U N I O N E A R T I S T I
U N A M S
Unione Nazionale Arte Musica Spettacolo
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ROMA, 16/01/98 Ai Gruppi Parlamentari
CAMERA DEI DEPUTATI
SENATO DELLA REPUBBLICA
NO
ALLA REGIONALIZZAZIONE DEGLI
ISTITUTI STATALI D ARTE.
In data 08/01/98, i quotidiani hanno pubblicato vari articoli nelle pagine dell economia, riguardanti le bozze di tre decreti legislativi attuativi della legge n. 59/97 sul decentramento amministrativo e lautonomia delle scuole.
In maniera del tutto improvvisa ed intervenendo con un decreto legislativo che non riguarda l istruzione, il Ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini ha deciso di trasformare gli ISTITUTI STATALI DARTE in istituti di formazione professionale affidati totalmente alle Regioni. Infatti, in maniera del tutto arbitraria e contro la volontà degli operatori del settore (da sempre contrari alla professionalizzazione degli Istituti d Arte), nello schema di: Decreto legislativo in tema di servizi individuali e collettivi alla persona e alla comunita in attuazione della delega conferita dalla legge 15/03/97 n. 59, allart. 4 si conferiscono alle Regioni tutte le funzioni e i compiti amministrativi nella materia "FORMAZIONE PROFESSIONALE" e, all art. 5 SI TRASFERISCONO ALLE REGIONI TUTTE LE FUNZIONI E I COMPITI ATTUALMENTE SVOLTI DAGLI ORGANI CENTRALI
E PERIFERICI DEL MINISTERO DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE NEI CONFRONTI DEGLI ISTITUTI
PROFESSIONALI E DEGLI ISTITUTI D ARTE STATALI,
ivi compresi quelli concernenti listituzione, la vigilanza, lindirizzo e il finanziamento. Pertanto gli stessi istituti assumono la qualifica di ENTI REGIONALI.
Tutto questo senza informare preventivamente gli operatori del settore (Presidi e Docenti), gli utenti (alunni e genitori), il Capo dell Ispettorato Istruzione Artistica, il Direttore Generale dell Istruzione Professionale, il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e, sembrerebbe, neppure le Commissioni Cultura della Camera e del Senato competenti in materia.
Anche la presentazione alla stampa è stata fatta a giornalisti che si occupano di economia ed infatti gli articoli sono stati pubblicati nelle pagine economiche dei più importanti quotidiani in data 08/01/98. Poichè la notizia relativa agli Istituti d Arte ed agli Istituti Professionali si riduceva a due righe in un contesto riguardante numerosi ambiti diversi (trasporti, catasto, turismo, ecc.), è passata totalmente inosservata agli addetti ai lavori e solo un nostro attento esame ha fatto si che divenisse di dominio pubblico il contenuto del decreto legislativo in questione.
Per contrastare questo disegno politico che sembra ignorare la storia dell Istruzione Artistica italiana, all interno della quale gli Istituti d Arte hanno sempre svolto un importante ruolo propositivo, nonchè per sollecitare i nostri legislatori i quali, scavalcando lattuale fase di riforma di tutta la scuola secondaria hanno deciso di ignorare e di distruggere impunemente quanto in questi anni si è fatto negli Istituti dArte per potenziare, valorizzare, diffondere la cultura e larte in una nazione come l Italia ricca del più importante patrimonio artistico del mondo; per non dover tornare indietro nella storia di ben settantacinque anni, risale infatti al 1923 il passaggio degli istituti di Istruzione Artistica dal Ministero dell Economia al Ministero della Pubblica Istruzione, con il quale con grande lungimiranza si differenziarono gli Istituti e le Scuole Professionali dagli Istituti e Scuole d Arte; per tutto questo intendiamo, attraverso
LUNIONE ARTISTI - UNAMS
che rappresento e che da sempre si è impegnata con esponenti del settore per la difesa e la tutela dell Istruzione Artistica, attivare
una decisa battaglia
non potendo, come sindacato degli artisti, assistere passivamente al compiersi di questo disegno.
A tal fine, ritenendo doveroso bloccare tale progetto, mettiamo a disposizione di tutte le componenti scolastiche la nostra organizzazione per attivare una lotta che, informando tempestivamente le forze parlamentari, contrasti una iniziativa la quale, oltre ad essere negativa sul piano educativo, artistico e sociale, potrebbe rafforzare nel settore, la convinzione del perdurare di un abbandono delle Arti, instauratosi ormai da troppi anni.
Il Segretario Generale
UNIONE ARTISTI - UNAMS
(Prof. Dora Liguori)