L'UNAMS proclama lo stato di agitazione

Comunicato stampa

Rif. 066
06-11-06

Prot. n. 130
On. Fabio Mussi
Ministro Università e Ricerca
Fax 06 - 58497113

On. Nando Dalla Chiesa
Sottosegretario Università e Ricerca
Fax 06 - 58497172

L'Unione Artisti UNAMS, sindacato maggioritario del comparto AFAM, esprime tutto il proprio sconcerto per lo stato generale in cui da anni versa detto comparto, e ciò a causa di motivi politici e gestionali che stanno generando disfunzioni, per il personale e soprattutto per gli studenti delle Istituzioni, tali da porre in discussione la sopravvivenza dell'Alta Formazione Artistica e Musicale.

I principali fatti possono essere, per sommi capi, così riassunti:

  • mancata completa attuazione (dopo ben 6 anni) della Legge di Riforma n. 508/99 approvata all'unanimità dal Parlamento;
  • non rispetto delle prerogative e degli accordi sindacali che in più occasioni hanno sfiorato gli estremi, da parte dell'Amministrazione, di una politica antisindacale;
  • mancata considerazione di quanto criticamente espresso dalla maggioranza delle OO.SS. rappresentative e degli Organi Istituzionali su questioni di grande rilevanza quali il Decreto n.142/2006 sulle Declaratorie e Campi paradigmatici nonché il Decreto n. 236/05 sulle modalità di elezione del CNAM;
  • proliferazione del contenzioso, dovuto ad atti prevaricatori e spesso lesivi dell'autonomia delle Istituzioni che ha visto più volte soccombere l'Amministrazione;
  • disparità d'interventi dell'Amministrazione in situazioni che presentavano marcate analogie;
  • mancata previsione, in seno alla manovra Finanziaria 2007, di risorse finalizzate alla perequazione retributiva del personale che, in particolare per i Professori, vede questi chiamati, senza nessun ulteriore corrispettivo economico, a svolgere compiti qualitativamente e quantitativamente superiori rispetto a quelli contrattualmente dovuti.
  • A quanto sopra detto aggiungasi la situazione determinatasi negli anni, presso il Conservatorio di S. Cecilia ove la passata gestione, non certo priva di ombre, del Direttore M° Lionello Cammarota, nonostante le ripetute richieste, non è stata mai oggetto di puntuale verifica da parte dell'Amministrazione che ha scarsamente vigilato.

    In ultimo il sindacato ritiene di dover chiedere diretti chiarimenti alla S.V. per l'ultimo sconcertante provvedimento del 31.10.06. che, di fatto e senza motivate argomentazioni, invalidava la precedente nomina, sempre a firma della S.V., della Prof. Ada Gentile, a Direttore del Conservatorio di Roma. Detto decreto contestualmente estende al Commissario straordinario, Dott. Giuseppe Celeste, anche le funzioni e le competenze di Direttore di Conservatorio

    Ciò premesso, questo Sindacato, quale legittimo e maggioritario rappresentante degli interessi collettivi del personale docente e non docente dei Conservatori di Musica, ritiene tale determinazione del tutto abnorme, illegittima e comunque lesiva della dignità, sia dei Direttori che del personale docente, con particolare riferimento ai Professori del Conservatorio di Roma che in data 7.6. 06 avevano democraticamente eletto il nuovo direttore, nel rispetto della vigente normativa.

    Infatti :

  • non esistono, né sono stati contestati sino ad oggi, elementi tali da indurre il Ministro a non rispettare quanto deciso dal Collegio dei professori e ratificato con conseguente e formale decreto;
  • l'adozione del decreto del 31/10/2006 va a ledere l'autonomia di una importantissima Istituzione, così delegittimando l'intero Collegio dei Professori.
  • lo stesso decreto è illegittimo se considerato alla luce dei requisiti professionali previsti in seno al D.Lgv. n.132/03 a garanzia dell'autorevolezza della figura del Direttore del Conservatorio, requisiti che vengono integralmente disattesi;
  • sempre con lo stesso decreto si afferma il principio che chiunque, pur privo di professionalità specifiche, possa ricoprire, sia pure temporaneamente, le funzioni proprie del Direttore di una Istituzione di Alta Cultura;
  • così operando diventa palese la volontà di svilire e svuotare la figura del Direttore, prescindendo dal concetto di specifica professionalità occorrente;
  • l'azione inoltre palese che va a porre in discussione la necessità della figura del Direttore stesso, che diverrebbe così opzionale e discrezionale.
  • Premesso quanto sopra, riteniamo sufficientemente elencate, anche se in forma ridottissima e non esaustiva, le ragioni politiche e gestionali che hanno determinato una situazione divenuta insostenibile.

    PER TUTTI QUESTI MOTIVI IL SINDACATO PROCLAMA:
    STATO DI AGITAZIONE E CONSEGUENTI AZIONI SINDACALI

    Nel contempo il Sindacato ritiene sino ad un puntuale chiarimento in via diretta con la S.V. dei motivi sopra-indicati, non ultimo il decreto del 31/10/06

    DI DOVER SOSPENDERE QUALUNQUE ATTIVITÀ
    DI CONTRATTAZIONE E CONCERTAZIONE PRESSO IL MINISTERO

    L'UNAMS ribadisce altresì l'impossibilità di una serena permanenza presso il Ministero dell'Università e della Ricerca poiché detto Ministero, da oltre 5 anni, ignora il settore AFAM che, tolte le apparenze di facciata, soffre da anni di un costante disinteresse da parte del Potere politico e dell'Amministrazione. Di ciò è testimonianza anche la petizione al Parlamento Europeo promossa da questo Sindacato e dagli studenti di Accademie e Conservatori di musica, avverso la gestione del già Ministro Moratti, e accolta con provvedimento n. 307636 del 31.05.2006 dal Parlamento Europeo).

    Appare evidente che quanto si sta verificando in Italia in relazione all'Alta Formazione Artistica e Musicale non può che creare sconcerto in Europa, poiché questo atteggiamento sta minando alla base, con danno soprattutto per i nostri studenti, quell'immagine storica che ha sempre caratterizzato, nel campo dell'Arte, il sistema dell'Alta Formazione del nostro Paese.

    Roma 06/11/2006

    Il Segretario Generale
    (Prof.ssa Dora Liguori)