Voto e onestà mentale

Lettera aperta di Dora Liguori

Rif. 072
25-11-06

Gentili Colleghi, nel momento del rinnovo del CNAM, l'UNAMS riafferma il proprio dissenso per le modalità previste in queste votazioni. E ciò per i seguenti motivi:

  1. mancate elezioni con dirette scelte a livello nazionale: il sistema scelto invece non ha tenuto conto del livello delle Istituzioni di Alta Cultura e di quanto raccomandato dalle Commissioni competenti di Camera e Senato ovvero votazioni che avrebbero dovuto ricalcare i sistemi usati per il CUN (Consiglio Universitario Nazionale);
  2. scelta invece, da parte dell'Amministrazione, di perseguire un modello afferente alle scuole secondarie e che è contestato anche da dette scuole;
  3. farraginosità nelle regole e nei tempi di votazione che ha comportato una serie di difficoltà del personale anche a candidarsi;
  4. previsione nel regolamento, di 8 nomine (6+2) dirette del Ministro, cosa inimmaginabile nel mondo delle Università, alla faccia della tanta conclamata autonomia.

Per questi motivi riteniamo che il Ministro (o meglio chi per lui) così facendo ha voluto porre in essere, per il nuovo CNAM, un sistema che fatalmente gli assicuri, a monte, maggioranze precostituite. Pertanto, con queste premesse non certo democratiche occorre più che mai porre attenzione ai candidati che si andranno a votare. Detti candidati dovranno essere persone preparate a livello giuridico ma soprattutto persone che abbiano già dimostrato il loro pensiero e la loro capacità a restare strettamente legati alla norma evitando sollecitazioni contrarie che potrebbero pervenire dal potere politico-amministrativo. Infatti anche se, per i motivi sopraesposti, difficilmente i Consiglieri eletti potranno essere determinanti in un simile consiglio, essi dovrebbero almeno poter svolgere il ruolo di “testimoni scomodi” qualora intervenissero “attentati” ai diritti del personale o ad una corretta attuazione della Riforma. Non è un segreto che, nel prossimo CNAM, una delle partite che si andrà a giocare riguarderà proprio i diritti acquisiti degli attuali docenti. Detto in parole povere si dovrà decidere se, in barba alla riforma, dovranno essere espedite formule concorsuali, non solo per il reclutamento dei nuovi docenti ma anche per gli attuali titolari di cattedra. Tutto ciò non è fantascienza ma sono sistemi già adombrati con le famose declaratorie e i loro tentativi di applicazione. Pertanto, se la vostra dignità professionale vi sta a cuore dovrete, con il vostro voto, scegliere fra queste due linee. O meglio dovrete scegliere: o votate candidati che sono risultati vicini a quei sindacati (CGIL e UIL, in particolare la CISL) che approvano e chiedono l'applicazione delle cosiddette “declaratorie”, con tutto ciò che direttamente ne consegue (richiesta di presentazione di titoli per incarichi al primo e secondo biennio per docenti già titolari di cattedra), oppure: scegliere quei candidati che hanno condiviso e si sono battuti insieme all'UNAMS per contrastare tale abominevole richiesta e che diano, nel prossimo CNAM, assicurazioni di rispettare la normativa vigente e il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) con ciò rispettando soprattutto, con la propria, la dignità di tutti i colleghi.

Appare ovvio che una simile linea di correttezza di intenti, per i problemi specifici del settore, deve appartenere anche alle importantissime espressioni del Personale tecnico amministrativo.

Altresì vi invitiamo a non spendere il vostro voto privilegiando un amico o un'ideologia, ma di usarlo per sostenere la vostra professionalità, nell'interesse anche delle Istituzioni AFAM. Infine vi chiediamo onestà mentale nell'esprimere il vostro voto, esattamente come noi - UNAMS - l'abbiamo avuta nel tutelarvi.