Rinnovo contratto e bozza di regolamento sul reclutamento: così come proposti e formulati rappresentano uno strumento pericolosissimo per l’attuale personale e le Istituzioni AFAM.

Comunicato stampa

Rif. 20
23-02-08

COMUNICATO

È bene che i colleghi sappiano quanto segue: in questo momento, in micidiale combinazione, vengono discussi: presso l’ARAN il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e presso il CNAM la bozza di “regolamento sul reclutamento”. Entrambi gli argomenti di discussione, così come proposti e formulati, rappresentano uno strumento pericolosissimo per l’attuale personale e le Istituzioni AFAM.

In particolare per quanto attiene alla bozza di “regolamento sul reclutamento”, attualmente in discussione al CNAM, si fa presente che, detto regolamento, essendo stato predisposto dal Ministro (o da chi per lui) con precisi fini che, sapendo e volendo leggere, appaiono palesi, ben difficilmente il citato Ministro (o sempre da chi per lui persegue questo scempio), una volta ottenuto il previsto parere del CNAM, modificherebbe la distruttiva sostanza del regolamento stesso, sia che ci si riferisca al personale che alle Istituzioni.

Pertanto, tacere oggi, significa essere d’accordo con il regolamento stesso e con le sue conseguenze negative per il settore AFAM; né valgono a cambiare la sostanza di questa posizione distinguo o sofismi formulati solo per non dichiarare un’aperta connivenza. Ugualmente appare chiaro che formulare appelli al Ministro, che ha predisposto il regolamento in oggetto (una volta ottenuto il parere), a non firmare, rappresenti soltanto una lodevole espressione d’intenti, purtroppo, insufficiente.

Unica soluzione permane quella di invitare il CNAM a ben riflettere prima di procedere poiché l’unica speranza consiste proprio nel fatto che un nuovo Ministro, volendo, possa rivedere l’impianto distruttivo del regolamento e riproporlo, modificato, al CNAM.

Per questi motivi, l’Unione Artisti UNAMS, avverte di nuovo i colleghi (e lo sta facendo, in tempo utile, da mesi) su quanto sta avvenendo; nel contempo esprime solidarietà a quei consiglieri del CNAM che, nell’interesse anche di chi tace, attraverso una mozione (respinta) stanno conducendo una battaglia solitaria per chiedere, al CNAM stesso, di riflettere.

Detta riflessione potrebbe servire anche ai Direttori delle Istituzioni AFAM a portare, come doveroso trattandosi del destino delle Istituzioni e del personale, il regolamento in discussione presso i Collegi dei Professori affinché tutti conoscano e sappiano cosa si prepara ai loro danni.

A tale proposito l’Unione Artisti UNAMS si augura che, nonostante il clima di sottile terrorismo psicologico instauratosi avverso chi dimostra di non essere allineato, sia lasciato, al settore, ancora spazio per esprimere la propria opinione. Altrimenti non resta che affidarsi alla Provvidenza!

D. L.

P.S. È stato ventilato che se il CNAM non esprimesse, nei tempi, il parere richiesto, il Ministro potrebbe ugualmente procedere. Ebbene, questa sarebbe una gravissima decisione politica che un Ministro (se bene informato e in specie in fine mandato), difficilmente s’assumerebbe. Comunque, in tale spiacevole caso, il CNAM, almeno, sarebbe salvo da qualsivoglia responsabilità morale verso le Istituzioni.