia tra l'altro rilevata anche dal Parlamento Europeo, a seguito di una petizione UNAMS, non è stata cosa semplice e neppure confortevole, soprattutto se la protesta è stata vissuta ed operata in assoluta solitudine.

Nello specifico dei problemi l'Unione Artisti UNAMS ha chiesto al Sottosegretario:

  • il ritiro e la ridefinizione con nuove procedure degli ultimi decreti sulle declaratorie (firmati in extremis dal Ministro Moratti) non condivisi, a parte rare eccezioni, da alcuno. Dette declaratorie sono infatti errate sia nella forma che nella sostanza; confuse nell'individuare nello specifico i concetti di settori disciplinari, di campi paradigmatici e di materie. E pertanto esse, così come formulate, andrebbero in una loro sciagurata eventuale applicazione a danneggiare lo stato giuridico del personale docente.
    Su questa tematica l'UNAMS ha inoltre sottolineato che in presenza di decreti contestati dalle categorie interessate sia il Ministro Fioroni che il Ministro Mussi, accogliendo le richieste, hanno ritirato i decreti oggetto di critiche. Purtroppo ciò non è avvenuto per il settore AFAM anche se i decreti a firma Moratti risultavano se possibile peggiori rispetto ai decreti della secondaria e dell'Università. Al contrario il futuro assetto della formazione al più alto livello è materia che deve essere affrontata col più ampio consenso e col coinvolgimento del personale direttamente implicato, similmente a quanto avvenuto nell'Università;
  • modifica del DM sul nuovo CNAM che risulta non adeguato al settore dell'Alta Formazione, inspiegabilmente differente nelle modalità di composizione e di elezione dal regolamento del CUN, punitivo in forza della logica matematica, per medi e piccoli Conservatori e Accademie trattati alla pari di circoli didattici. Su questa decreto si erano già espresse le competenti Commissioni Camera e Senato che condizionavano il loro parere alla previsione di un sistema nazionale di votazione. È chiaro che l'eventuale modifica non allungherebbe i tempi poiché, ottemperando alle indicazioni già espresse dal Parlamento, non necessiterebbe un ulteriore passaggio nelle Commissioni;
  • la sospensione dei provvedimenti di “congelamento dei posti” messi in atto indiscriminatamente da alcune Istituzioni anche a seguito della circolare del Direttore Generale. Al riguardo si è ribadito che gli organici sono per lo meno materia di informativa sindacale e la disponibilità dei posti, rientrando nella mobilità, è pertanto oggetto di contrattazione. Per questi motivi l'esercizio dell'autonomia delle singole Istituzioni può operare solo nell'ambito dei principi stabiliti dalla legge e dai CCNL di lavoro;
  • l'UNAMS infine ha chiesto la fine delle sperimentazioni per un passaggio a regime dell'intero sistema, unica soluzione per rendere spendibile a livello europeo il titolo che Accademie e Conservatori, per legge, sono chiamati a rilasciare ovvero: un titolo accademico di primo e secondo livello pari alla laurea universitaria. È evidente che in contemporanea occorre prevedere il reperimento di fondi adeguati per i docenti che per effetto della riforma, si sono ritrovati a fronteggiare un accumulo e un impegno maggiore di ore lavorative.
  • L'UNAMS auspica quanto prima, ossia al termine del processo riformatore, una decontrattualizzazione del personale docente, come attualmente avviene per il personale dell'università.

    Il Sottosegretario nella sua cortese risposta ha dimostrato forte interesse per il settore AFAM promettendo di vigilare affinché non avvengano, come nel passato, discriminazioni di trattamento tra l'Università e l'AFAM. Sulle problematiche esposte dai sindacati si è riservato di approfondire le tematiche anche con il Ministro Mussi. Rileviamo allo stato un atteggiamento positivo nel confronto sindacale che speriamo si traduca in provvedimenti operativi.