Statuti deliberati in attuazione del DPR n. 132 del 28 febbraio 2003
Servizio Centrale per gli Affari Generali e il Sistema Informativo e Statistico
Alta Formazione Artistica e Musicale
Protocollo: n. 3270/ Segr /AFAM | Roma, 8 settembre 2003 |
Ai Presidenti e ai Direttori delle Istituzioni di LORO SEDI |
OGGETTO: Statuti deliberati in attuazione del DPR n. 132 del 28 febbraio 2003
Da un primo esame degli Statuti pervenuti al Ministero, emergono alcune problematiche di attuazione del DPR 132/2003 per le quali si ritiene utile fornire alcuni chiarimenti ed indicazioni, al fine di evitare rilievi formali in sede di approvazione. Preliminarmente, si rammenta che il DPR 132 del 28 febbraio 2003 disciplina il contenuto necessario ed inderogabile dello Statuto; ne deriva che tutte le disposizioni in esso contenute devono essere riprodotte nel testo o quanto meno ad esse si deve fare espresso rinvio. Per quel che riguarda in particolare gli aspetti relativi alla didattica e all’attività amministrativa, possono essere contenute nello Statuto soltanto disposizioni di carattere generale e di principio quali ad esempio il richiamo alla libertà di insegnamento, al diritto allo studio etc.. Tali materie non possono, infatti, essere disciplinate autonomamente dalle Istituzioni di alta formazione se non a seguito della entrata in vigore dei regolamenti che ne detteranno i principi, come previsto dalla legge n. 508 del 1999. Eventuali discipline statutarie di materie ad oggi ancora sottratte alla autonoma determinazione delle Istituzioni di alta formazione comporterebbero l'illegittimità delle relative disposizioni. Con riferimento alla figura del direttore, si ricorda che la designazione elettiva prevista dal regolamento configura il relativo incarico quale attribuzione temporanea di funzioni di direzione ed esclude pertanto l’attribuzione della qualifica di dirigente. L’articolo 6, comma 2, precisa inoltre che l’elettorato passivo spetta a tutti i docenti anche delle altre omologhe istituzioni; eventuali limitazioni ai soli docenti dell’istituzione sono pertanto illegittime. Si segnala, altresì che il DPR n. 132 del 2003 non utilizza genericamente il termine “docenti” per ricomprendere anche gli assistenti, gli accompagnatori al pianoforte ed i pianisti accompagnatori, poiché nelle disposizioni in cui il legislatore ha voluto riferirsi oltre che ai docenti a tali categorie lo ha fatto in modo espresso; in tal senso, con riferimento alle elezioni del direttore e degli altri organi collegiali, l’elettorato attivo è attribuito ai docenti, agli assistenti, agli accompagnatori al pianoforte ed ai pianisti accompagnatori, mentre l’elettorato passivo spetta esclusivamente ai docenti. Per quel che riguarda l’incarico di direttore amministrativo, lo Statuto può prevedere la conferma del direttore in carica soltanto fino all’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione, cui è attribuita la competenza al conferimento dell’incarico stesso (art.13 comma 3). In ordine alla materia disciplinare, con riferimento al personale non docente, si precisa che lo Statuto deve rinviare alle disposizioni contrattuali vigente. Ai fini della decorrenza dei nuovi organi, si osserva che alcuni Statuti pervenuti hanno previsto gli insediamenti degli organi stessi con l'inizio dell'anno accademico, al fine di preservare l'intera durata del mandato. In prima applicazione, tuttavia, appare legittimo che lo Statuto preveda una decorrenza immediata dalla elezione o designazione e che lo scorcio temporale mancante alla conclusione dell'anno accademico in corso non venga computato ai fini della durata del mandato. Si raccomanda di apportare le eventuali modifiche correttive prima dell'invio a questo Ministero, per evitare rilievi di illegittimità. A tal proposito, si precisa, ove sussistano oggettive difficoltà al tempestivo invio degli Statuti, che il termine previsto ha natura meramente ordinatoria. Ovviamente, se ne auspica una sollecita definizione anche al fine di consentire a questo Ministero un ordinato svolgimento delle attività preordinate all’esame e all’approvazione.
IL DIRETTORE GENERALE |