Comunicato Stampa
Unione Artisti
UNAMS

Interrogazione a risposta orale a cura del Senatore Luciana Sbarbati in merito alle cattedre "congelate" e sottratte ai trasferimenti.

Tratto dal sito del Sentao (CLICCA QUA)

Rif. 076
25-11-12

ATTO SENATO
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03175

Dati di presentazione dell'atto

  • Legislatura: 16
  • Seduta di annuncio: 840 del 22/11/2012
  • Firmatari

  • Primo firmatario: SBARBATI LUCIANA
  • Gruppo: UNIONE DI CENTRO, SVP E AUTONOMIE (UNIONE VALDOTAINE, MAIE, VERSO NORD, MOVIMENTO REPUBBLICANI EUROPEI, PARTITO LIBERALE ITALIANO, PARTITO SOCIALISTA ITALIANO)
  • Data firma: 22/11/2012
  • Destinatari

  • Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/11/2012
  • Stato iter: IN CORSO

    Atto Senato

    Interrogazione a risposta orale 3-03175
    presentata da
    LUCIANA SBARBATI
    giovedì 22 novembre 2012, seduta n.840

    SBARBATI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:

    la mobilità del pubblico impiego è regolata dal decreto legislativo n. 165 del 2001;

    in particolare nel comparto AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica) essa è stabilita dal contratto collettivo nazionale decentrato sulla mobilità del 2002, che stabilisce, in pratica, che tutte le cattedre che si rendano vacanti debbano essere disponibili per il trasferimento;

    il Consiglio accademico, nell'ordinamento vigente, non ha alcuna potestà di deliberare in materia di organico docente, affidata ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 132 del 2003 al Consiglio di amministrazione;

    considerato che a quanto risulta all'interrogante:

    in maniera del tutto arbitraria, ai sensi della citata normativa, molteplici Consigli accademici si arrogano la potestà di deliberare di rendere indisponibili per la mobilità in entrata (trasferimenti) buona parte delle cattedre resesi disponibili a seguito di mobilità in uscita; con ciò, creando gravi disagi agli aventi diritto, in palese e reiterata violazione delle leggi vigenti;

    il Ministero vigilante (Direzione AFAM), invece di richiamare i Consigli accademici al rispetto delle leggi, accoglie le delibere palesemente illegittime, e ciò si evince dal fatto che da anni, più o meno nel mese di settembre, autorizzi il sito del Cineca del Ministero dell'istruzione, università e ricerca a pubblicare l'elenco delle cattedre che, a seguito dei cosiddetti congelamenti, vengono sottratte e rese indisponibili per la mobilità dei titolari aventi diritto;

    da anni si deve assistere ad un imbarbarimento del sistema, tramite un contenzioso ormai illimitato, avanzato dal personale delle istituzioni AFAM, il quale, per vedersi riconosciuto anche il più elementare dei diritti, è costretto a ricorrere alla magistratura amministrativa e del lavoro;

    si instaura, per le colpe di pochi, un grave dispendio economico da parte dei cittadini (emolumenti agli avvocati) nonché delle casse dello Stato con il pagamento dei servizi resi dall'Avvocatura dello Stato eternamente impegnata in contenziosi che, per la loro natura, risultano quasi sempre indifendibili e nella realtà perdenti;

    in violazione dell'autonomia prevista, in modo assolutamente puntuale, dal citato regolamento, si trasforma, ad avviso dell'interrogante, detto concetto, ben delimitato nelle competenze, in autentica anarchia tendente a superare anche le leggi specifiche sugli organici prevedenti il concerto del Dipartimento della funzione pubblica, e dei Ministeri dell'economia e delle finanze e dell'istruzione, i soli competenti ad apporre modifiche appunto sulle dotazioni organiche;

    a parere dell'interrogante simili violazioni instaurano di fatto abusi, che in determinati casi sconfinano in interessi privati. Infatti i Consigli accademici, nel sottrarre agli aventi diritto le cattedre, hanno la possibilità in seguito di assegnare le medesime a supplenze individuate in piena discrezionalità;

    tale impostazione, in cui l'interrogante ritiene di ravvisare perfino un abuso di potere, potrebbe nascondere, a causa di una distribuzione delle cattedre tutt'altro che lineare, un'operazione di clientelismo;

    in tale settore, nel passato operoso e altamente rappresentativo dell'Italia, è divenuto oggetto di continue pronunce, anche penali, da parte della magistratura e, di contro, nulla viene fatto, nonostante gli svariati e numerosissimi appelli e denunce del personale e dei sindacati, affinché si possa tornare alla normalità fermando quello che a giudizio dell'interrogante sta divenendo un autentico vergognoso mercato delle prestigiose cattedre delle istituzioni di alta cultura;

    il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, che pare abbia assunto tramite il Consiglio accademico decisioni illegittime, peraltro invalidate dall'AFAM che ha predisposto un reintegro che è stato successivamente confermato da una sospensiva del TAR decretata ad hoc, ha poi, tramite la direttrice Edda Silvestri, interposto al dettato della sospensiva e dell'AFAM continui intralci al reintegro, ritardando adempimenti doverosi e di carattere ordinativo finendo poi per evitare di riassegnare le cattedre ai docenti reintegrati e impedendo agli allievi di iniziare regolarmente le lezioni;

    comportamenti del genere, come quello del direttore del Santa Cecilia, ledono la dignità dei docenti e le legittime aspettative dei discenti che pagano per avere le lezioni, visto che tale conservatorio è un'istituzione pubblica e non una proprietà privata, per cui non può permettersi arbitrarie interruzioni di pubblico servizio,

    si chiede di sapere quali siano le valutazioni del Ministro in indirizzo in merito ai problemi esposti.

    (3-03175)