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Premio “Sibilla da Conversano” Comunicato Stampa |
Il giorno 28 Dicembre presso il salone della “Pinacoteca del Castello Aragonese” di Conversano (Bari) si è svolta la serata conclusiva del premio letterario "Sibilla da Conversano" suddiviso in tre sezioni: romanzo storico, saggio storico e un elaborato storico riservato a studentesse della secondaria superiore. Il premio interamente riservato alle donne intende essere d'omaggio ad una grande, e ancora poco conosciuta, figura femminile del Medio-Evo: Sibilla d'Altavilla, contessa di Conversano e duchessa di Normandia (1080-1102). Di lei, le cronache medievali di Olderic Vital, raccontano che fosse bellissima ma soprattutto coltissima, e ciò in un'epoca nella quale la cultura, assente ovunque, viveva relegata nei grandi monasteri o nelle magnifiche corti. Ed è proprio in simile contesto che a noi piace immaginare l'esigenza sentita dalla straordinaria donna italiana che, imbevuta di cultura greca, volle, in Normandia, aprire la sua corte alla musica, alla poesia all'eloquenza. Infine, con ogni probabilità, fu proprio lei che, imbevuta di arte greca, seppe gettare quei semi che produrranno, di lì a qualche anno, la nascita di un luogo che, deputato allo studio, avesse però carattere e impronta laica, ossia un luogo di cultura che fosse affrancato dai poteri sia religiosi che politici. E infatti, pochi anni dopo la sua prematura morte, a Parigi, quasi in contemporanea con Bologna, avviene la nascita del più grande dei fenomeni culturali: la libera Università. Questo avvento, di certo, era il prodotto di una lunga maturazione intellettuale ma resta il fatto che, la differenza che fa propendere per un'influenza della corte di Sibilla su Parigi, consiste nella diversità del taglio culturale insito fra l'Università di Bologna e quella di Parigi. La prima, presenta un accentuato carattere scientifico, mentre Parigi, nasce all'insegna di principi aristotelici. Ne discende e ci è grato pensare che, con ogni probabilità, sia stata merito della donna italiana se, quei principi da lei più volte enunciati presso la sua famosa corte di Coen, con la caduta di Rouen, fossero raccolti e portati a Parigi dagli esuli di Normandia. Infatti la caduta della capitale della Normandia comportò la fuga a Parigi di tutte le menti illuminate e dei “chierici vaganti” che, orfani della splendida corte di Sibilla, erano fuggiti a Parigi. Costoro, non dimentichi, dei principi enunciati dalla duchessa, nel momento presenti nella città proprio nel momento fondativo dell'Università, abbiano saputo influenzare e trasfondere in essa quelle caratteristiche della grande scuola greca, cari alla coltissima pugliese, a iniziare dalla denominazione: Facoltà delle Arti. Ed è con questo chiaro richiamo alla scuola ellenistica, che, i francesi, intesero porre, al centro del creando sistema universitario, quel principio greco che individuava nell'armonia, che è propria della musica in particolare, e dell'arte in generale, la base di tutti i "saperi".
Un premio, dunque, quello dedicato a "Sibilla da Conversano, interamente dedicato alle donne affinché, come già tradizione in altri paesi, esse, anche in Italia si dedichino, sempre più, alla ricerca storica, nel ricordo anche di un'altra grande scrittrice italiana, Maria Bellonci.
I premi sono stati assegnati per la sezione “romanzo storico” a: Jelena Banfichi Di Santo con "La casa in pietra grigia" Ed. Florestano. Il libro è una finestra che si apre sulla realtà della Jugoslavia di Tito e sulla gioventù slava. Per la sezione “saggio storico” a: Vittoria Grassi (postumo) Delta edit. Il saggio è un suggestivo affresco della vita negli anni quaranta del secolo scorso e nel dopoguerra a Roma e in Puglia. Per la sezione “elaborato storico” riservato ad una studentessa della scuola media superiore: a Elisabeth Fanizzi per " Da Machiavelli a Rousseau", disanima sul concetto di repubblica.
La manifestazione è stata possibile grazie al contributo della: "Regione Puglia"; Giuseppe Lovascio e Pasquale Sibilia, rispettivamente Sindaco e Assessore alla Cultura città di Conversano; Letizia Valenzano e Nico Mattia del suggestivo albergo "Corte Altavilla".
D.L.
P.S Ho ritenuto utile parlare del premio letterario tenutosi a Conversano per rammentare un fondamentale motivo a quanti ritengono le scienze umanistiche e scientifiche la base degli studi, al più alto livello ossia rammentare che, invece, secondo il concetto greco, nulla dovrebbe prescindere dall'armonia, ovvero dalla conoscenza della musica, base di tutte le tipologia di studio. Infatti qualunque disciplina di scuola ellenica, che fosse matematica, metrica o anche retorica, etc, non prescindeva mai dall'apprendimento di una specifica conoscenza armonica ossia della "musica", rappresentando essa la base e l'estrinsecazione più evidente per pervenire al concetto di perfezione, ordine, simmetria, o comunque di esteticamente valido. L'arte, dunque, quale esigenza primaria per l'ottenimento dei "saperi" al più alto livello.E tanto giustamente volle Parigi, allorché chiamò "Facoltà delle Arti" la sua prima Università.