Didattica: ancora una volta nell'occhio del ciclone.
Comunicato stampa di Dora Liguori |
14-09-07 |
In merito a quest'ultima iniziativa sottoposta dall'Amministrazione al parere del CNAM circa il corso di Didattica, ricordiamo che, più volte, anche nel passato CNAM, c'era stato il tentativo di trasformare l'attuate corso ordinamentale abilitante.
Dare una spiegazione ai reconditi motivi che ispirano queste volontà è arduo... a meno che non lo si voglia leggere come un “piccolo favore” al sistema universitario. Ma, l'Unione Artisti UNAMS non intende fare né favori né danni ad alcuno ma solo rispettare quel principio fondamentale che costituisce la “ragion d'essere” di un sindacato: non rendere precario ciò che è già stabile.
Detto principio dovrebbe sempre essere inequivocabile e irrinunciabile in ogni situazione, nell'interesse dei docenti di Didattica, delle Istituzioni e soprattutto degli studenti. Infatti, iniziative del genere sono talmente inusuali che non avverrebbero in nessun altro normale Paese del mondo, soprattutto perché sono antisindacali.
Per questo l'Unione Artisti UNAMS è fortemente preoccupata dalla presente azione che intende “abilmente” trasformare i corsi di Didattica “vecchio ordinamento” in un bellissimo corso biennale che, però, presenta l'unico difetto di essere sperimentale, è pertanto soggetto a qualunque soppressione o variazione. E ciò in assenza di nuovi corsi ordinamentali sostitutivi.
Non occorre essere “pozzi di scienza” per comprendere il marchingegno che di fatto significa la perdita dell'insegnamento di titolarità degli attuali circa 200 titolari di Didattica in quanto nessuno di loro avrà garantito, nel futuro, l'insegnamento.
Dovere di un sindacato è dire le cose come stanno ed avvertire gli interessati circa il rischio che corrono. Ricordiamo che, comunque, su un problema così delicato di soppressioni di posti di lavoro dovrebbe intervenire una contrattazione specifica presso l'ARAN.