Unione Artisti UNAMS |
Riflessioni in merito al comunicato del Ministro e sull'incontro del 10 giugno 2009 Comunicato Stampa |
Come previsto, ieri 10 Giugno, si è tenuto l'incontro con il Ministro Gelmini per dirimere due nodi fondamentali che riguardano il personale e l'assetto del Comparto AFAM e che stanno letteralmente mettendo, per gli insostenibili ritardi intervenuti, “in ginocchio” il settore, ossia: rinnovo del contratto e il D.P.R. sulla programmazione e il reclutamento. Su questi due problemi l'Unione Artisti UNAMS ha espresso le sue considerazioni al Ministro, ritenendo che, nella loro gravità, i due problemi si equivalgano. Infatti, se è assolutamente negativo che ancora non si riesca a concludere il rinnovo del contratto (il Comparto AFAM è rimasto ultimo) identica importanza occorre venga data ad un DPR e ai due D.M. sui “settori disciplinari” che, così come stilati, vanno a stravolgere quanto previsto nella legge di riforma 508/99. Infatti, il D.P.R. in molti aspetti esorbita ed esce dai binari della 508, ad esempio quando va ad espropriare Accademie e Conservatori di molte loro competenze per assegnarle a costituende Fondazioni e Consorzi (art. 7 e 8) e questo è solo una piccolissima parte delle ricadute negative del D.P.R.. Inoltre la Prof.ssa Liguori, nel suo intervento, ha chiesto al Ministro, un provvedimento specifico per risolvere (con certezza) il problema del precariato; ad esempio la procedura corretta sarebbe inserire un emendamento che riguardi i precari in qualche legge in itinere la quale, dovendo passare obbligatoriamente per il bilancio, otterrebbe la necessaria copertura economica. Altri sistemi per un immediato passaggio in ruolo non ne esistono. Altro importante problema affrontato dall'Unione Artisti consiste nella bozza di regolamento presentata, in altra riunione, sempre dal Ministro, per gli istituendi “Licei musicali”. In detta bozza la proposta che viene fatta è un ibrido giuridicamente discutibile, con punte di pericolosa dequalificazione per il personale del Conservatorio. Infatti, se andasse avanti la possibilità dell'utilizzo, attraverso convenzioni, dell'attuale personale del Conservatorio nei Licei (attenzione alle fasce e ai vari progetti concorsuali all'interno del rinnovo del contratto), oltre a costituire un “monstrum” giuridico, moralmente andrebbe a bloccare anche future prospettive di inserimento nel mercato del lavoro per tutti i nostri diplomati, in attesa di sistemazione. Infine l'Italia, sul problema della Formazione Musicale andrebbe a fare esattamente il contrario di quanto già fatto, e in modo soddisfacente, in tutti gli altri Paesi europei: eravamo i primi e diveniamo, per mancanza del titolo specifico al più alto livello (diploma accademico di 1° e 2° livello), e di professionalizzanti Licei musicali... gli ultimi. La Prof.ssa Liguori ha chiesto immediata apertura di un tavolo tecnico e, pare, che la richiesta sia stata accolta dal Ministro. A conclusione degli interventi il Ministro, per quanto attiene il contratto ha risposto chiedendo una dilazione di altri 15-20 giorni per portare a termine quella che, a Suo dire, sarebbe un'opera di convinzione presso il Ministro Tremonti, ossia per reperire i fondi. Come ovvio, siamo andati all'incontro, perché c'era stato detto che sarebbe stato quello utile per avere risposte definitive invece abbiamo dovuto registrare questa ulteriore dilazione del Ministro che, non solo non ci soddisfa ma aumenta le nostre preoccupazioni. Volendo i soldi si possono reperire, infatti, le vie economiche sono molteplici e non abbiamo mancato nemmeno di indicare al Ministro quelle più facili da percorrere. Occorre, però, la volontà! Al momento stiamo valutando quali possono essere le vie di protesta da attivare nell'immediato. D.L. |