Comunicato Stampa
Unione Artisti
UNAMS

Ancora sul blocco dei trasferimenti.

Comunicato Stampa e nota tecnica

Rif. 038
27-05-13

Sempre in merito all'incontro del 23 u.s. sulla mobilità, resto sempre più convinta del fatto che “chi di dovere” dovrebbe spiegare, a parte le motivazioni espresse in “sindacalese” da qualcuno, cosa c'entra il blocco dei trasferimenti con la proposta di stabilità per tre anni dei precari.

Per quanto attiene alla stabilità è chiaro, come ho già ribadito anche lo scorso anno, che sono più che favorevole. Purtroppo i miei dubbi nascono sulla reale fattibilità di detta stabilità. Infatti non riusciamo a comprendere con quale meccanismo ciò potrà avvenire; inoltre qualora vi fosse qualche nesso fra la stabilizzazione per tre anni dei precari, la logica che ne discende sarebbe che la mobilità dei ruoli verrebbe bloccata, non per uno, ma per ben tre anni. E ciò sempre ammesso, e non concesso, che il MEF acconsenta. Ma dopo tre anni cosa avverrebbe poi dei precari? Forse torneremmo punto e a capo?

Davvero insopportabile tutta questa incertezza!

Inutile dire che il precariato si risolve, come già avvenuto per il passato, solo attraverso una legge del Parlamento.

Ancora più insopportabile diviene, però, quando la proposta (senza reale beneficio per alcuno) la si pone quale condizione: blocchiamo i ruoli in cambio di tre anni di stabilità per i precari. Di fatto, cose del genere, sul piano politico-sindacale potrebbero configurarsi quali forme di ricatto!

Proposte che un sindacato serio non può accettare, proprio per la ricaduta negativa delle medesime, ossia: i docenti l'un contro l'altro armati.

Se poi con la parola “seria programmazione” si vuole intendere favorire il seguente concetto:
“io, istituzione, chiamo chi mi pare, alla faccia dei disagi e dei diritti di chi viaggia da anni!”

Non mi pare che questo sia un atteggiamento da condividere, specie in sede sindacale.

Nella realtà il fine reale è quello di bloccare i trasferimenti, e per ottenere questo, si strumentalizzano i precari che, a loro volta, avrebbero diritto ad essere, per davvero, stabilizzati.

È questo, dunque, ciò che si vuole? Dopo la già esistente in atto divisione fra Presidenti, Direttori, EP1, EP2, vogliamo anche dividere i docenti tra loro?

E soprattutto farlo inutilmente, poiché non esiste “personale da preferire” (come dice un certo sindacato) ma solo “categorie da tutelare, ognuno nei suoi rispettivi diritti”.

Pertanto, il Direttivo UNAMS, ascoltato d'urgenza, conferma la linea intrapresa e propone, come avviene in altri settori, cari ai sindacati confederali, di sottoporre la futura bozza di accordo ai diretti interessati, ovvero: ai docenti di ruolo in procinto di mobilità.

Inoltre, il Direttivo UNAMS ribadisce il suo:

  • si (sempre che sia realizzabile) alla stabilità dei precari per tre anni;
  • no all'inutile blocco dei trasferimenti
  • .

    Nel corso dell'incontro, dopo la proposta UNAMS, sulla famosa circolare dei permessi artistici, si è convenuto di chiedere un incontro alla Funzione Pubblica per dirimere la questione.

    Sempre nel corso della riunione, per rispondere alle esigenze legittime di tanti precari, l'UNAMS ha proposto di anticipare le varie operazioni sulla mobilità (ormai solo probabile) onde evitare che i ritardi vadano ad incidere sugli stipendi dei precari. Da tempo, infatti, causa ritardi, in molti non percepiscono il mese di novembre.

    Dora Liguori

    ----Nota Tecnica a cura di Antonio Calosci----

    Bloccare i trasferimenti non favorisce la stabilizzazione dei precari.
    Infatti, un professore con cattedra presso l'Istituzione AA può trasferirsi su una cattedra presente nell'Istituzione BB solo se in questa ultima, a seguito di pensionamento (o anche trasferimento) si sia liberata una cattedra. In pratica, se - per esempio - ci sono nelle nostre Istituzioni 10 cattedre di Violino libere, alla fine dei trasferimenti ci saranno globalmente sempre 10 cattedre libere sulle quali, A TRASFERIMENTI AVVENUTI, poter stabilizzare dei precari.

    Danneggia l'ipotesi di stabilizzazione dei precari l'istituto delle UTILIZZAZIONI (fino ad oggi avvenivano sulle cattedre CONGELATE, ora, vorrebbero congelarle TUTTE).
    Infatti, un professore titolare della cattedra presso l'Istituzione AA se ottiene l'utilizzazione nell'Istituzione BB occuperà FISICAMENTE la cattedra presso BB ma continuerà ad essere titolare della cattedra in AA sulla quale prima o poi dovrà tornare. In pratica, DI FATTO, occupa due cattedre che non potranno essere libere per STABILIZZAZIONI di precari. I precari potranno occupare quella cattedra libera DI FATTO (ma non giuridicamente solo da PRECARI senza poter aspirare a nessuna forma di stabilizzazione reale o fittizia (tre anni) che sia!
    Ogni stabilizzazione è preclusa con le UTILIZZAZIONI.

    Il blocco dei trasferimenti non è di aiuto neppure per il trasferimento VERTICALE dalla seconda alla prima fascia! Infatti, anche in questo caso, corrispondendo al “salto” di fascia un incremento stipendiale si rende necessario uno specifico finanziamento e quindi una legge che individui la copertura economica.

    In pratica il BLOCCO DEI TRASFERIMENTI è un voler danneggiare i professori di ruolo senza creare benefici, se non di PURA FANTASIA, a professori precari e a professori di seconda fascia.

    Siamo a fine maggio e.... Babbo Natale e Befana passano tra fine dicembre e inizio gennaio!!!!

    Passano e lasciano doni solo se Mamma e Babbo hanno trovato la copertura per comprare, appunto, i doni!!!

    ----Fine Nota Tecnica----