In merito al Comunicato CISL-AFAM del 6/12/2006
Replica |
07-12-06 |
Circa il comunicato e le cose espresse dalla CISL l'UNAMS ritiene di poter dare una sola risposta: onde evitare equivoci o "strabismi sindacali" da tempo abbiamo chiesto la verbalizzazione degli incontri appunto sindacali. Infatti solo così si potranno evincere con certezza le posizioni che i sindacati prendono su quei tavoli sulle varie tematiche. Purtroppo i sindacati Confederali (CGL, CISL, UIL) non hanno mai voluto aderire alla nostra richiesta.
Pertanto lasciamo ai colleghi....... le logiche conclusioni.
Ecco il comunicato CISL-AFAM
Lettera aperta agli elettori
Sta nella dinamica elettorale di chi è in difficoltà cercare di disinformare gli elettori e screditare gli avversari. Il gioco è facile: attribuirsi meriti per cose mai fatte, affibiare agli altri le colpe delle disfunzioni.
Il canovaccio è rispettato anche in questa occasione in cui i lavoratori del settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale si stanno per esprimere con il voto per il rinnovo del Consiglio Nazionale Alta Formazione Artistica e Musicale.
Con una confusa lettera aperta agli elettori, ad esempio, l’UNAMS dichiara di essere stato l’unico sindacato ad ergersi come difensore del diritto alla mobilità dei docenti.
Veniale bugia, negli effetti, ma solo perché facilmente confutabile. E’ sufficiente consultare il sito internet della Federazione CISL Università, ma anche quelli della FLC CGIL e UIL AFAM, per trovare decine di comunicati e dichiarazioni d’impegni sullo sblocco della mobilità. Anzi. L’irrevocabilità della richiesta dello “scongelamento totale” della mobilità è stata avanzata proprio dalla Federazione CISL alla vigilia dell’incontro con il Sottosegretario Nando Dalla Chiesa del 6 luglio.
Su una cosa la lettera dell’UNAMS è corretta: siamo su fronti contrapposti per quanto riguarda le declaratorie.
Non abbiamo problemi a ribadirlo: siamo convinti che delineare il futuro sistema didattico-formativo dei Conservatori italiani avrà positivi riflessi, in termini di salvaguardia e tutela del lavoro.
Falso invece dichiarare che il voto per il rinnovo del CNAM sia una sorta di referendum pro o contro le declaratorie. Molto più semplicemente il voto esprimerà solo il giudizio su come, in maniera fallimentare, quasi un fantasma istituzionale, il CNAM ha operato in questi anni. Protagonista di un silenzio grave, colpevole, politicamente inconfessabile. Il voto sarà la svolta verso un nuovo CNAM.
Ecco perché le vere responsabilità non possono essere “depistate”,
Chi si erge a difensore dei lavoratori e dei valori democratici dovrebbe rispettare la volontà degli elettori (sicuramente non tutti iscritti all’UNAMS ma tutti convinti di aver votato per il rinnovo CNAM) senza trasformare la libera espressione del voto in una meschina strategia sindacale alla stessa insaputa degli elettori. Scrivere in calce al manifesto elettorale che “nel rispetto della decisione presa nel Consiglio Nazionale UNAMS alcuni candidati eletti nei Conservatori e Accademie, vicini all’UNAMS, hanno preferito, in massima parte, ritirarsi per far confluire i voti su un solo candidato per area” fa capire, al di là della turbativa elettorale, quale che sia il rispetto per i lavoratori che avendo votato un candidato ne hanno, in sintesi, eletto un altro che forse non conoscono o stimano.
Il voto della settimana prossima, al di là delle alchimie e delle strategie, è l’occasione per rilanciare un nuovo protagonismo del CNAM all’interno del settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale che non può permettersi il lusso di una riforma incompleta.
La Federazione CISL Università