A seguito della “lettera aperta” da me inviata al Ministro Gelmini, da più parti mi è stato chiesto perché, in merito alla paventata razionalizzazione enunciata dal Ministro, parlo solo dei Conservatori e non cito gli Istituti Musicali Pareggiati (IMP).
In proposito desidero precisare che tale esclusione era assolutamente voluta.
Infatti, chi ha consigliato al Ministro il numero di settanta, comprensivo con ogni evidenza degli Istituti pareggiati (numero comunque errato) non ha tenuto conto che il Ministro medesimo, volendo procedere ad una razionalizzazione (soppressione) può farlo, ai sensi della legge 508/99 art. 2 comma 8, solo avverso Accademie e Conservatori in quanto statali; gli Istituti Pareggiati, invece, sempre ai sensi della legge 508 (in questo caso per loro fortuna) potrebbero solo perdere, qualora non rispondessero a determinati criteri, con decreto del Ministro il pareggiamento.
Quanto previsto dalla legge è assolutamente logico poiché la sopravvivenza degli IMP è determinata dalla volontà degli Enti locali dai quali dipendono.
Mi torna spiacevole aggiungere che, anche in questa vicenda, esiste chi, nascondendosi dietro l'anonimato e non avendo avuto risposta, ci definisce gratuitamente... “fascista”.
È mia consuetudine non rispondere agli anonimi poiché essi non meritano risposte ma disprezzo.
Dora Liguori