Unione Artisti
UNAMS

Riceviamo e come sempre pubblichiamo (in merito al rinnovo del CCNL AFAM)

Lettera ricevuta e nostro Comunicato Stampa

Rif. 050
06-06-10

In merito alla trattativa per il rinnovo del CCNL riceviamo e pubblichiamo.


Al Ministro del MIUR
Al Ministro della Funzione Pubblica
Al Ministro del Lavoro
All' ARAN

Alla Segreteria Nazionale CGIL
Alla Segreteria Nazionale CISL
Alla Segreteria Nazionale SNALS
Alla Segreteria Nazionale UIL
Alla Segreteria Nazionale UNAMS

Il rinnovo del CCNL relativo al comparto AFAM è connotato da aspetti contrari ad i più elementari principi democratici Dall'entrata in vigore della legge di riforma di Accademie e Conservatori, tra il Ministero e alcune Organizzazioni Sindacali sembrerebbe si sia stabilito un sistema consociativo di gestione del potere nel quale i vantaggi di alcuni andrebbero a prevalere sistematicamente sull'interesse comune, con danno irreparabile per le Istituzioni e la Cultura.

Espressione di tale sistema è rilevabile in uguale misura nelle contrattazioni decentrate (RSU) quanto negli accordi centrali, procurando una disintegrazione del sistema formativo del fare artistico e gravi sprechi di denaro pubblico.

Nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in corso avviene che:

  • al tavolo della contrattazione siedano soggetti che, per essere dipendenti di Accademie e Conservatori, tutelano interessi personali a danno di altre categorie
  • impiegati-sindacalisti appartenenti alla carriera dei Direttori di Ragioneria, pretendono di contrattare, senza alcun concorso, il passaggio alla carriera dei Direttori Amministrativi;
  • sindacalisti-professori di seconda fascia (assistenti), ugualmente pretendano, senza alcun concorso basato su meriti professionali, di diventare titolari di cattedra, evidenziando con ciò, oltre ad un arrogante conflitto di interessi, una irresponsabilità verso un irreversibile declassamento qualitativo delle Istituzioni e pertanto un pauroso avvicinamento alla secondarizzazione. Inoltre tale manovra evidenzia anche come i fondi stanziati dal Governo per il rinnovo del contratto, in massima parte, verrebbero convogliati verso loro stessi, in spregio di ogni diritto, qualità, merito o professionalità.
  • Purtroppo i contenuti di questa contrattazione risultano sconosciuti alla stragrande parte degli interessati, in quanto le pur scarse informazioni sono sommarie, talvolta fuorvianti se non addirittura mendaci mentre le piattaforme rese pubbliche sono ambigue così da consentire manovre niente a fatto trasparenti.

    Appare ovvio che l'incomprensibile segretezza delle notizie mantenuta nella attuale fase di contrattazione (con parziali singole eccezioni) nasconde intenti iniqui e di parte come ad esempio il riconoscimento di una indennità agli ex direttori pari al compenso percepito durante il loro precedente mandato. Il provvedimento denominato “impegno di coordinamento” non sembrerebbe trovare altra giustificazione se non quella di un premio fedeltà al valvassore sindacalizzato...

    Da controllori della legalità questi Sindacati stanno diventando forse campioni di perniciosi corporativismi ? Vorremmo conoscere se coloro che conducono le trattative all'ARAN godono di un adeguato riconoscimento democratico o sono da considerare sindacalisti auto-referenti, occupati a guardia dei loro interessi

    Per un principio di trasparenza e di equità si chiede che il risultato contrattuale venga sottoposto al referendum di tutti i dipendenti interessati prima della sua entrata in vigore.

    Roma, 4 giugno 2010

    Promuovono la petizione i seguenti Professori in servizio presso le Accademie di Belle Arti di Bologna, Carrara, Firenze, Frosinone e Roma:

    Valeria Bruni, Antonella De Fazio, Alessandra Scagliarini; Antonella Malfatti;
    Luca Bianchini, Adriano Bimbi, Umberto Bisi, Clara Borgo, Vincenzo Canale, Viviana Cosci, Vincenzo Ludovici, Luciano Preti, Francesco Rovello, Anna Tondo; Luigi Fiorletta;
    Costantino Baldino, Donato Bianco, Angela Cipriani, Quinto Fabriziani, Celestino Ferraresi, Roberto Gnozzi, Michele Humbert, Buno Liberatore, Anna Milia.

    Comunicato Unione Artisti UNAMS

    Come da nostra consuetudine pubblichiamo sempre quanto ci perviene.

    Per quanto attiene al contenuto del documento riteniamo d'aver pubblicato una piattaforma più che semplice, addirittura elementare, con previsione di miglioramenti di tipo normativo ed economico equamente distribuiti. E se avessimo avuto la maggioranza al tavolo delle trattative da tempo il contratto si sarebbe chiuso.

    Per quanto attiene, invece, alla trasparenza non raccogliamo alcuna insinuazione poiché da tempo abbiamo invitato, iscritti e non iscritti, a partecipare, volendo, alle trattative.

    In ultimo siamo assolutamente d'accordo a sottoporre a referendum quanto verrà siglato nella preintesa.

     

    Cogliamo l'occasione per ricordare che domani 7 giugno alle ore 15:00 si svolgerà la prevista riunione presso l'ARAN per il rinnovo del CCNL Comparto AFAM

    D. L.