Ministero della Pubblica Istruzione
Circolare n. 205
Roma, 30.8.2000
Oggetto: funzioni e adempimenti degli uffici dellamministrazione e delle istituzioni scolastiche in ordine al regolare avvio e allo svolgimento dellanno scolastico 2000-2001.
Si ritiene utile fornire agli uffici dellamministrazione ed alle istituzioni scolastiche, nel momento di avvio del nuovo anno scolastico caratterizzato dallentrata in vigore dellautonomia e dal trasferimento di funzioni alle istituzioni scolastiche, chiarimenti in ordine ad alcuni aspetti attinenti alla gestione del servizio scolastico e del personale ad esso addetto.
a) Sulla G.U. n.202 del 30 agosto è pubblicato il decreto legge 28 agosto 2000 n.240, contenente disposizioni urgenti per lavvio dellanno scolastico 2000-2001. Il provvedimento durgenza non ha inteso disporre, rispetto ai decorsi anni scolastici, un rinvio generalizzato delle nomine in ruolo e una loro scansione nellarco dellanno scolastico. La ratio del citato decreto, invece, è quella di consentire il proseguimento, dopo il loro ordinario consueto avvio, delle operazioni di nomina in ruolo del personale nel corso dellanno scolastico in relazione alla conclusione, dopo il 31 agosto, dei concorsi ordinari a cattedre e della sessione di abilitazioni e di idoneità riservate prevista dalla L.124 del 1999.
In ragione di ciò, le SS.LL. procederanno, con la massima sollecitudine, nei tempi normalmente programmati ogni anno in relazione alla conclusione delle operazioni di mobilità e di utilizzazione, nonché, non appena il Consiglio dei Ministri avrà adottato la prescritta deliberazione autorizzatoria, sulla base del contingente di cattedre e di posti assegnati dallannuale decreto ministeriale che fisserà anche i necessari criteri e possibilmente prima dellinizio delle lezioni, alle nomine in ruolo degli aspiranti utilmente collocati nelle graduatorie regionali dei concorsi a cattedre per esami e per titoli già approvate entro il 31 agosto e nelle graduatorie permanenti per le quali, alla medesima data del 31 agosto, si siano già concluse alcune delle fasi di prima integrazione. Nel corso dellanno scolastico, man mano che si concluderanno i concorsi a cattedre e saranno concluse le operazioni di aggiornamento delle graduatorie permanenti, con le relative graduatorie approvate comunque non oltre il 31 marzo 2001, le SS.LL. proseguiranno nel conferimento delle nomine in ruolo che avranno decorrenza giuridica dal 1° settembre 2000 e raggiungimento della sede assegnata dal 1° settembre 2001. Si reputa opportuno, di conseguenza, che siano indette a cura delle SS.LL. stesse e al più presto conferenze di servizio dei presidenti coordinatori delle commissioni giudicatrici dei concorsi a cattedre, affinchè essi predispongano un piano aggiornato di svolgimento e di conclusione dei concorsi medesimi nel rispetto assoluto dei tempi imposti dal decreto legge in argomento.
b) In relazione alla fase di transizione al nuovo modello organizzativo dellautonomia, che si inserisce nel quadro di rinnovamento strutturale ed organizzativo delle istituzioni scolastiche, degli apparati amministrativi e di trasferimento di funzioni agli enti locali, è stata definita lallegata mappa di competenze, funzioni, atti gestionali e procedure, che potrà contribuire ad orientare i lavori degli uffici e delle scuole. Va al riguardo sottolineato che, ferma restando la data di trasferimento dei compiti alle istituzioni scolastiche, nulla osta che queste ultime possano singolarmente e temporaneamente delegare alle strutture periferiche dellamministrazione alcune delle competenze trasferite, ciò che soprattutto può evitare, come nel caso delle competenze pensionistiche, destinate presto ad essere affidate allINPDAP, inutili appesantimenti gestionali. In relazione, daltronde, ad esigenze di organizzazione del sistema informativo, si profila lopportunità che il passaggio al nuovo sistema sia graduale e si svolga in relazione alla ordinaria temporizzazione delle operazioni di gestione nellarco dellintero anno scolastico. Con lovvio impegno di predisporre, in sintonia con le specifiche procedure, ulteriori istruzioni analitiche, si richiama lattenzione sul grafico allegato al documento di lavoro, nel quale è riassunta lottimale temporizzazione del trasferimento dei compiti. La descritta gradualità dei processi consente, in definitiva, alle istituzioni scolastiche di inserirsi con la necessaria serenità nel nuovo quadro di competenze e di continuare ad utilizzare alloccorrenza la struttura organizzativa e le procedure di gestione degli uffici periferici. In ogni caso si confida che il documento di lavoro allegato, pur nella difficoltà di costruire un quadro subito esaustivo, corrisponda allesigenza di chiarezza nellidentificazione dei soggetti, delle azioni e delle scansioni temporali che il processo innovativo comporta.
Si specifica, ancora, che nella predisposizione del documento si è reso necessario considerare la situazione a regime, cioè dopo lemanazione del regolamento di organizzazione degli uffici centrali e periferici di questo ministero (attualmente in corso di registrazione), proprio al fine di offrire tutti gli elementi di chiarezza complessivamente utili per approfondire, poi, gli snodi di un sistema complesso e radicalmente innovato.
Sarà naturalmente cura dellamministrazione fornire via via i necessari approfondimenti settoriali per mettere in grado, in primo luogo le scuole, di corrispondere ai nuovi adempimenti, tenuto conto che la gradualità di svolgimento delle operazioni già enunciata è coerente non solo con i periodi diversi nellanno scolastico in cui esse devono essere compiute, ma anche con le possibilità offerte dal sistema informativo, che metterà a disposizione le nuove versioni delle funzioni adattate alluso delle scuole.
Le risorse tecnologiche e le modalità tecniche offerte alle scuole subiranno nel tempo profonde modifiche, ma già nella prima fase dellanno scolastico 2000-2001 saranno disponibili soluzioni che, come precisato nel documento, consentiranno alle scuole di operare agevolmente.
Il processo di decentramento e di passaggio delle competenze, descritto nel documento, deve essere comunque supportato con lindividuazione di punti di riferimento e di consulenza operativa che coadiuvino e assistano le scuole nei nuovi compiti; essi possono essere individuati sia negli attuali provveditorati agli studi sia in istituzioni scolastiche oggettivamente idonee ad esercitare una funzione sussidiaria nella conduzione delle azioni che implichino luso del sistema informativo.
c) Per quanto riguarda le competenze del collegio dei docenti e del dirigente scolastico in ordine alla nomina dei collaboratori, prevista dal decr. leg.vo 297 del 1994, e di docenti individuati dal dirigente scolastico ai quali delegare specifici compiti a norma dellart.25 bis, comma 5, del decr.leg.vo 29 del 1993, è noto che il Consiglio di Stato, come ricordato nella circ.193 del 3 agosto scorso, ha espresso il proprio parere in merito a due quesiti. In merito allesonero e al semiesonero del collaboratore vicario del dirigente scolastico il Consesso ha chiarito che, in ragione del passaggio di competenze dai provveditorati agli studi alle singole scuole, i provvedimenti di concessione degli esoneri in questione debbano essere ora emanati direttamente dalle scuole stesse, ovviamente nel rispetto delle norme vigenti che nella materia in esame disciplinano le condizioni nelle quali gli esoneri medesimi possano essere concessi. Quanto alla immediata applicazione del citato art.25 bis ed alle esclusive competenze del dirigente scolastico, per quanto riguarda la delega di specifici compiti ad alcuni docenti e la nomina del vicario, lOrgano Consultivo ha affermato che tale competenza va correttamente inteso ed esercitata anche nel rispetto delle attribuzioni degli organismi collegiali e, per quel che più direttamente attiene al problema in argomento, nel rispetto delle competenze del collegio dei docenti. La norma va letta, dunque, alla luce dei criteri di compatibilità e sussidiarietà: le norme contenute nel decreto 297 vanno verificate e limitate con le nuove, contenute nel più volte citato art.25 bis, che sono recessive solo se si sia in presenza dellaffidamento a docenti individuati dal dirigente scolastico di specifici compiti di gestione e di organizzazione. Il collegio dei docenti, pertanto, fino alla approvazione del disegno di legge di riforma degli organi collegiali a livello di circolo e di istituto, continua ad assegnare le funzioni obiettivo in coerenza con le indicazioni della circolare n.204 del 28 agosto scorso e continua altresì a poter eventualmente individuare ulteriori figure di collaborazione del dirigente scolastico, alle quali, alla luce della evoluzione normativa riassunta, potrebbero essere affidati, in coerenza col P.O.F., solo compiti connessi allattività educativa e didattica. In ragione della complessità della situazione così determinata e della oggettiva difficoltà di distinguere, in talune situazioni, le attività di gestione e di organizzazione da quelle di contenuto educativo-didattico, appare auspicabile, e per esigenze di razionalizzazione della spesa e affinchè sia condivisa la valutazione del possesso, da parte degli insegnanti chiamati a svolgere la funzione vicaria e quelle delegate, delle necessarie doti di professionalità e di esperienza, che siano costituite in questa prima fase di transizione e nellattesa del provvedimento legislativo di riforma degli OO.CC., forme di raccordo tra le autonome scelte del dirigente scolastico e quelle del collegio dei docenti.
IL MINISTRO
DOCUMENTO DI LAVORO SUL DECENTRAMENTO DI FUNZIONI: PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI E PROCEDURE INFORMATIZZATE
Premessa:
I1 documento si articola in 4 parti, relative alla ricognizione delle funzioni che il complessivo disegno riformatore nel campo dell'istruzione assegna rispettivamente all'Amministrazione centrale, a quella periferica, alle scuole, alle Regioni e agli Enti locali.
Tutti gli eventi relativi al primo impatto con l'entrata in vigore dell'autonomia scolastica e che vedono coinvolti, tra altro. gli adempimenti amministrativi per la gestione del personale scolastico, sono indicati nella seconda e terza parte, sia sotto il profilo dell'elencazione dei procedimenti amministrativi sia sotto il profilo delle relative procedure informatizzate.
I. AMMINISTRAZIONE CENTRALE
Con riferimento allo schema di regolamento da emanarsi in applicazione del d.lvo 30.7.1999, n.300, l'organizzazione dell'A.C. del M.P.I. risulta articolarsi nel modo seguente:
A - Il Dipartimento per lo sviluppo dell'istruzione (art. 11) prevede, al proprio
interno, tre aree funzionali, a ciascuna delle quali e preposto un dirigente generale (art. 16):
si trascrivono, di seguito, le funzioni che, in ragione della materia, dovrebbero essere attribuite ad ogni singola struttura:
A.1 - Area degli ordinamenti scolastici:
A.2 - Area della formazione e aggiornamento del personale della scuola:
Indirizzi generali in materia di formazione e aggiornamento del personale scolastico.
A.3 - Area delle relazioni internazionali:
di concerto con il Dipartimento per i servizi del territorio, relazioni internazionali, inclusa la cooperazione con l'Unione europea e con gli organismi internazionali.
B - Il Dipartimento per i Servizi nel Territorio (art. 12) prevede, al proprio interno, quattro aree funzionali, a ciascuna delle quali è preposto un dirigente generale (art. 16). Si trascrivono, di seguito, le funzioni che, ratione materiae, dovrebbero essere attribuite ad ogni singola struttura:
B.1 - Area degli indirizzi per l'organizzazione dei servizi nel territorio nazionale:
B.2 - Area dell'istruzione post-secondaria, dell'educazione e dell'istruzione permanente degli adulti, dei percorsi integrati di istruzione e formazione
B.3 - Area del personale della scuola e dell'Amministrazione:
B.4 - Area dello status dello studente. Delle politiche giovanili, dei rapporti scuola-sport e delle attività motorie
Al Dipartimento sono inoltre affidate:
Le competenze dei Servizi di cui ai punti C D ed E sono chiaramente definite nell'art. 13 dello schema di regolamento.
Alla individuazione degli uffici dirigenziali non generali ed alla assegnazione dei compiti relativi, sui quali si articoleranno i dipartimenti, le direzioni (aree) e servizi, si provvederà con DD.M. di natura non regolamentare (art. 4 c. 4 d.lvo 300/99), su proposta dei capi dei dipartimenti e dei dirigenti generali (art. 9 c. 5 regol.).
Su tali provvedimenti, per i riflessi che essi hanno sull'organizzazione e sul rapporto di lavoro devono essere sentite le OO.SS. (art. 19 L. 15.3.97, n. 5).
Le funzioni del Capo Dipartimento sono descritte dall'art. 5 del d.lvo 300/99, il quale si avvale di uffici posti alle sue dirette dipendenze (art. 10 c. 3 regol.).
La definitiva attuazione del nuovo ordinamento decorrerà dal 1.1.2001 (art. 17 c. 4).
II. AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA PERIFERICA
A) Ufficio scolastico regionale
Per quanto concerne l'Amministrazione periferica, il regolamento prevede che in ogni capoluogo di regione sia istituito un ufficio scolastico regionale di livello dirigenziale generale con articolazione provinciale o subprovinciale.
Compiti di tale ufficio, in raccordo con i dipartimenti ed i servizi centrali, risultano
essere i seguenti:
La materia del reclutamento del personale della scuola docente e ATA a tempo indeterminato (procedure concorsuali, graduatorie permanenti) è stato inserito dallart. 15 del D.P.R. n. 275/99 tra le competenze escluse da quelle attribuite alle istituzioni scolastiche. Ne discende, anche in base a quanto disposto dallart. 1 della legge n. 124/99, che se lindizione dei concorsi rimane di competenza dellAmministrazione centrale, lAmministrazione periferica provvede allo svolgimento delle relative procedure concorsuali e alla stipula dei contratti a tempo indeterminato.
Il dirigente preposto all'ufficio regionale determina l'articolazione degli uffici sul territorio nonché la decorrenza del passaggio delle funzioni ai nuovi uffici; da questa data sono soppressi i provveditorati.
B) Uffici sul territorio (ex provveditorati agli studi)
Nella prima fase di passaggio delle funzioni questi uffici si trovano ad acquisire talune delle funzioni indicate dalla lettera A e assegnate dai rispettivi dirigenti regionali, e a trasferire, con la necessaria gradualità, imposta dalla diversa tipologia delle competenze e dalla compatibilità con lo sviluppo del sistema informativo, alle istituzioni scolastiche le seguenti funzioni:
Gestione del personale scolastico
In merito , peraltro, alla concessione della pensione e alla liquidazione delle indennità, si segnala che sono in corso contatti per il trasferimento allINPDAP delle predette materie.
Funzionamento delle scuole
Altro
III. ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Ai sensi dell`art.l4 del DPR n. 275/99 alle istituzioni scolastiche sono attribuite in particolare le seguenti funzioni:
Appare comunque utile analizzare tali funzioni in vista di ciò che è previsto che avvenga dal 1° settembre 2000:
Nell'ambito della funzione amministrativa, i poteri del dirigente scolastico sono individuati negli artt.l4 e segg. del DPR n.275/99, e dal Regolamento sul conferimento delle supplenze. In particolare il dirigente scolastico ha competenza in materia di:
CONSIDERAZIONI RELATIVE AL TRASFERIMENTO DELLE COMPETENIE DAI PROVVEDITORATI ALLE SCUOLE INDICATE NELLE PARTI II E III GESTITE COL SUPPORTO DI PROCEDURE INFORMATIZZATE DAL SISTEMA INFORMATIVO
Gran parte degli adempimenti amministrativi per la gestione del personale scolastico che verranno trasferiti - totalmente o parzialmente - alle istituzioni scolastiche autonome sono attualmente gestiti, come si è detto, con il supporto di procedure informatizzate, realizzate all'interno del sistema informativo del ministero della pubblica istruzione.
Tra queste, quelle a supporto delle funzioni riportate nellart. 14 del DPR 275/99 devono essere riviste in funzione della loro fruibilità presso le predette istituzioni scolastiche. Tale revisione sarà conseguente alla definizione del nuovo iter amministrativo ed al processo organizzativo stabilito dalle norme che di volta in volta disciplineranno il procedimento amministrativo interessato dal transito di competenze dall'ufficio provinciale alla scuola. Il primo esempio è rappresentato dalle procedure per la formalizzazione dei contratti di lavoro conferiti al personale scolastico, riprogettate in base al dettato della C.M. in corso di emanazione.
Tale revisione dovrà necessariamente tenere conto anche dell'eventuale frammentazione di competenze tra i due soggetti interessati (scuola e ufficio periferico) laddove, un adempimento che nasceva e si concludeva all'interno del provveditorato, si articolerà in una parte di competenza dellufficio provinciale - o dellufficio che lo sostituirà con l'entrata in funzione delle Direzioni Regionali - ed in una parte di pertinenza del dirigente scolastico. È questo il caso di alcune competenze escluse ai sensi dellart. 15 del DPR 275/99. In particolare la voce "assunzione e relativo seguito" presuppone una fase di costituzione e approvazione di graduatorie di merito e/o di titoli (a seconda della procedura concorsuale di cui trattasi), una fase di scorrimento delle predette graduatorie provinciali/regionali (oggi provinciali), individuazione del destinatario della proposta di nomina e formulazione della stessa proposta all'interessato a cura del dirigente di un ufficio competente per territorio (regionale o provinciale); successivamente, a livello di istituto autonomo, l'iter si concluderà con la stipula del contratto di assunzione da parte del dirigente scolastico a cui l'aspirante è stato assegnato e con i successivi perfezionamenti previsti dalla norma.
Altre procedure, infine, che attengono allo svolgimento degli adempimenti totalmente rientranti nelle competenze escluse di cui al predetto art. 15, manterranno immutato il loro disegno originario, salvo una diversa fruibilità in funzione dell'eventuale trasferimento di attribuzioni operative dal provveditorato al costituendo ufficio scolastico regionale.
Non è peraltro da escludere che alle scuole siano affidate, nel tempo e sulla base di una delega, ulteriori attività, come nel caso dellacquisizione dei dati di organico, delle domande di mobilità e di partecipazione agli esami di stato, delle domande per le procedure di reclutamento e di altre competenze . In questo caso più che parlare di trasferimento di funzioni alle scuole, si può parlare di un decentramento operativo, dettato da ragioni di carattere organizzativo e da esigenze di tempestività e capillarità dei punti di accesso al sistema informativo sia per inserire che per fruire delle informazioni necessarie allo sviluppo del procedimento amministrativo trattato attraverso il sistema informativo.
In alcuni casi potrebbe essere necessaria una revisione del flusso procedurale: la struttura delle procedure automatizzate è funzionale all'attuale assetto organizzativo periferico che si fonda sul ruolo istituzionale dei provveditorati e che l'autonomia delle Istituzioni Scolastiche ridisegna totalmente.
A garanzia del buon esito del decentramento delle funzioni del sistema informativo alle istituzioni scolastiche autonome si impone un ordinato approccio:
Per quanto riguarda il punto a) lo schema allegato propone una ipotesi di tempificazione relativa allanno scolastico 2000/2001 che tiene conto del ciclo operativo legato agli adempimenti connessi alla corretta gestione dell'anno scolastico. Esso ovviamente potrà essere suscettibile di alterazioni, soprattutto in virtù delle date fissate per gli adempimenti di natura annuale che seguono le fasi dell'anno scolastico.
Per quanto riguarda il punto b) i Provveditorati dovranno iniziare una azione di coinvolgimento delle scuole scegliendo il modello organizzativo ritenuto più opportuno e adatto alla loro situazione. In via di pura ipotesi si può procedere attraverso una o piu delle seguenti opzioni operative:
Il gestore del sistema informativo metterà a disposizione, di volta in volta, le nuove versioni delle funzioni adattate all'uso delle scuole e la relativa manualistica.
E ragionevole supporre che diverse realtà territoriali possano far optare per comportamenti diversificati: decentrando a tutte le istituzioni scolastiche autonome, accentrando le attività su un numero limitato di scuole "di riferimento", differenziando le attività.
In ogni caso si ritiene opportuno suggerire che il rilascio delle funzioni automatizzate avvenga secondo una pianificazione che tenga conto delle effettive e contingenti necessità della scuola legate, in prima istanza, allo svolgimento dell'anno scolastico, facendo precedere tale rilascio, laddove se ne ravvisi la necessità, da una partecipazione a seminari che illustrino sia le funzioni che la normativa che ne ha determinato la realizzazione.
In particolare gli adempimenti legati a scadenze amministrative concentrate in ben definiti e circoscritti periodi dell'anno, gestiti attraverso le funzioni SIMPI:
rientrano tra quelli da decentrare prioritariamente, sia pur secondo le naturali scadenze previste dalla norma, in quanto legati al corretto svolgimento dell'anno scolastico e delle attività didattiche. A questo primo elenco potrebbero essere aggiunti:
in quanto soggetti a scadenze meno perentorie dei precedenti e, comunque, posizionate intorno alla fine dell'anno solare.
Per altre funzioni quali:
è possibile stabilire un decentramento graduale, senza che gli utenti (nella maggioranza dei casi il personale scolastico) ne risentano in termini di servizio.
Altre funzioni del SIMPI possono essere aperte alle scuole ma la numerosità degli interventi richiesti è tale da non creare problemi: citiamo, a titolo di esempio, l'aggiornamento dei dati anagrafici di una scuola, unica funzione decentrabile di tutta larea di gestione anagrafica delle scuole conseguente al dimensionamento della rete scolastica.
L'informatizzazione delle funzioni sia per i nuovi compiti che l'autonomia assegna alle scuole, sia per quelli di immissione dati nel SIMPI, previsti dal decentramento operativo, deve inizialmente adeguarsi alle risorse tecniche disponibili. Come è noto attualmente il SIMPI presenta alcuni vincoli strutturali:
-il Ministero ha fornito alle scuole solo una o due stazioni di lavoro
-solo una di tali stazioni può essere collegata al SIMPI e solo per un tempo limitato (in media un'ora al giorno per scuola), sia per immettere dati nel sistema con l'uso delle apposite maschere, sia per accedere ai servizi intranet
-il pacchetto applicativo per l'amministrazione scolastica (SISSI) è installabile solo sulla/e macchina/e fornite dal Ministero
-non è possibile estrarre i dati dal SISSI per utilizzarli in altri contesti (ad esempio per inviarli al Ministero o a un Ente locale)
IPOTESI DI PIANO TEMPIFICATO DEL DECENTRAMENTO OPERATIVO ALLE SCUOLE
A.S. 2000/2001
sett. 2000 | ott. 2000 | nov. 2000 | dic. 2000 | gen. 2001 | feb. 2001 | mar. 2001 | apr. 2001 | mag. 2001 | giu. 2001 | lug. 2001 | ago. 2001 | set. 2001 | ||||||||||||||
contratti | ||||||||||||||||||||||||||
organico diritto e mobilità | ||||||||||||||||||||||||||
cessazioni | ||||||||||||||||||||||||||
pensioni provvisorie | ||||||||||||||||||||||||||
fascicolo | ||||||||||||||||||||||||||
rilevazioni integrative | ||||||||||||||||||||||||||
rilevazione dati bilancio | ||||||||||||||||||||||||||
dichiarazione servizi | ||||||||||||||||||||||||||
ricostruzione carriera | ||||||||||||||||||||||||||
pensioni definitive | ||||||||||||||||||||||||||
riscatti ricongiunzioni | ||||||||||||||||||||||||||
esami di stato | ||||||||||||||||||||||||||
organico di fatto | ||||||||||||||||||||||||||
edilizia scolastica | ||||||||||||||||||||||||||
anagrafe scuole(dati anagr.) | ||||||||||||||||||||||||||
adempimenti le cui scadenze sono naturalmente legate al ciclo dell'anno scolastico | ||||||||||||||||||||||||||
adempimenti sostanzialmente distribuiti nell'arco dell'anno, il cui rilascio alle scuole, senza pregiudizio per gli adempimenti ad essi collegati | ||||||||||||||||||||||||||
è stato pianificato nel rispetto delle esigenze di gradualità |
Come è noto il SIMPI è gestito da società esterne sulla base di contratti di affidamento quadriennali. Alcuni vincoli del sistema potranno essere superati già nell'ambito dei contratti in vigore, mentre per altri occorre attendere una ristrutturazione generale, che il Ministero sta definendo, nell'ambito di nuovi contratti. Quindi la messa a disposizione di nuovi servizi e di nuove soluzioni tecniche non potrà che essere progressiva. Tuttavia le linee di tali trasformazioni sono già tracciate e possono essere così riassunte:
Entro Ottobre 2000
Durante l'anno scolastico 2000-2001
Più a lunga scadenza l'intero SIMPI subirà modificazioni strutturali e offrirà servizi di nuovo tipo.
- Fattori critici di successo
E indubbio che il trasferimento di competenze alle istituzioni scolastiche autonome e l'eventuale decentramento operativo delle cosiddette competenze escluse, modificherà sostanzialmente il tipo e la qualità delle funzioni svolte nei confronti del sistema informativo da gran parte del personale amministrativo degli uffici periferici. Per molti di essi si passerà da compiti squisitamente tecnici di gestione e trattazione di pratiche e di dati a terminale, a compiti di coordinamento, di consulenza e di assistenza amministrativa ed organizzativa. Affinché il processo di trasferimento e decentramento delle competenze possa dare i frutti auspicati nei tempi previsti, è necessario che il predetto personale amministrativo svolga un ruolo motivante e trainante nei confronti delle segreterie scolastiche, ne scandisca i tempi, curi il rispetto delle scadenze, rimuova gli ostacoli e trasferisca le conoscenze tecniche amministrative che ha maturato nelle precedenti dirette gestioni dell'operazione stessa.
IV. REGIONI, ENTI LOCALI
Il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, emanato in attuazione delle legge 15 marzo 1997, n.59, prevede l'attribuzione agli enti locali delle seguenti funzioni, fatto salvo il trasferimento dei compiti alle istituzioni scolastiche disciplinato dal regolamento sull'autonomia.
A) Regioni
Tali deleghe, non riguardano i conservatori di musica e le accademie, e hanno decorrenza presumibilmente dall'anno scolastico 2003/4.
B) Province e Comuni
Per l'istruzione secondaria superiore e per l'istruzione primaria sono rispettivamente attribuite alle province e ai comuni le seguenti funzioni: