Unione Artisti
UNAMS

La tradizione del Conservatorio valore aggiunto del sistema universitario Nazionale

Lettera inviata al Prof. Francesco Scala (verrà letta al Congresso Nazionale UNAMS)

Rif. 078
09-11-10

LA TRADIZIONE DEL CONSERVATORIO VALORE AGGIUNTO DEL SISTEMA UNIVERSITARIO NAZIONALE

NAPOLI 7 NOVEMBRE 2010

Caro Francesco,
come già riferito, in questi giorni sono particolarmente impegnata per la preparazione del Congresso Nazionale dell'UNIONE ARTISTI UNAMS che verterà su due grandi temi: la scarsezza di possibilità lavorative, in Italia, per gli artisti e la richiesta, per via legislativa, di una “desindacalizzazione” del settore. Infatti, a mio giudizio, e del sindacato che mi onoro di rappresentare, le particolari esigenze di Accademie e Conservatori, improntate ad una forte autonomia, mal si confrontano con il sistema dei sindacati, e molto invece si avvicinano al sistema universitario. A parte i danni passati, quanto affermo è dimostrabile dal fatto che, mal interpretando il D. Lgvo Brunetta, che non lo prevede affatto, tutti i sindacati, o meglio tutte le Confederazioni si sono pronunciate per la soppressione del Comparto AFAM, e conseguente accorpamento del settore con il comparto della secondaria. E ciò dopo lotte di anni e una legge specifica (L.508), approvata dal Parlamento all'unanimità, per sottrarre, appunto, il personale delle Istituzioni da quei lacci e lacciuoli che sono propri della secondaria. E nemmeno è perseguibile quanto proposto dalla UIL, ossia l'accorpamento con un comparto all'interno del quale vi sarebbe l'Università (dicasi non docenti) e personale proveniente da Enti Locali, ministeri etc, ovvero tutto personale avulso dalle caratteristiche proprie della docenza e soggetto a ben altre regole ed orari.

Insomma saremmo schiacciati comunque!

Vorrei sottolineare che un eventuale accorpamento con la secondaria, per l'UNIONE ARTISTI UNAMS, come è attualmente previsto, e per quanto mi riguarda, al contrario di quanto adombrato da qualcuno, non costituirebbe alcun problema personale in quanto, nella mia veste di Presidente della Federazione Gilda UNAMS, andrei, ed anche con più forza, a trattare in tutti i luoghi preposti. Al contrario i guai interverrebbero per il personale tutto delle nostre Istituzioni; infatti solo a chi non vuol vedere e sentire sfuggono le ricadute di una cosa del genere, e come ciò costituirebbe un arretramento spaventoso per le Istituzioni e i colleghi, di simile arretramento stiamo già vendendo le prime avvisaglie... almeno per chi le vuol vedere! Se poi i sindacati negano quanto da me affermato, invito, formalmente, chi vuole, a partecipare con me alle prossime trattative presso l'ARAN e, immagino che, almeno alle proprie orecchie, qualcuno crederà. Solo così i colleghi potranno, in diretta, essere in grado di comprendere chi sono i veri nemici e come un sindacato, se è onesto, può e deve combattere per l'interesse delle Istituzioni e del personale. Fatta questa esperienza, tutti saranno convinti che, se si vuol salvare l'Alta formazione Artistica in Italia, l'unica via che rimane è quella che persegue l'UNIONE ARTISTI UNAMS: la desindacalizzazione del settore.

Auguri di buon lavoro.

Dora Liguori
Segretario Generale Unione Artisti UNAMS