Contratto: inaccettabile accordo al ribasso firmato da CGIL, CISL e UIL
Comunicato Stampa C.G.U. (confederazione Gilda-UNAMS) |
29-05-07 |
Chiusa la trattativa a palazzo Chigi, assenti 9 Confederazioni rappresentative del pubblico impiego, ed ecco il risultato:
101 euro dal 15 febbraio 2007;
Aumenti nel 2008;
passaggio dai contratti biennali ai contratti triennali, in via sperimentale;
entro dicembre revisione dell’accordo di luglio 1993;
definiti nell’accordo in dettaglio tutti i passaggi relativi agli incrementi retributivi.
L’accordo sottrae un altro mese ai 13 che la finanziaria aveva già tolto agli aumenti. Una scelta di ulteriore penalizzazione nei confronti dei pubblici dipendenti inaccettabile ed indecorosa sotto ogni profilo.
Il passaggio dalla contrattazione biennale ai trienni avrà effetti devastanti sulle retribuzioni già falcidiate dai perversi meccanismi dell’attuale sistema.
L’accordo definisce modi tempi e quantità economiche degli aumenti, ben poco resterà alle organizzazioni di comparto da discutere all’Aran in fase di contrattazione nazionale in materia economica, se non trovare il modo di far digerire ai pubblici dipendenti questa inaudita mazzata.
Non invitate al tavolo di confronto 9 Confederazioni rappresentative del pubblico impiego, un attacco inaudito alla democrazia sindacale.
Se questa è la contromossa del Governo per riconquistare il Nord perso alle Amministrative di ieri ha sbagliato clamorosamente i calcoli visto che la maggioranza di pubblici dipendenti vivono e lavorano al Nord.
Ufficio stampa CGU