Unione Artisti UNAMS |
Nostra risposta a lettera del Prof. Martinelli (pubblicata il calce) Comunicato Stampa |
Risposta di Dora Liguori (UNAMS) al Prof. Felice Martinelli
Gentile Professore,
riteniamo che scrivere cose inesatte non torni utile a nessuno, e men che mai ai colleghi di 2° fascia.
Infatti, l’UNAMS, al contrario di quanto Lei afferma, sin dal primo incontro con il Gabinetto del Ministro, ha affrontato il problema dei colleghi docenti di 2° fascia.
Inoltre, il sindacato, sia nell’ambito della 4822 che negli attuali DdL Vezzali e Formisano tenta di trovare una soluzione, attenendosi, però, a quelle che sono vie giuridicamente e finanziariamente possibili.
Altre logiche (anche se bellissime), come l’esperienza di questi lunghi anni insegna rischiano tutte di fallire.
Prova lampante di quanto detto è l’esperienza dell’ultimo contratto ove è stata rifiutata una soluzione (forse perché proposta dall’UNAMS) che, qualora fosse stata accolta, avrebbe significato risolvere in due, massimo tre anni il problema (il contratto era del 2010).
Purtroppo altri volevano, come già detto, soluzioni immediate che, comportando notevoli ed immediati aggravi di spesa, erano assolutamente destinate a non essere accolte dal Governo.
A volte, su certi argomenti, mi assale il dubbio che qualcuno, promettendo soluzioni di chiaro stampo utopico, nei fatti, forse preferisca non risolvere nulla.
Appare ovvio, come Lei dice, che resti sempre la via dei ricorsi, i quali rappresentano un diritto sacro di tutti i cittadini e che tutti sono padroni di avanzare.
Ciò detto, il sindacato che ho l’onore di presiedere, non farà mancare il suo impegno per ricercare, attraverso le vie parlamentari una positiva soluzione.
Nell’immediato esiste la conversione in legge del D.L 104/ 2013.
Cordialmente
Dora Liguori
Lettera del Prof. Felice Martinelli
Al Ministro Maria Chiara Carrozza Al Direttore Generale AFAM Dott Giorgio Bruno Civello All'RSU CISL Federazione Università FLC-CGL UIL-RUA Unione Artisti UNAMS Ai Direttori delle Accademie di Belle Arti |
Milano, 09 settembre 2013
Oggetto: problematiche di progressione di carriera dei Docenti di seconda fascia in ruolo presso le Istituzioni dell’A.F.A.M. – M.I.U.R.
I sottoscrittori docenti di II fascia titolari dei rispettivi settori disciplinari presso le diverse Accademie italiane
CONSIDERATI
Il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche".
Il CCNL del 2005 che inquadra i docenti di prima e seconda fascia in una unica funzione.
Inoltre l'articolo 8, del CCNL del 2005 che garantisce la progressione di carriera e prevede “le forme più appropriate per favorire l’incontro tra competenze ed aspirazioni dei singoli insegnanti e le esigenze formative che i processi innovativi fanno maturare nelle singole istituzioni.”
L'art. 21, comma 3 e 23 comma 1 e 2del CCNL del 2005:
3. L'attribuzione dei compiti didattici, di ricerca e produzione artistica avviene prioritariamente nei confronti dei professori di prima e seconda fascia di cui al precedente articolo 20, comma 2, sentiti gli interessati e nel rispetto della loro libertà di insegnamento e delle loro specifiche competenze, mediante procedure stabilite dal Consiglio accademico.
L'art. 23 comma 1 e 2del CCNL del 2005:
1. Ferma restando per i professori la responsabilità del corso di titolarità, le strutture didattiche, secondo le esigenze della programmazione e attraverso modalità da definire in contrattazione integrativa, attribuiscono prioritariamente ai propri professori, secondo le loro specifiche competenze e con il consenso degli stessi, l'affidamento e la supplenza di ulteriori moduli o corsi non previsti nell'organico. La programmazione deve in ogni caso assicurare la piena utilizzazione nelle strutture didattiche dei professori di prima e seconda fascia e l'assolvimento degli impegni previsti dalle rispettive norme di stato giuridico.
2. Le Istituzioni possono attribuire ai professori di prima e seconda fascia incarichi aggiuntivi di durata massima annuale, rinnovabili, per l'attivazione di corsi integrativi o sperimentali di insegnamento o per altre attività riguardanti la ricerca e la produzione artistica.
La Circolare del Ministero dell'Istruzione, dell'Università del 22 aprile 2013 prot.0003807 che fa presente che è in atto “una progressiva trasformazione” delle cattedre di seconda in cattedre prima fascia.
La sentenza del TAR per le Marche che respinge il ricorso contro l'Accademia di Belle Arti di Macerata sul provvedimento di nomina della Prof. Paola Taddei a Direttore della stessa Accademia.
Il Decreto Ministeriale 3 luglio 2009 sui Settori artistico-disciplinari delle Accademie di Belle Arti che individua docenti di prima e seconda fascia come titolari dello stesso settore disciplinare e li classifica sotto un'unica classe di concorso e con la stessa denominazione.
Statuti e Regolamenti delle Accademie di Belle Arti di Torino, Bari, Roma e Napoli che usufruiscono dei docenti di II fascia con titolo nelle declaratorie di insegnamento per le Materie Caratterizzanti.
IN MERITO A
le due proposte di legge -Pdl c825 (Formisano ed altri) presentata il 19 aprile 2013 e Pdl c873 (Vezzali ed altri) presentata il 7 maggio 2013- che, se dovessero essere convertite, ci costringerebbero a fare concorsi nazionali nei posti disponibili dividendoli al 50 per cento con i precari che insegnano da molti meno anni di noi, che peraltro siamo già in possesso di abilitazioni specifiche per i rispettivi settori disciplinari, mentre gli esterni sono in possesso di semplici idoneità ottenute da Graduatorie interne di Istituto con “criteri locali”.
CHIEDIAMO
che Direttori, Sindacati e Ministero si attivino congiuntamente per risolvere una volta per tutte in maniera definitiva questa questione prima di qualsiasi altro provvedimento.
Anche a noi sta a cuore la soluzione dei precari e siamo ben contenti che si stia risolvendo la loro situazione in modo positivo, chiediamo però che la nostra annosa situazione, ugualmente precaria, venga affrontata e risolta prima di ogni altro provvedimento perché la maggior parte di noi attende da più di vent'anni una soluzione definitiva per il nostro problema.
I docenti precari dovrebbero iniziare da dove abbiamo iniziato noi: potrebbero essere immessi in ruoli di II fascia in modo tale da consentire la legittima ancorché tardiva progressione di carriera del personale attuale di II fascia che da molti più anni insegna in queste stesse materie che adesso verrebbero assegnate a docenti la cui esperienza didattica è più limitata nel tempo della nostra.
Si fa presente che, mentre i docenti esterni hanno una idoneità ottenuta da una Graduatoria di Istituto e alcuni hanno solo 3 anni di insegnamento nelle Accademie, tutti noi abbiamo superato un concorso e siamo in possesso di abilitazione per le materie caratterizzanti, considerato che anche l'ultimo contratto 2010 stabilisce che non c'è differenza di funzione fra I e II fascia e che tale differenza è legata esclusivamente alla base stipendiale.
Un atteggiamento di ostracismo potrebbe assumere i contorni di un ricorso, anche in ambito europeo, contro il leso diritto alla progressione di carriera o di una denuncia per mobbing.
Non vogliamo ledere i diritti di nessuno ma non vogliamo neppure che vengano lesi i nostri.
In attesa di un Vostro riscontro porgiamo Distinti saluti