Unione Artisti UNAMS |
Riceviamo e pubblichiamo con nostro commetto Comunicato |
Come è nostro costume pubblichiamo tutti i documenti che ci vengono inviati. Nel presente caso, pubblichiamo il documento dell'UniAFAM all'interno del quale viene descritta l'insostenibile situazione ormai creatasi nell'AFAM, dove ormai si vanno a scontrare più interessi legittimi. E ciò a causa anche di una politica di certi sindacati che, in momenti elettivi, sono pronti a promettere tutto a tutti!
L'ovvia conseguenza è la creazione di contrastanti aspettative alle quali torna impossibile dare risposta senza creare il danno di qualcuno.
Per quanto attiene all'UNAMS, la nostra politica (sempre chiara) è quella di dare priorità alle esigenze dei docenti di ruolo e precari dei Conservatori di musica e Accademie. Contestualmente l'UNAMS chiede che il Governo affronti con la Conferenza Stato-Regioni, il problema dei professori degli Istituti Musicali Pareggiati i quali, hanno il sacrosanto diritto di non perdere il loro posto di lavoro.
Circa le nostre richieste e la conseguente continua ed ormai insopportabile risposta, da parte del Governo e del Parlamento, di mancanza di fondi, rimando gli interessati a leggere, sul sito UNAMS, il precedente articolo "Considerazioni sulla situazione dell'arte in Italia e più propriamente: Stato, finanze e precariato".
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Prof. Francesco PROFUMO Piazza Kennedy, 20 - 00144 Roma e p.c. Ai Sottosegretari di Stato Prof.ssa Elena UGOLINI Dott. Marco ROSSI DORIA Al Capo Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per le ricerca dott. Raffaele LIBERALI Al Direttore Generale AFAM Dott. Giorgio Bruno CIVELLO Alle Organizzazioni Sindacali: FLC CGIL All’ ARAN Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni |
Roma, 9 maggio 2012
Oggetto: mobilità del personale AFAM 2012/2013
Il COORDINAMENTO NAZIONALE DEI DOCENTI PRECARI DELL’AFAM INSERITI NELLE GRADUATORIE NAZIONALI EX- LEGE 143/04 e l’UniAFAM – Universo AFAM - MOVIMENTO NAZIONALE PER L’ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE esprimono il loro più totale disaccordo nei confronti della possibilità di includere, nelle procedure di mobilità AFAM per l’a.a. 2012/2013, i docenti in servizio presso gli Istituti Musicali Pareggiati e le Accademie di belle arti legalmente riconosciute.
I docenti degli IMP e delle ABA legalmente riconosciute, andrebbero ad occupare gli attuali posti liberi e disponibili dell’organico AFAM (nei Conservatori di Musica e nelle Accademie delle Belle Arti) finora ricoperti da docenti precari inseriti nelle GaE di cui all’art. 1 comma 6 della Legge 508/99; in subordine dai docenti inseriti nelle GN ex lege 143/04 e in subordine ancora dai docenti inseriti nelle Graduatorie di Istituto.
La copertura di queste cattedre limiterebbe il diritto e le aspettative dei docenti, inclusi in graduatorie stilate a seguito di procedure nazionali o relative, comunque, a procedure bandite da istituzioni sotto il diretto controllo del Ministero, ad ottenere, dall’anno accademico 2012/2013 in poi, contratti di lavoro a tempo indeterminato e determinato.
Il passaggio dei docenti degli IMP e delle ABA legalmente riconosciute nei ruoli statali del Conservatori e delle Accademie andrebbe inoltre a limitare i diritti e le legittime aspettative di tutti quei docenti, già in ruolo presso le istituzioni statali, che vedrebbero limitare le loro possibilità di ottenere un trasferimento in altra sede.
L’inserimento dei docenti degli IMP e delle ABA legalmente riconosciute nei ruoli statali dei Conservatori e delle Accademie rappresenterebbe un onere aggiuntivo per lo stato. Se, infatti, a tutt’oggi le cattedre libere e disponibili nell’organico AFAM sono ricoperte da docenti precari che sono retribuiti in base alla retribuzione stipendiale iniziale, con la copertura delle cattedre con docenti già di ruolo da anni comporta, inevitabilmente, la ricostruzione della carriera e l’immissione immediata ai livelli retributivi più elevati.
La legge 508/99 (art. 8 lettera e) stabilisce “la possibilità di prevedere, contestualmente alla riorganizzazione delle strutture e dei corsi esistenti e, comunque, senza maggiori oneri per il bilancio dello Stato, una graduale statizzazione, su richiesta, degli attuali Istituti musicali pareggiati e delle Accademie di belle arti legalmente riconosciute, nonché istituzione di nuovi musei e riordino di musei esistenti, di collezioni e biblioteche, ivi comprese quelle musicali, degli archivi sonori, nonché delle strutture necessarie alla ricerca e alle produzioni artistiche. Nell'ambito della graduale statizzazione si terrà conto, in particolare nei capoluoghi sprovvisti di istituzioni statali, dell'esistenza di Istituti non statali e di Istituti pareggiati o legalmente riconosciuti che abbiano fatto domanda, rispettivamente, per il pareggiamento o il legale riconoscimento, ovvero per la statizzazione, possedendone i requisiti alla data di entrata in vigore della presente legge”
La “graduale statizzazione” degli IMP e delle ABA legalmente riconosciute produrrebbe un aumento delle cattedre dell’organico AFAM; solo in questo caso, come previsto dalla legge 508/99, sarebbe sostenibile l’assimilazione dei relativi docenti.
Inoltre vogliamo segnalare che in questi ultimi tempi molti Istituti Musicali Pareggiati hanno immesso in ruolo un gran numero di docenti.
Ora questo, in un momento di generalizzata crisi economica degli enti locali, elude inspiegabilmente il principio della razionalizzazione delle risorse che sintetizza il risparmio dello Stato. Non si comprende, dunque, come tali Istituti possano garantire la continuità al neodocente assunto a tempo indeterminato nelle proprie amministrazioni visto le difficoltà economiche che le caratterizzano.
Sembra così lecito supporre che le amministrazioni locali abbiano assunto nuovi docenti negli IMP nella speranza di una loro inclusione nelle procedure della mobilità AFAM ed un conseguente passaggio dall’amministrazione locale a quella centrale
.Fra l’altro sono stati immessi in ruolo, negli IMP, docenti reclutati dalla Gn ex lege 143 che prevede, chiaramente, l’utilizzo delle graduatorie solo per la stipula dei contratti a tempo determinato (... tali docenti ora risultano “di ruolo” anche nei prospetti AFAM relativi alle graduatorie ex lege 143)
Anche questo aspetto è, a nostro avviso, inspiegabile. I docenti inseriti nelle Gn 143/04 che hanno accettato un contratto a tempo determinato negli IMP sono stati immessi in ruolo negli stessi e, dall’anno 2012/2013, potrebbero, attraverso la mobilità, passare di ruolo nei Conservatori mentre i loro colleghi, magari in posizione migliore nelle graduatorie nazionali 143/04, che hanno accettato un contratto a tempo determinato nei Conservatori di Musica non solo rimarrebbero precari, ma vedrebbero venir meno il posto in organico sul quale hanno finora lavorato perché occupato da un loro collega, inserito dalla 143/04 e immesso in ruolo dall’IMP, grazie alla mobilità
.Chiediamo dunque che la mobilità dei docenti degli IMP e delle ABA legalmente riconosciute verso le istituzioni statali avvenga con criteri di equità e gradualità seguendo, come previsto nella legge 508/99, l’iter della “statizzazione”. Tali criteri di equità e gradualità devono inoltre tener conto che, nel comparto AFAM, lavorano da anni docenti precari sui posti liberi e disponibili. Molti di questi docenti sono in servizio continuativo presso le istituzioni AFAM da più di tre anni e in molti casi, come ad esempio accade per i docenti inseriti nelle GN ex lege 143/04, sono in servizio continuativo da oltre dieci anni.
La stabilizzazione del personale precario in servizio da anni nelle istituzioni AFAM deve rappresentare una questione prioritaria sulla copertura dei posti disponibili, per trasferimento, da parte di docenti che provengono dalle amministrazioni periferiche che, fra l’altro, seguono criteri di reclutamento spesso diversi da quelli adottati dalle istituzioni statali.
Il COORDINAMENTO NAZIONALE DEI DOCENTI PRECARI DELL’AFAM INSERITI NELLE GRADUATORIE NAZIONALI EX- LEGE 143/04 e l’UniAFAM – Universo AFAM - MOVIMENTO NAZIONALE PER L’ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE seguiranno tutte le vie possibili per contrastare l’eventuale decisione di inserire, nelle mobilità 2012/2013, anche i docenti degli Istituti Musicali Pareggiati e delle Accademie delle Belle Arti legalmente riconosciute.
Il CONAFAM143 e l’UniAFAM sono intenzionati a chiamare alla mobilitazione tutto il personale docente e non docente dei Conservatori e delle Accademie affinché siano prioritariamente tutelati i diritti acquisiti dai lavoratori del settore AFAM e, in particolare, quelli del personale precario che attende, da troppo tempo, una soluzione equa all’ormai insostenibile condizione di “precariato permanente”.
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