Unione Artisti
UNAMS

Appello di Dora Liguori agli altri sindacati del comparto AFAM

Appello

Rif. 035
28-06-11



A tutte le organizzazioni sindacali AFAM
FLC-CGL
CISL Federazione Università
UIL-PA Ricerca-Università-AFAM
SNALS CONFSAL

Cari colleghi sindacalisti, ho ritenuto utile rivolgere a voi tutti questo appello per un dovere di chiarezza dovuto ai nostri colleghi in merito al “badge”, e soprattutto perché confortata, come mi viene riferito, da una serie di vostre ripetute dichiarazioni, sia pure soltanto verbali, presso Accademie e Conservatori di musica, circa una vostra ben determinata contrarietà all'introduzione del citato badge. Pertanto non penso di dire nulla di nuovo se sottolineo il profondo malessere che, proprio a causa dell'imposizione di questo strumento di rilevazione, da parte di alcuni solerti direttori (solerti con i desideri dell'Amministrazione), in questo momento, stanno attraversando i docenti AFAM (leggi gli squallidi fatti intervenuti a Benevento).

Per questi validi motivi mi corre l'obbligo di rammentare a certi direttori (pochi per fortuna), e non certo a voi sindacalisti che avete discusso e siglato con me gli ultimi contratti, che la parola “badge” non è mai pronunciata nel contratto medesimo e che, pertanto, l'introduzione di esso, non viene sostenuto da nessuna precisa fonte normativa. Infatti il contratto, quando parla di "rilevazione obiettiva" chiaramente va a riferirsi all'imposizione della firma (non a caso è previsto un registro). Con questa logica appare ugualmente chiaro che le iniziative autonome di determinati direttori, senza alcun ordine scritto da parte del Direttore Generale (le dichiarazioni verbali non fanno testo), rientrino in mere espressioni di autoritarismo alquanto inopportune.

Detto ciò, per evitare ulteriori iniziative direttoriali, con ricadute in costosi ricorsi legali e dilaniamenti interni, dannosi alla vita delle istituzioni, a noi sindacati non resta che avvalerci dell'unico strumento previsto dal contratto per dirimere la questione, ovvero chiedere un' interpretazione autentica di quella parte del contratto che tratta appunto la rilevazione oggettiva del servizio, aprendo “ad hoc” un tavolo presso l'ARAN. Vale la pena di ricordare come l'ARAN non sia l'unico "possessore" del contratto medesimo ma solo una delle parti che vanno a formare il tavolo contrattuale e, di seguito, siglare anche il suddetto contratto unitamente ai sindacati. Pertanto, prima di assumere iniziative univoche, sarebbe opportuno che l'ARAN ascoltasse i sindacati maggioritari che hanno composto detto tavolo, o almeno convocarli se lo richiedano.

Per quanto mi concerne, a nome e per conto del sindacato, ho già inoltrato in tal senso due formali richieste all'ARAN; ma non avendo, l'UNAMS, il fatidico 51%, l'ARAN è probabilmente rimasta in attesa che altri sindacati sentissero la medesima esigenza. Altresì ricordo che in occasione di un incontro sempre presso l'ARAN non ho mancato di sollecitare, in tal senso, i colleghi sindacalisti presenti.

Vorrei, a questo punto, sottolineare che analogo tentativo d'introdurre il badge è stato avanzato, dall'ARAN, anche per la scuola di ogni ordine e grado ottenendo, di contro, quella che si chiama una "levata di scudi" da parte dei sindacati della scuola.

Forte di queste buone motivazioni mi permetto, quindi, ammesso che ve ne sia il bisogno, di ricordare che i sindacati esistono proprio per contrastare l'Amministrazione qualora essa, come nel presente caso, vada a proporre qualcosa di negativo per la categoria. E, cari colleghi, non ritenete che, laddove né la scuola e men che meno l'Università abbiano in uso un simile strumento di rilevazione, l'imporlo all'AFAM, sia non solo odioso, ma soprattutto lesivo della dignità dei docenti?

Inoltre, mi permetto di rilevare che il timore espresso da qualche sigla sindacale di voler evitare l'ARAN per non ottenere il peggio, a questa sigla mi è troppo facile rispondere come i timori non dovrebbero mai far parte del bagaglio del sindacalista. Nel caso specifico, poi, visto che il badge lo stanno già mettendo, a chiedere l'interpretazione autentica, se va bene si vince, e se va male, il peggio che può avvenire è appunto ... mettere il badge (la fucilazione dei docenti non rientra nelle competenze ARAN).

Infine, come diceva il compianto amico Damiani: a combattere rischi di vincere, se non lo fai hai già perso!

Pertanto, cari colleghi sindacalisti, con vero spirito collaborativo, ho deciso di rivolgervi il presente appello e resto in attesa, sempre in un'ottica collaborativa, di una vostra cortese risposta. Se poi qualcuno di voi, non del tutto convinto, volesse sottovalutare la situazione, lo pregherei di leggere l'acclusa lettera inviata da un direttore ai docenti, ove il suddetto, oltre a non avere alcuna idea chiara circa l'orario di servizio, usa dei toni inusitati e improponibili verso dei colleghi. Ma non erano i direttori "primus inter pares”?

A questo punto un' iniziativa dei sindacati servirebbe anche a far sentire che esiste la presenza sindacale e che essa può e deve essere espletata, esigendo il dovuto rispetto da qualsivoglia controparte. Non è, infatti, un pettegolezzo che, di questi tempi, sembra che, volutamente, si tenda a invalidare, se non addirittura negare, quel grande strumento di democrazia che, in un Paese libero, è rappresentato appunto,dai sindacati.

Per quanto mi riguarda, l'Unione Artisti UNAMS, pur propugnando, da tempo, il passaggio al cosiddetto "sistema pubblicistico" (proprio dei docenti dell'Università), ritiene, permanendo i sindacati nel comparto, sia pure senza autoritarismi, di non aver nessuna intenzione o volontà di abdicare al suo ruolo istituzionale!

Cordialmente Dora Liguori.