Unione Artisti UNAMS |
Largo ai privati... addio Conservatori! (É iniziato lo smantellamento del settore AFAM?) Comunicato stampa |
È di oggi la notizia che il Ministro dell'Istruzione ha emanato un Decreto attraverso il quale viene consentito, in difformità dalle leggi vigenti, la possibilità di poter partecipare ad esami di diploma del vecchio ordinamento a candidati privatisti.
Leggendo attentamente tale DM sorgono talmente tante perplessità che risulta davvero difficile poter scegliere da dove iniziare.
Da un lato il DM recepisce che (in premessa nel “considerato che”) il privatista per legge non può più esistere, e dall'altro evidenzia che detti privatisti non possono essere previsti per i nuovi ordinamenti di livello universitario.
Probabilmente al Ministro è stato taciuto che anche il vecchio, e soppresso ordinamento, è di livello universitario in quanto, con le leggi attualmente in vigore, è riconosciuto essere laurea di I livello.
Inoltre, nel “tenuto conto che”, asserisce che “l'anno accademico in corso ed il prossimo 2012/2013 sono da considerare anni di transizione, non essendo stato completato il processo di riorganizzazione didattica dell'offerta formativa prevista dai nuovi ordinamenti”. Questo non corrisponde assolutamente al vero perché tutti i Conservatori, già da 18 mesi, hanno avuto approvati tutti i regolamenti didattici relativi ai nuovi ordinamenti e quindi avviato tutti i relativi corsi.
Come può allora un Ministro ignorare tale situazione?
Per concludere (nel “valutata”) il Ministro, per garantire parità di trattamento tra lo studente (chi è ed era iscritto al momento della entrata in vigore della nuova normativa) e il privatista, attua una palese violazione della legge.
Infatti, (come giustamente indicato nel secondo “visto”) la LEGGE “demanda ai regolamenti didattici delle istituzioni la disciplina delle modalità per il passaggio degli studenti ai nuovi ordinamenti didattici, ferma restando la possibilità per gli stessi di completare i corsi iniziati”. Ci si chiede se il Ministro abbia ben presente la differenza GIURIDICA tra STUDENTE (colui che è iscritto) e colui che non è iscritto (il candidato privatista). Infatti, solo a chi è ISCRITTO può essere garantito il diritto di terminare secondo il soppresso previgente ordinamento.
Ci si chiede, sul piano giuridico, come legalmente - ovvero in assenza di specifica legge - un candidato privatista possa essere ammesso a sostenere esami di un ordinamento che non esiste più (fatto salvo gli aventi diritto ovvero gli studenti interni).
Tutto questo ha il sapore di smantellamento del settore AFAM statale dando carta bianca a strutture private che potranno fino al 2013 poter sfruttare i Conservatori e i Professori degli stessi in quanto costretti da una valanga di privatisti a presenziare commissioni non più previste per legge.
Inoltre, non sfugga quanto è dato di leggere in queste ore (e speriamo di essere smentiti), che nel decreto noto come "Spending Review" sia stato previsto un finanziamento di 200 milioni di euro alle scuole ed università private.
Ultima chicca, il Ministro - nonostante un chiarissimo parere della Avvocatura di Stato, e in assenza di specifica normativa primaria, sembra voler legittimare, con la possibilità di iscrizione ai corsi pre-accademici, l'esistenza dei corsi medesimi.
Tutto sembra ottimamente architettato per non far decollare la riforma - già al palo da 12 anni - ricacciando, non per legge ma per decreto, i Conservatori verso la scuola secondaria.
Ribadiamo che con la presenza di illegittimi corsi pre-accademici (illegittimi in quanto un decreto non può modificare l'impianto voluto delle leggi) non vengono favoriti né lo sviluppo né la creazione di nuove scuole medie ad indirizzo musicale né di licei musicali, con buona pace di coloro che, dopo anni di studio, sperano di poter accedere, finalmente, all'insegnamento presso queste importanti scuole!
Aggiungasi che il “mercato” del privatismo (poiché di mercato trattasi) oltre a favorire un certo tipo di illegalità diffusa, determina il pericolosissimo blocco di nuove iscrizioni nei Conservatori di Musica, ossia determina la condanna per alcuni Conservatori e soprattutto per molti docenti a fare i conti davvero con possibili soppressioni di cattedre.
E questa volta, senza nuovi iscritti, il rischio diviene concreto!
In sintesi, nell'immediato, con questo provvedimento qualcuno, con la folla dei privatisti ammessi agli esami,.... si farà la villa ed altri perderanno il posto. Giustizia vorrebbe che ad essere licenziati fossero proprio coloro i quali sono stati e sono favorevoli al “mercato” di cui sopra.
In conclusione se il decreto soddisfa i Conservatori e i docenti... nulla quaestio.
Se invece i colleghi, comprendendo che in ballo ci potrebbe essere la sopravvivenza della loro cattedra, non condividono (ovviamente) una simile jattura, ce lo facciano sapere e il Sindacato provvederà, con urgenza, ad adire alle vie legali (ricorso amministrativo al TAR).
D. L.