Unione Artisti UNAMS |
Chi ha ragione e chi ha torto? Risposta ad alcune errate deduzioni |
Pubblichiamo una specie di dibattito apparso su un FORUM pubblico (copia-incolla senza alcuna modifica).
Il tread ha per oggetto:
chi ha ragione e chi ha torto?
L'iniziatore del dibattito estrapola dal sito UNAMS il seguente concetto:
“Pertanto i docenti sono chiamati ad espletare il 3+2, proprio della formazione universitaria e le ore aggiuntive debbono intendersi quelle che si dedicano agli studenti della cosiddetta formazione di base.”
Sino ad ora, nel Conservatorio dove insegno la norma non è così intesa, anzi sono le ore per il 3+2 (trienni e bienni ) che vengono considerate aggiuntive.
In quali Conservatori viene applicata la norma nel senso descritto dall'Unams?
A quanto sopra viene risposto nei seguenti termini da un altro, si presuppone, docente.
Non scambiare il parere dell'Unams per la verità. è un parere di parte. gli altri sindacati non si sono ancora espressi, purtroppo.
c'è qualcuno che ha notizie sul contratto?
quello che dice l'Unams fa pensare che non ci sarà nessun aumento, ma solo qualcosa per le ore aggiuntive. per cui continueremo a prendere lo stipendio del 2005. e non ci saranno arretrati. sappiamo tutti che i bienni si sono svuotati e che non tutti i docenti fanno l'istruzione di base, per cui sarebbe una specie di lotteria. e in ogni caso le ore aggiuntive, anche detassate come gli straordinari, alla fine renderebbero qualche decina di euro al mese.
se fosse così dovremmo pensare a forme di lotta davvero incisive. Ricordo che la scuola ha avuto aumento e arretrati già a gennaio. E noi dobbiamo all'Unams se siamo usciti da quel comparto.
Essendo stata chiamata in causa, tanto erroneamente, l'Unione Artisti UNAMS occorre precisare:
Il parere dell'Unione Artisti UNAMS non è “vangelo”... ma quasi sempre “ci azzecca”.
Nel caso specifico Accademie e Conservatori sono chiamati, ai sensi della legge 508/99, a rilasciare diplomi accademici di 1° e 2° livello. Ne discende che il 3+2 diviene la formazione che compete ai docenti di dette Istituzioni e che, invece, siano le ore da dedicare ai corsi di base (previsti sempre nella legge 508 in sola via transitoria) quelle aggiuntive.
Questa è la giusta via giuridica se si vuole affermare il ruolo di “Alta Cultura” per le nostre Istituzioni. Se poi gli altri sindacati (i Confederali) tacciono sull'argomento, la cosa non risulta nuova. Infatti, anche per le famigerate declaratorie non fecero ricorso e toccò poi al giudice del TAR ricordare proprio ai sindacati, nella Sentenza ottenuta dall'Unione Artisti UNAMS, in certo qual modo quali erano i loro diritti e doveri. In effetti le suddette declaratorie, nel vanificare la titolarità dei docenti, andavano a ledere le competenza dei sindacati che, fino a prova contraria, dovrebbero, appunto, tutelare i cosiddetti lavoratori, soprattutto nel momento che esistono rischi per la titolarità.
Passando al secondo argomento, circa il mancato rinnovo del contratto avendo anche il coraggio di addebitare all'Unione Artisti UNAMS il mancato rinnovo del contratto poiché “colpevole” d'aver creato un comparto che distingue, elevandolo lo “status” dei docenti di Accademie e Conservatori, ebbene possiamo tranquillamente rispondere che quanti sono in malafede chiamano, come faceva il famoso bue..., cornuto l'asino. Infatti, da oltre due anni l'Unione Artisti UNAMS spinge per questo rinnovo e in tal senso ha anche protestato, con lettera aperta al sottosegretario Dalla Chiesa, in occasione dei cosiddetti “Stati Generali” celebrati a Verona circa le priorità da esperire per i Conservatori e Accademie: trovare i fondi adeguati per il rinnovo del contratto e passare in ordinamento il famoso biennio specialistico, tuttora sperimentale.
Come ovvio nessuno ci ha ascoltato in quanto certi ritardi od omissioni, possono essere, forse, perseguiti “ad hoc”. E proprio per far rimpiangere a quelli “ingenui” dei docenti di ritornare dove stavano, ossia nella secondaria. Infatti, la legge 508 non è mai stata digerita dai nostri nemici storici e costoro, non mancano di spendersi per farci tornare ai “bei tempi” della secondaria. Per questo non a caso, sempre i soliti, rifiutarono anche i sostanziali aumenti reperiti dall'Unione Artisti UNAMS (vedi pornotassa) per il passato contratto.
Comunque: tranquilli! I corsi di base, per “merito” di programmi che stanno elaborando alcuni direttori, trionfalmente, rientreranno alla grande in Conservatorio. Per via di questa operazione, nel giro di pochi anni, torneremo dove già fummo.
Le università ringraziano!!!
P.S. Ci dispiace per tutti quei docenti che hanno creduto nel diritto costituzionale d'essere i Conservatori Istituzioni di “Alta Cultura”. E per questo ideale hanno combattuto con l'UNAMS. Purtroppo chi non voleva la Riforma sta per vincere.
Come ovvio esiste ancora l'orgoglio della gente e, perch´ no, esistono ... i miracoli!!!