Unione Artisti UNAMS |
Riflessioni sul mancato contratto Comunicato Stampa |
Gentili colleghi,
sta per avere inizio il nuovo anno accademico e ancora il contratto di lavoro per il personale docente e non docente non è stato rinnovato.
Riteniamo che questa sia ormai una situazione insostenibile che, per la sua gravità, rasenta il paradosso. Infatti sembra ormai chiaro che, per qualcuno, è come se le Istituzioni AFAM non esistessero!
È ben vero che il personale di Accademie e Conservatori di Musica è esiguo e che pertanto numericamente contiamo poco, ma proprio per questa esiguità numerica dovrebbe essere facile, per il Governo e i suoi uffici, determinare in tempi brevi quelle condizioni che sono utili ad un rinnovo di contratto soddisfacente.
Invece, siamo in ritardo di ben 4 anni (due rinnovi biennali economici).
Sempre a proposito di esiguità vorremmo ricordare, a chi di dovere, che l'arte “non va a peso” e che nonostante la disattenzione generale le statistiche internazionali dicono, ancora una volta, che la prima “eccellenza” Italiana è da riferirsi proprio ai bistrattati, in Patria, Accademie e Conservatori, mentre la prima Università Italiana (Bologna) è stata posta solo al 180° posto. A fronte di queste conclusioni, certe scelte non potrebbero che essere definite: masochistiche.... a meno che non esistano determinati piani o interessi dietro le scelte di cui sopra.
Comunque è chiaro che nessuna categoria, visti i risultati, è stata mai trattata in questo modo! Se ciò è avvenuto è stato, con ogni evidenza, soprattutto grazie al voto che due anni fa, in occasione delle RSU, i colleghi hanno dato alle Confederazioni, rendendole così determinanti ai fini contrattuali.
Ripetiamo: quale disegno si nasconde dietro questi ritardi?
D.L.