Pubblichiamo il testo di n articolo approvato a sorpresa dal Senato all'interno del DDL 1334 e il nostro commento Comunicato stampa |
18-01-08 |
Disegno di Legge n. 1334
Art. 5 comma 2. Al fine di consentire la piena attuazione della legge 21 dicembre 1999, n. 508, i direttori dell'Accademia nazionale di arte drammatica e dell'Accademia nazionale di Danza cessano dalla carica alla data di entrata in vigore della presente legge.
(non approvato)
“2 bis. All'articolo 2 comma 8, della legge 21 dicembre 1999, n. 508, dopo la lettera l) è aggiunta la seguente:
“ l-bis) nomina dei direttori delle Istituzioni di cui all'articolo 1 da parte del Ministro dell'Università e della Ricerca tra candidati proposti da comitati di selezione appositamente costituiti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dal Governo, assicurando negli stessi comitati un'adeguata rappresentanza dei docenti”.
(emendamento presentato dal Senatore Fontana - PD-ULIVO - e approvato nella seduta dell'Assemblea del 16 gennaio 2008)
COMMENTO
Allegria... direbbe quel tale presentatore.
Infatti, se questo emendamento approvato al Senato passasse anche alla Camera, divenendo legge, sarebbero “serviti” Docenti e Direttori delle Istituzioni che in quel caso potremmo definire... già di Alta Cultura.
Infatti ve l'immaginate dei Direttori che essendo praticamente nominati dal Governo (leggi Ministro) come e quanto saranno tenuti poi a rispondere al Ministro che li nomina?
E come e quanto i Direttori, a quel punto, potrebbero essere “invitati” dal Ministro di turno ad effettuare tutta una serie di provvedimenti per i docenti, facili da prevedere nella loro essenza di tipo restrittivo, visto l'amore che i Ministri, salvo rare eccezioni, hanno sempre dimostrato per la categoria?
In pratica tutti i diritti che per merito dell'azione ventennale dell'Unione Artisti UNAMS i docenti hanno acquisito andrebbero, nel giro di pochi mesi, a farsi benedire.
E tutto ciò senza contare che, per prima, sarebbe proprio la dignità dei Direttori che andrebbe a farsi benedire.
È notorio che la memoria di chi acquisisce dei benefici sostanziali, come quelli ottenuti negli ultimi anni dal personale di Accademie e Conservatori, è corta e che per di più molti dei docenti e non docenti degli anni '80 (quelli che per intenderci hanno combattuto le battaglie Unione Artisti UNAMS) sono andati in pensione, ma qualcuno che ricorda dovrebbe pur esserci.
Per esempio: c'è qualcuno che ricorda l'inizio delle lezioni a metà settembre voluta dal Ministro della P. I. e la battaglia Unione Artisti UNAMS per iniziare come le Università a novembre, con tutti i sindacati della scuola contro perché non volevano diversificazioni di Accademie e Conservatori dalla scuola secondaria?
C'è qualcuno che ricorda tutti i tentativi sventati dall'Unione Artisti UNAMS di orari di servizio per i docenti formulati da tre a cinque volte la settimana? Altro che “monte-ore” !
C'è qualcuno che ricorda la totale mancanza di autonomia nell'organizzazione della docenza con tutta una serie di obblighi per i docenti, tra i quali persino una reale impossibilità di gestire i permessi artistici onde effettuare una libera professione tra l'altro prevista per legge?
E ancora tante altre cose...
In ogni caso se la memoria permanesse corta, qualora approvato, sarebbe questo emendamento che potrebbe rinfrescarla a tutti.
Infine avremmo questa conclusione: soldi zero e probabili regole vessatorie in più.
Che dire: nulla!
O meglio questo non sarebbe altro che il prevedibile risultato delle scelte ultimamente fatte da alcuni Direttori e soprattutto da molti Docenti.
P.S.
Se poi a qualcuno venisse in mente di invocare l'autonomia o l'Art. 33 della Costituzione, prima di procedere con le illusioni è meglio ripubblicare il citato articolo.
Art. 33
(...omissis...)
“Le Istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato”.
Pertanto, sempre che l'emendamento diventi legge, gli statuti di Accademie e Conservatori che oggi prevedono l'elettività del Direttore dovranno allinearsi ai “limiti” appunto stabiliti dalle leggi dello Stato.
ULTIMISSIMA CONSIDERAZIONE
ULTIMISSIMA CONSIDERAZIONE
Visto che per Costituzione, leggi e sentenze varie, Accademie e Conservatori sono paralleli alle Università, perché il Sen. Fontana, relatore della legge e che ha presentato l’emendamento, non ha proposto anche per Rettori e Presidi di Facoltà delle Università identico emendamento?
Forse perché lui è un professore universitario e sarebbe troppo facile prevedere la reazione che le Università gli avrebbero riservato?