Ho ricevuto mandato dal Segretario Generale dell'Unione Artisti UNAMS, Prof. Dora Liguori, di tutelare in tutte le sedi (civili e penali) i diritti e gli interessi del Sindacato in relazione all'iniziativa portata avanti dalla Prof.ssa Marcella Foscarini del Conservatorio di Frosinone.
Com'è a molti noto la Prof. Foscarini sta pubblicizzando “urbi et orbi” il testo di una lettera indirizzata al Ministro Gelmini, scritta di suo pugno e fatta firmare ad alcuni colleghi.
Se in taluni passaggi di essa vengono affermate delle circostanze imprecise o false (e comunque lesive dei diritti e degli interessi del Sindacato), in altri vengono commesse delle ingenuità tali da legittimarci ad affermare che sia il frutto di un “dilettantismo” rivendicativo che potrebbe rivelarsi addirittura controproducente per gli interessi che si vorrebbero in teoria andare a tutelare.
Mi spiego.
Nel testo della lettera si legge: «Attualmente i Sindacati stanno trattando a nostro nome la suddivisione in 3 fasce del nostro corpo docenti: ricercatori, associati e ordinari».
Tale circostanza è evidentemente non corretta ed imprecisa. Ma soprattutto è lesiva dell'immagine dell' O.S. Unione Artisti UNAMS. Se infatti c'è stato qualcuno che si è battuto contro tale ignobile ed illegittimo meccanismo (le tre fasce appunto), quel qualcuno è proprio l'UNAMS. E, si badi bene, non è stata solo una battaglia, per così dire, di “testimonianza”. È stata una battaglia vera anche sul piano legale e, soprattutto, è stata una battaglia vinta. In virtù della strenua opposizione dell'UNAMS, la controparte è stata costretta a recedere dai propri intenti ed il Direttore Generale AFAM, Dott. Giorgio Bruno Civello, ha reso pubblica tale decisione.
Ci fa invece sorridere il passaggio in cui la Prof. Foscarini ribadisce «la disponibilità a rinviare ad una prossima Finanziaria il soddisfacimento economico corrispondente al nostro settore». Non v'è chi non veda, infatti, come sia “ontologicamente” errato (e controproducente) avanzare una rivendicazione dichiarandosi a prescindere disponibili a posticipare la trattativa all'anno successivo, sebbene il CCNL sia già scaduto da quel dì! Un tale approccio, va da se, indebolisce (anziché rafforzare) la “forza” contrattuale di chi lo propone. Insomma, se si volesse fare un po' di satira, potremmo affermare che si è fatto un po' come il famoso personaggio televisivo Sig. Tafazzi... cioè colui che, per chi non lo conoscesse, amava tirarsi martellate proprio in quel posto!
Magari, la prossima volta sarebbe opportuno leggersi il “Manualetto di tecnica sindacale” di Rinaldo Rigola (Ediesse, € 13,00) prima di avventurarsi in tali fantasiose iniziative!
Avv. Giuseppe Leotta