Come è possibile notare dalla lettera del Ministro Mussi (che pubbichiamo più sotto) per rendere almeno in parte (ai fini delle inclusioni nelle graduatorie) il titolo di I e II biennio sperimentale occorre uno specifico decreto.

Ergo: sulla non validità del titolo aveva ragione l'Unione Artisti UNAMS.

Non comprendiamo, però, perché il Ministro detto titolo non lo rende del tutto valido procedendo ai sensi di quanto previsto dall'art. 2 comma 5, della Legge 508.

Forse che ancora una volta i Ministri del momento temono le reazioni dell'Università?

Ricordiamo che infine ad opporsi sono solo alcuni professori universitari e non certo tutti.

In ogni caso ci appare inconcepibile che in tutti i Paesi europei l'equipollenza dei titoli artistici con le lauree è avvenuta da tempo come un processo logico e... senza drammi. Ma che Paese è divenuto l'Italia se non riusciamo più a tutelare i nostri studenti?

L. 508/99, art. 2, comma 5 (ultimo periodo):
"Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, previo parere del Consiglio nazionale per l'alta formazione artistica e musicale (CNAM), di cui all'articolo 3, sono dichiarate le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della presente legge e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso"

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